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Agnosticismo:un pò di chiarezza

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    Fabiosofo
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    00 24/03/2005 12:19
    Ho più volte letto su questo forum il termine agnostico e agnosticismo ma spesso la spiegazione del suddetto atteggiamento filosofico-religioso è risultata un pò sbrigativa.
    Per gli amanti dell'etimo,Agnosticismo e Agnostico furono coniati come termini da Huxley nel 1869 in riferimento all'àgnostos theòs (Dio Sconosciuto)di cui parla San Paolo.
    Intanto,le differenze tra ateo e agnostico(che spesso e malamente vengono considerati sinonimi):ateo è colui che nega l'esistenza di Dio,e di questa negazione è SICURO. Nessun discorso riuscirà a convertirlo. L'agnostico io lo dividerei in 2 rami(entrambi attestati nella lingua corrente): il primo è un agnosticismo "volgare" o religioso,che diviene un sinonimo di "indifferente ai problemi religiosi". Il secondo,l'Agnosticismo Filosofico,è una posizione di alto valore intellettuale: l'agnostico non si pronuncia sull'esistenza o non-esistenza di Dio perchè sostiene che l'uomo non possa,col suo sapere,dare una risposta assoluta e definitiva a tale questione. La sua posizione è essenzialmente scettica,nel senso etimologico di skèpsis,ricerca. Teoricamente quindi egli potrebbe entrare a far parte di una qualsiasi religione. Sempre se qualcuno riuscisse a dimostrargli definitivamente l'esistenza di un Dio..
    Ora c'è da dire nè l'ateo nè l'agnostico non credono in niente. Non credono nel concetto di divinità,ma avranno certamente un loro codice etico e una serie di altre cose che esulano dalla religione nelle quali "credono".
    Sapere Aude!
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    Controvento82
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    00 24/03/2005 14:20
    Re:
    Finalmente so in che categoria infilarmi[SM=g27828]
    Agnostico,filosofico!
    Azz...mi piace come suona [SM=g27828] [SM=g27811]
    "La volontà consiste in ciò che non muore, chi mai conosce i misteri della volontà col suo vigore?
    Poichè Iddio è solo un'unica grande volontà che riempie tutte le cose in ragione de suo proposito
    l'uomo non cede agli angeli, nè interamente alla morte
    se non per la debolezza della sua minuscola volontà"Henry Glanvall

    "Meglio signore degli inferi,che vassallo nei cieli!" Paradiso Perduto(J.Milton)
  • rinata4
    00 24/03/2005 14:39
    ...Io allora rientro in quale genere di agnosticismo?
    ...mi identifico nell'agnosticismo filosofico ma non rientrerei mai più in una religione organizzata...sono aperta alla fede personale alla possibile esistenza di dio..ma non alle religioni.
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    Claudio Cava
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    00 24/03/2005 23:18
    Re:

    Di sicuro l' agnostico e' ....intelligente.

    Se poco poco hanno ragione i credenti lui e' salvo lo stesso. [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

    La sapete questa(?):

    "Io sono agnostico".

    "Oh, poverino, soffri molto"? [SM=g27828]

    Ciao
    Claudio




    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
  • rinata4
    00 24/03/2005 23:50
    [SM=g27818] in effetti quando dico che sono agnostica molti mi chiedono "ma che cos'è?"[SM=g27820]
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    LupoNero666
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    00 25/03/2005 11:49
    In parte sposo la filosofia agnostica, ma solo perché i suoi concetti sono stati ripresi anche dal Satanismo filosofico.
    Detto questo, ho pieno rispetto anche per coloro che seguono l'agnosticismo "puro".
    Anche questa é una filosofia validissima.
    _________________________________

    Dalle ombre, sono affascinato dalla morte...


    Fiero Narratore
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    Konjin
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    00 29/03/2005 11:55
    Da parte mia sono molto propenso ad accettare l'agnosticismo come segno di una curiosita' e di una apertura mentale verso la ricerca di un "qualcosa" che si riconosce esistere ma non si sa o non si vuole "schematizzare" in qualcosa dettato da altri.

    Trovo molta difficolta' invece ad accettare l'ateismo...come si puo' credere che tutto cio' che accade attorno a noi sia frutto del caso ?
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    Fabiosofo
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    00 29/03/2005 13:16
    Risposta a Konjin
    La tua osservazione è giusta ma non è agnosticismo,quello che descrivi.Fino all'apertura mentale e alla ricerca di un "qualcosa"(una forma di trascendente) ci siamo,ma già quando dici si riconosce come esistente,non sei più agnostico,in quanto ti sei già pronunciato sull'esistenza di una forma trascendentale. Attenzione anche a questo errore grosso: l'agnostico filosofico non è colui che crea un "suo Dio" al di là dei concetti e degli schemi,questo discorso è più complesso e rientra a mio avviso nel fenomeno della new age.(a questo proposito ho scritto un post nella sezione apposita). Il non schematizzare o meglio il non definire il trascendente è un atteggiamento tipico di molte religioni-filosofie orientali: bhuddismo,taoismo,induismo. Il che è cosa "buona egiusta",perchè gli orientali fanno una riflessione sacrosanta:nel momento in cui definisco l'assoluto trascendente e lo schematizzo,lo fossilizzo in un concetto,rischio di perderlo (perchè l'Assoluto in sè non può essere descritto,sarebbe come tentare di descrivere l'universo in 2 parole,impossibile)tutt'al più posso dire ciò che esso non è (metodo apofatico della teologia negativa) o soltanto ciò a cui assomiglia(metodo catafatico es: il nirvana è calmo e tranquillo)
    L'assoluto appunto per definizione in quanto ab-solutus,sciolto da legami,non può essere legato a nulla,perchè legarlo ad un concetto definitivo è come racchiuderlo in una gabbia.
    A questo proposito ricordatemi di farvi un piccolo giochino nella sezione filosofie orientali[SM=g27823] [SM=g27822]
    Ora per quanto riguarda l'ateismo,sono d'accordo con te,ma c'è da dire che è comunque una scelta di vita quella dell'ateo. E poi magari l'ateo pensa di esser governato da CAUSE (ma qui l'ateismo diventa già qualcos altro,perchè è lo stesso principio (pratityasamutpada) del bhuddismo,la cosiddetta originazione dipendente o coeffettuazine dipendente o interdipendenza funzionale(quale ti piace di più?[SM=g27824] ) Ma la causalità,la legge di causa-effetto vista da questo punto di vista è una legge cosmica,quindi non si è più atei. E poi secondo me dire di esser governati dal caso non è essere atei...si è "casualisti",ma così il Caso,la Moira diventa principio assoluto[SM=g27831] Per me il vero ateo è quello che dice al di là della materia disgregabile ,dei sensi e del mio cervello che è come una macchina che funziona ad energia chimica,non esiste NIENTE .
    Fabio
    Sapere Aude!
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    LupoNero666
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    00 29/03/2005 13:59
    Sono d'accordo con te, Fabio, ben detto.
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    Fiero Narratore
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    ciolli
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    00 05/05/2005 11:47
    Io non so cosa sono... diciamo che non mi pronuncio su niente e nemmeno ci penso. Sono convinta che esista qualcosa "oltre" la materialità delle cose però penso che sapere o no di cosa si tratta non solo è impossibile ma non serve a niente, alla fine tutto quello che uno può fare è vivere secondo i suoi valori morali... Inoltre nessuna religione mi sembra completa, e in tutte mi sembra che ci siano troppe cose costruite e deformate dall'uomo. Perciò io dico: che importa! Cerchiamo di affrontare la vita al meglio delle nostre capacità e basta.