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LA PADANIA
27 ottobre 2005
L’INTERVENTO
LA SINISTRA E LA LEGALITÀ

Antonio Di Pietro*
Caro direttore,
quanto sta accadendo in questi giorni a Bologna ha posto all’attenzione di tutti una questione fondamentale, ovvero il problema della sicurezza e della legalità, soprattutto nelle aree urbane. Sin dal primo momento, ho manifestato apertamente il mio appoggio e la mia solidarietà al sindaco Cofferati per la sua coraggiosa svolta legalitaria. Chi amministra una città ha, tra le sue priorità, il bene dei suoi amministrati, e il sindaco di Bologna sta dimostrando di avere a cuore il problema di tutti i suoi concittadini.
Le istanze di chi si trova in difficoltà, di chi vive il dramma della casa o della mancanza del lavoro sono legittime e non possono non avere l’umana comprensione di tutti, io in prima linea. Ma da qui a pensare che legittime istanze possano essere una valida ragione per violare la legge, per lasciarsi andare ad atti vandalici, per assalire le forze dell’ordine che esercitano un loro preciso dovere, per commettere azioni di violenza e delinquenza, come saccheggi di megastore o distruzioni di vetrine, significa trasformare un diritto in una vera e propria azione arbitraria che danneggia chi la commette e limita i diritti fondamentali di tutti i cittadini.
La violenza genera violenza, crea i presupposti di un’insicurezza collettiva che danneggia l’immagine e il bene dell’intera collettività. La legalità genera legalità, è l’unico mezzo per tutelare i più deboli tra i deboli, l’unica via per dare fiato a chi è ...disperato ma urla meno degli altri, chi è in difficoltà ma rispetta la legge. È di questi cittadini, in primis, che dobbiamo aver cura.
La presa di posizione del sindaco di Bologna ha rotto uno storico tabù, ovvero, quello che “per consuetudine politica” la legalità e la sicurezza siano ad appannaggio esclusivo della destra. La risolutezza e la determinazione con la quale Cofferati ha preso in mano la situazione non poteva non ricevere il mio personale plauso e quello di Italia dei Valori, giacché la legalità è una delle ragioni fondanti di IdV, appartiene al Dna costitutivo del nostro movimento che, senza ipocrisie “pelose”, ha sempre ritenuto e ritiene la legalità un valore assoluto, che non ha e, soprattutto, non deve avere colorazione politica.
Così come, ad esempio, la cultura non appartiene solo ed esclusivamente alla sinistra, la legalità non appartiene solo ed esclusivamente alla destra. La sicurezza dei cittadini è un valore trasversale, universale che non appartiene di diritto a nessuno, e sul quale nessuno può appendere “in maniera preconcetta” il cappello: le paure dei cittadini sono reali, le richieste di intervento legittime e bene fa chi riveste un ruolo istituzionale a dare risposte concrete a chi gli chiede misure urgenti, e risposte concrete di fronte una situazione insostenibile.
Ora, così come è vero ciò, è altrettanto vero che bisogna saper sempre trovare la quadratura del cerchio tra legalità e umanità. In questo senso, bene ha fatto il sindaco di Roma Valter Veltroni che ha ordinato sgomberi di campi Rom nella Capitale, dando loro, di contro, un nuovo posto “più umano” dove vivere. Sono certo che il sindaco di Bologna, che è uomo di coscienza con un lungo trascorso nel sindacato, saprà fare altrettanto.
* Presidente Nazionale Italia dei Valori dipietro@italiadeivalori.it
INES TABUSSO