Ne approfitto per rispondere anche ai dubbi di Checco e Berta nell'altro thread. La priorità assoluta ce l'ha il primo panchinaro nel ruolo del titolare n.g., poi si va nell'ordine in cui si è panchinizzati senza stravolgere gli schemi di gioco, ovvero da 3 a 5 difensori, da 3 a 5 centrocampisti, da 1 a 3 attaccanti. Visto che di solito i primi ad essere panchinizzati dopo il portiere di riserva sono i difensori, sono loro ad avere la priorità, ma se uno mettesse prima gli attaccanti (per esempio), sarebbero loro ad avere la priorità.
ESEMPIO
Io gioco con un 4-4-2, ho schierato un centrocampista che non ha giocato e i pari ruolo in panchina hanno fatto altrettanto. Se la mia panchina fosse "classica" (portiere, 2 difensori, 2 centrocampisti, 2 attaccanti, in questo ordine), si guarderebbe prima se un difensore panchinaro ha giocato, in modo da fare un 5-3-2, e solo dopo si guarderebbero gli attaccanti (4-3-3). Se invece avessi disposto la mia panchina in questo modo (portiere, 2 attaccanti, 2 centrocampisti, 2 difensori), la priorità andrebbe agli attaccanti. È chiaro?
EDIT:
ora vi spiego anche quello che avete chiesto. Il programma ragiona così: prima sostituisce tutti quelli che hanno un sostituto pari ruolo, mettendo momentaneamente in "stand-by" quegli altri. Fatto ciò, provvede a sostituire gli altri, sempre che possano essere sostituiti (limite sostituzioni, assenza sostituti ecc...). Nel caso di Bruno ha fatto così:
- Felipe per Juan
- Cribari in standby perchè non ci sono altri difensori in panca che possano entrare
- Ferreira Pinto per Kakà
- Bellucci per Iaquinta
- basta, raggiunto il limite dei 3 cambi.
Se però avesse giocato Kakà, sarebbe tornato indietro a vedere come gestire Cribari e avrebbe messo Mutarelli al suo posto. Spero di essere stato chiaro.
[Modificato da Tommychaos 22/10/2007 16:02]
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"Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L'abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l'archetipo di questa giullaresca fauna, con l'aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un pò dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività... Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma nè di un incendio del Reichstag, nè di un golpe sul palazzo d'Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti". (Indro Montanelli, 1994)