00 12/03/2006 22:41
Ratto Nero o dei Tetti (Rattus rattus)






Questa interessante specie di ratto, più piccola e slanciata rispetto a Rattus norvegicus, è quasi sicuramente originaria del subcontinente Indiano (secondo altre tesi, della Mesopotamia), dal quale si è diffusa in tutto il mondo abitato soprattutto viaggiando come clandestino a bordo delle navi (uno dei suoi nomi è proprio "ship rat").
In molte isole tropicali, dove è stato incautamente introdotto, è considerato il principale responsabile dell'estinzione di numerose specie di uccelli che nidificano al suolo.
E' un abilissimo arrampicatore e possiede notevoli doti di equilibrismo, per cui tende a colonizzare di preferenza luoghi alti quali fienili, legnaie, soffitte, etc. che spesso raggiunge camminando sui fili della luce e del telefono.
Può nidificare anche sugli alberi, e a questo riguardo mostra una spiccata preferenza per i pini marittimi e le palme
Pur essendo perfettamente in grado di nuotare, non ama il contatto con l'acqua.
La lunghezza del corpo è di 15-22 cm, a cui ne vanno aggiunti altri 18-25 di coda. Il peso raggiunge i 200-220 grammi (Rattus norvegicus, assai più grande, arriva fino a oltre 500 gr.)
Il pelo è folto e morbido, da grigio a nero sul dorso e bianco sul ventre. La coda è uniformemente scura.
Ogni femmina può partorire fino a sei nidiate nel corso della sua vita, che mediamente dura 9-12 mesi. Ogni nidiata può essere costituita da 6-10 piccoli, che raggiungeranno la maturità sessuale nel giro di due-tre mesi.
Le abitudini alimentari sono tendenzialmente vegetariane: la dieta è basata soprattutto su semi e cereali, ma include generalmente anche verdura, gemme, frutta, etc, ma talvolta anche uova di uccello o nidiacei.
Necessita di circa 25-30 ml di acqua (tal quale o presente nel cibo) al giorno, ma può restare senza bere per alcuni giorni.
A causa della sua elevata neofobìa (paura e sospetto per le novità) è uno degli infestanti più difficili da controllare, in quanto mostra sia scarso interesse per le esche topicide, sia una tendenza allarmante ad evitare trappole ed altre insidie.
Oltre al danneggiamento diretto delle derrate di cui si nutre, o che sporca con escrementi e urina, il Rattus rattus è un noto vettore di pericolosi agenti patogeni per l'uomo, tra i quali figura il famigerato agente della peste Yersinia pestis.
La trasmissione avviene per tramite di una specie di pulce (Xenopsylla cheopis) che, pur essendo un parassita specifico del Ratto nero, non di rado morde l'uomo contagiandolo.

Xenopsylla cheopis, pulce del ratto nero


Al momento attuale, risulta piuttosto difficile immaginare una epidemia di peste, che coinvolga le metropoli, paragonabile alla Morte Nera del '300 o a quella Manzoniana del '600, in quanto Rattus rattus è stato sfrattato, a partire dal 18° secolo, dalla gran parte degli àmbiti urbani da Rattus norvegicus, più aggressivo e di dimensioni maggiori, che ospita parassiti differenti e meno adatti a trasmettere il contagio...
Inoltre si è innalzato notevolmente il livello medio di igiene e pulizia nelle abitazioni, che oltretutto non presentano più locali adatti ad ospitare i ratti neri quali potevano essere, ai tempi, legnaie o fienili. Le fognature non corrono più a cielo aperto ai lati della strada, e la presenza di ratti di qualsiasi specie nei dintorni delle abitazioni non è più considerata come un fatto normale e accettato...






[Modificato da EffeCi61 18/07/2015 10:54]
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