00 07/07/2006 17:09
"Prima i voli "coperti" e le consegne straordinarie, adesso si intrufolano nei nostri conti in banca, la prossima volta a che cosa tocchera'? Al nostro gruppo sanguigno? Ai nostri certificati di nascita... Questo Parlamento dovrebbe mettere la parola fine su tutta la faccenda!"
(Jean-Marie CAVADA (ALDE, FR) interviene al Parlamento Europeo criticando l'atteggiamento degli USA nei confronti dell'Europa - Dibattito del 5.7.2006 su "Proposta di risoluzione comune sull'intercettazione da parte dei servizi segreti americani dei dati concernenti i bonifici bancari effettuati attraverso il sistema SWIFT")




Il parlamento europeo ha approvato con 389 voti favorevoli, 137 contrari e 55 astensioni un rapporto in cui si afferma che in taluni casi, la CIA è stata "direttamente responsabile dell'arresto, dell'espulsione, del rapimento e della detenzione illegali di persone sospettate di terrorismo" in Europa. I deputati europei hanno anche approvato il prolungamento di sei mesi dei lavori del comitato.

Alcuni mezzi d'informazione europei e statunitensi hanno recentemente rivelato
l'esistenza del "Terrorist Finance Tracking Program", un programma creato
dall'Amministrazione degli Stati Uniti che ha consentito alle autorità statunitensi
di accedere a tutti i dati finanziari registrati dalla SWIFT (Society for
Worldwide Interbank Financial Telecommunications), una cooperativa appartenente
al settore bancario con sede in Belgio che riunisce oltre 8.000 banche e
istituti commerciali di 200 paesi, incluse varie banche centrali.

Con 302 voti favorevoli, 219 contrari e 22 astensioni, il Parlamento ha adottato anche una risoluzione comune sulla vicenda della rete SWIFT, con la quale ribadisce la propria determinazione a combattere il terrorismo e si dice convinto della necessità di trovare un giusto equilibrio tra le misure di sicurezza e la tutela delle libertà civili e dei diritti fondamentali.



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NEW del 06 luglio 2006
CIA in Europa : parlamento UE approva rapporto e difende diritti
di Rico Guillermo

Il parlamento europeo ha approvato con 389 voti favorevoli, 137 contrari e 55 astensioni un rapporto in cui si afferma che in taluni casi, la CIA è stata "direttamente responsabile dell'arresto, dell'espulsione, del rapimento e della detenzione illegali di persone sospettate di terrorismo" in Europa. I deputati europei hanno anche approvato il prolungamento di sei mesi dei lavori del comitato.

In merito alla vicenda italiana di Abu Omar, l'europarlamento ha adottato con 291 voti favorevoli, 283 contrari e 13 astensioni, un emendamento che invita il governo italiano, ove si presumano modificate le condizioni che hanno determinato la precedente decisione, a chiedere l'estradizione dei ventidue agenti della CIA coinvolti nel rapimento di Abu Omar, "al fine di agevolare il procedimento giudiziario in corso e contribuire all'accertamento della verità".

La relazione ritiene peraltro inverosimile, visto quanto emerso dalle inchieste giudiziarie, dalle testimonianze e dalla documentazione esaminata, che il rapimento del cittadino egiziano Abu Omar, avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003 ad opera di agenti della CIA, trasportato prima ad Aviano e poi a Ramstein, "possa essere stato organizzato ed eseguito senza alcuna comunicazione previa alle autorità governative o ai servizi di sicurezza italiani".

Il governo Berlusconi aveva negato il coinvolgimento sia del governo che dei servizi di intelligence nella vicenda. Ieri anche il governo Prodi ha dichiarato di aver "assunto le dovute informazioni sul cosiddetto caso Abu Omar da parte delle strutture di intelligence nazionali che hanno ribadito la propria totale estraneità alla vicenda" e, nel garantire, "nel rispetto delle reciproche prerogative, la massima collaborazione alla Magistratura per lo svolgersi dell’inchiesta in corso", aveva ribadito "la propria fiducia nella lealtà istituzionale delle strutture preposte alla garanzia della sicurezza nazionale".

La relazione europea - stilata da Giovanni Claudio Fava, eurodeputato italiano del PSE - critica invece il coinvolgimento e la complicita' di alcuni Stati membri. Nonostante l'assenza di qualsiasi potere investigativo paragiudiziario e "dinanzi alla segretezza opposta dalle autorità nazionali circa le presunte attività dei servizi di intelligence", la commissione temporanea afferma di aver raccolto "informazioni attendibili stando alle quali sul territorio europeo si sono svolte pratiche illegali che hanno interessato cittadini e residenti europei".

I deputati UE esprimono preoccupazione per il fatto che, dopo l'11 settembre 2001 e nel quadro dell'indispensabile lotta contro il terrorismo, "i diritti umani fondamentali sono stati oggetto, a varie riprese, di gravi e inammissibili violazioni". I deputati sostengono che non si possono sacrificare i diritti umani alle esigenze di sicurezza e che quindi "il terrorismo va combattuto con mezzi legali e deve essere sconfitto nel rispetto del diritto internazionale e delle normative interne" e con "un atteggiamento responsabile da parte dei governi e dell'opinione pubblica".

