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IL RIFORMISTA
venerdì 13 gennaio 2006
Em.ma
TRAVAGLIO DISINFORMATORE SCIENTIFICO

Marco Travaglio e Saverio Lodato hanno scritto una lettera al Corriere per dire che il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, li avrebbe «calunniati gravemente» definendo, per la seconda volta in pochi mesi, il loro libro, “Intoccabili”, «opera di disinformazione scientificamente organizzata». Il riferimento è a una risposta di Grasso a Giovanni Sartori apparsa sul Corriere. Io non conosco i precedenti e il libro di T&L per affermare se effettivamente era ravvisabile «l'opera di disinformazione scientifica» lamentata dal dottor Grasso. Ma nella lettera dei due giornalisti la disinformazione c'è. Infatti dicono che Totò Cuffaro è stato «salvato» da Grasso, dall'accusa di concorso esterno. Cioè l'incriminazione di Cuffaro per favoreggiamento di Cosa Nostra sarebbe una derubricazione, dolosa, del reato. Ancora. Il dottor Grasso, non ha «smantellato» il pool antimafia di Palermo, come scrivono i due giornalisti, ma ha rigorosamente applicato le decisioni del Csm sulla rotazione dei magistrati impegnati nella Dda. Insomma, con la loro lettera, Lodato e Travaglio, hanno solo confermato ciò che sulla disinformazione ha ribadito Piero Grasso. Al quale auguriamo buon lavoro.

INES TABUSSO