00 20/12/2004 13:33
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"Io mi scopavo il morto perché negarlo
Veniva da me il martedì e il giovedì e ogni volta mi lasciava una pesante marcia nel vaso trasparente che sta sul mobiletto in anticamera sovrastato dallo specchio ovale e devo dire che amava le cose strane cose del tipo fruste e altro e io con il mestiere che faccio non potevo rifiutarmi ok potevo farlo ma con quello che mi pagava cazzo gli avrei defecato anche in faccia ma lui amava sentirsi uno schiavo ai miei ordini e ogni volta era peggio si é incominciato con piccole e leggere sberle in faccia ma lui voleva di più di solito i clienti vogliono sempre di più e dalle sberle si é passato alle fruste una volta gli ho lasciato un segno talemnte profondo che avevo per un secondo temuto di portarlo all'ospedale ma per fortuna si é medicato da solo e la settimana dopo rieccolo lì davanti alla mia porta pronto per rifarsi frustare selvaggiamente ed ora che é morto chi mi pagherà così tanto per non fare sesso
Ebbene si non ho mai fatto sesso con lui magari qualche pompino ma nulla di più e devo dirlo un pò mi dispiace ma in fin dei conti la vita continua e non posso piangermi adosso per un cliente non si dice mica morto un papa se né rifà un altro?"








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CI STANNO UCCIDENDO CON L'ONDA!
"Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga" Sfiorivano le viole di Rino Gaetano