Nel deplorare che gli accordi di intesa tra gli USA e i Paesi europei non siano stati messi a disposizione del comitato temporaneo, il Parlamento condanna la prassi delle consegne speciali e ritengono "inammissibili" le prassi di taluni governi volte a limitare la proprie responsabilita' "chiedendo assicurazioni diplomatiche da paesi nei cui confronti sussistono forti motivi per presumere che pratichino la tortura". D'altra parte, accoglie con favore la reazione del Congresso statunitense, che ha applicato l'emendamento McCain, voluto per assicurare ai presunti terroristi una protezione migliore da trattamenti illegali da parte di agenzie statali.

Il Parlamento esprime preoccupazione per il fatto che tutti i lavori finora svolti dalla commissione temporanea sembrano indicare che lo spazio aereo e gli aeroporti europei sono stati utilizzati per il trasferimento illegale di persone sospettate di terrorismo sotto custodia della CIA e dell’esercito statunitense o di altri paesi "che usano sovente la tortura negli interrogatori, come riconosciuto dallo stesso governo statunitense". Per i deputati, il numero elevato di voli di aerei usati dalla CIA nello spazio aereo e negli aeroporti europei costituisce una violazione della Convenzione di Chicago che impone l'obbligo di ottenere un'autorizzazione in materia di voli di Stato, ma hanno parole critiche anche per i Paesi europei, che non hanno mai adottato procedure volte a verificare se gli aeromobili civili "non servissero a fini incompatibili con le norme internazionalmente riconosciute in materia di diritti umani".

Facendo proprio un emendamento proposto dal PPE/DE, inoltre, il Parlamento osserva che i lavori della commissione temporanea "non hanno finora fornito prove che dimostrino l'esistenza di prigioni segrete nell'UE". Tuttavia, ritiene che nei mesi futuri i lavori della commissione temporanea debbano concentrarsi maggiormente su tale tema. Il Parlamento rileva la necessità di proseguire i lavori della commissione temporanea al fine di verificare l'esistenza di una violazione, da parte di uno o più Stati membri, dell'articolo 6 del trattato sull'Unione europea sui diritti umani e per poter suggerire i principi da adottare in merito a un monitoraggio interno dell'UE per garantire che gli Stati membri rispettino i loro obblighi in materia di diritti umani, a nuove norme sullo scambio di informazioni tra i servizi di intelligence, agli accordi con paesi terzi e con organizzazioni internazionali impegnate nella lotta al terrorismo e agli accordi conclusi con i paesi terzi nel quadro della politica europea di vicinato.

Con 302 voti favorevoli, 219 contrari e 22 astensioni, il Parlamento ha adottato anche una risoluzione comune sulla vicenda della rete SWIFT, con la quale ribadisce la propria determinazione a combattere il terrorismo e si dice convinto della necessità di trovare un giusto equilibrio tra le misure di sicurezza e la tutela delle libertà civili e dei diritti fondamentali. Nell'esprimere "una seria preoccupazione per l'attuale situazione di deterioramento del rispetto della privacy e della protezione dei dati", si oppone quindi fermamente "a qualsiasi tipo di operazione segreta sul territorio dell'Unione europea che si ripercuota sulla privacy dei cittadini europei" ed esorta gli Stati Uniti e i loro servizi di intelligence e di sicurezza "ad agire in uno spirito di fattiva collaborazione" e a notificare ai loro alleati le operazioni di sicurezza che intendono condurre sul territorio dell'Unione europea.

Le informazioni registrate dalla SWIFT alle quali le autorità statunitensi hanno avuto accesso, notano i deputati, riguardano centinaia di migliaia di cittadini dell'Unione europea e le banche europee ricorrono al suo sistema di messaggistica per i trasferimenti interbancari di fondi a livello mondiale e inoltre l'accesso ai dati gestiti da SWIFT permette di individuare - oltre alle transazioni connesse ad attività illecite - anche informazioni concernenti le attività economiche delle persone e dei paesi interessati, "cosa che potrebbe tradursi in forme di spionaggio economico ed industriale su vasta scala". I deputati si dicono profondamente preoccupati per il fatto che operazioni di questo tipo avvengono senza che ne siano stati informati i cittadini europei e i loro rappresentanti parlamentari.

Il Parlamento sottolinea infatti che nell'Unione europea vale il principio della preminenza del diritto: ogni trasferimento deve essere autorizzato da un'autorità giudiziaria e qualsiasi deroga a tale principio deve essere proporzionata e fondata sulla legge o su un accordo internazionale. Sollecita quindi la Commissione, il Consiglio e la Banca centrale europea a spiegare in modo esaustivo "in che misura erano a conoscenza dell'accordo segreto tra la SWIFT e il governo degli Stati Uniti".

Tutto sui voli e le prigioni CIA in Europa

Speciale terrorismo

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