Ciccio è il solito disfattista, è vero. Ma ciò non toglie che quello che dice corrisponda alla pura realtà. Il malcontento che esprime è quello di tutti. Il buon Davide non ha colpe, ci mancherebbe, ma a conti fatti l'analisi è giusta e ha provocato la disaffezione da parte di tutti verso questo gioco. Se vincono sempre gli stessi, sia quando ci sono che quando non ci sono le qualità è normale perdere l'entusiasmo e la voglia di parteipare. Anche io sto pensando di non giocare l'anno prossimo o, almeno. l'ho pensato. Non è possibile arrivare terzultimi con Eto'o,Quagliarella, Sneijder, Stankovic, Amauri, Toni, Acquafresca, Liverani, Portanova, Maxi Lopez, Mesto ecc.ecc. non che volevo vincere ma, quantomeno, all'inizio giudicavo la mia squadra da classifica alta. Se poi vedi che vince una squadra dove il mgliore centrocanpista è Seedorf e il migliore attaccante è Pellissier allora ci pensi un attimino. Ma giuro che non è niente di personale: Davide, poveretto, non ha colpe. Cmq onde evitare la chiusura definitiva del gioco che tanto ci ha dato una mano negli ultimi inverni bui e noiosi avrei pensato di riformare il torneo o tentare di fare una riforma che dia garanzie a tutti. Io non voglio che l'esperienza del Fantacalcio finisca qui e allora dico: incontriamoci, analizziamo la situazione e correggiamo i difetti che abbiamo riscontrato alla formula del torneo, così da veder vincere di anno in anno anche altra gente che ci mette il cuore come me, Filippo, Ciccio, Luca, Antonio (che più volte meritava di vinere). La prima cosa, anzi la parola d'ordine è: rivedere la formula a scontri diretti, quindi a goals. Da sola non basta, non da garanzie assolute. Soprattutto quando le partite finiscono 1-0 o si pareggiano per 66 a 71,5. Troppo divario, troppo facile. Allora la mia idea sarebbe. Continuiamo a giocare con questi parametri ma implementiamoli con la classifica a rendimento cosicchè da fare una media (classifica finale) che tenga conto della classifica a scontri diretti e di quella a rendimento. Una formula che permetta ogni domenica di avere l'agonismo dello scontro diretto ma che venga seguito da una classifica parallela a rendimento che, poi, alla fine dell'anno incrociata con quella a risultati, dia giustizia a un campionato ormai falsato da troppi risultati non giusti.