Autumn Leaves
Eva Cassidy,
La cantante scomparsa cinque anni fa non aveva mai avuto tanto successo come oggi, alla ristampa di tutti suoi album
di Elio Bussolino
Che cosa può aver spinto più di un milione di persone ad acquistare negli ultimi mesi l'album di una cantante scomparsa cinque anni fa senza essere riuscita a raggiungere altro pubblico se non quello dei piccoli club della sua città?
Prima ancora di entrare nei particolari di una carriera interrotta tragicamente proprio nel momento in cui sembrava poter spiccare il volo, è facile domandarsi il motivo del clamoroso successo postumo di Eva Cassidy. Come è lo stesso facile chiedersi fino a che punto la naturale impressione per la scomparsa a soli trentatré anni di una talentuosa e misconosciuta artista, possa intorbidare il giudizio sui suoi lavori. Proviamo ad azzardare un paio di risposte. La prima si chiama sorpresa. Non è difficile immaginare infatti che buona parte dell'attenzione nata e cresciuta intorno alla figura di Eva Cassidy sia effetto di una scoperta tanto inopinabile quanto gradevolissima: inopinabile perché avvenuta attraverso modalità che esulano le normali strategie di mercato, le comuni operazioni di promozione e di lancio di un nuovo artista, e gradevolissima perché tale risulta la voce che si può ascoltare in Songbird, l'album antologico che poche settimane fa è arrivato in cima alle classifiche britanniche, e poi ancora nelle altre raccolte Eva By Heart, Live At Blues Alley e Time After Time che l'indie inglese Hot Records ha sollecitamente reso disponibili al pubblico europeo.
La seconda sta nell'ampio ventaglio di canzoni che la Cassidy ha comunque avuto il tempo di incidere prima di soccombere a un melanoma, nella varietà degli spartiti che è stata capace di affrontare grazie a doti vocali davvero fuori dall'ordinario. Che fossero state scritte da lei o no non è quasi importante dato che una buona parte del fascino che i suoi dischi comunicano oggi all'ascolto scaturisce dalle sue qualità di interprete appassionata prima ancora he raffinata di repertori così disparati da abbracciare nomi come Sting
(Fields Of Gold) e Curtis Mayfield (People Get Ready), Pete Seeger (Oh, Had I A Golden Thread), Paul Simon (Kathy's Song) e Cindy Lauper (Time After Time), Fleetwood Mac (Songbird) e Joni Mitchell (Woodstock) non senza passare per pietre miliari del rock' n' roll come Let The Good Time Roll e Fever o standard di Broadway come Over The Rainbow - la versione registrata dal vivo con il pianista e cantante Chuck Brown è stata accreditata come la migliore mai incisa dai tempi di Judy Garland - e The Shadow Of Your Smile.
E dire che a prendere per buone le testimonianze di chi le fu più vicino - l'impresario e talent scout di Washington Al Dale e il produttore Chris Biondo - l'ostacolo forse maggiore alla sua piena affermazione quand'era in vita, è stata proprio quella sua grande versatilità: una voce come la sua risultava infatti troppo sofisticata per i gusti del pubblico pop e viceversa troppo poco "aggraziata" per incontrare quelli degli appassionati di blues, folk e jazz. Quelle le ragioni delle principali difficoltà che le etichette discografiche interpellate le opposero all'epoca. E come se tanto non bastasse, alle loro riserve si aggiunsero anche gli scrupoli della stessa artista, che si lasciò persuadere a pubblicare Live At Blues Alley - a dispetto del fatto che quell'album sarebbe diventato il più grande successo locale del '96, quelle incisioni dal vivo non l'avevano affatto soddisfatta - solo dietro l'esplicito impegno di Dale e Biondo a finanziare le incisioni di un album di studio.
Di tutte quelle perplessità hanno infine avuto ragione l'entusiasmo con il quale una stazione radio di Boston e poi addirittura il canale Radio 2 della BBC presero a trasmettere i brani di Eva By Heart. Fino al sorprendente passaggio del video di Over The Rainbow - il solo che la Cassidy fece in tempo a realizzare - in una puntata di Top Of The Pops nel dicembre dello scorso anno. Da quel momento in poi Eva Cassidy è diventato, per l'appunto, un caso discografico. Forse quello destinato a farsi ricordare più a lungo nel corso del 2001.
[Modificato da piccolaflo 24/07/2006 18.18]
[Modificato da piccolaflo 24/07/2006 18.19]
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