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Omaggio a Renato Natali

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    Bobbevero
    Post: 16
    Registrato il: 09/04/2004
    Utente Junior
    00 15/04/2004 08:36
    Renato Natali
    (Livorno 1883-1979)




    Biografia

    Fin da ragazzino comincia a disegnare e a dipingere da solo senza l’insegnamento di nessun maestro. I primi dipinti conosciuti risalgono al 1898 e il primo riconoscimento arriva nel 1903 con una medaglia d’argento del Ministero della Pubblica Istruzione, poi nel 1905 partecipa alla Biennale di Venezia. La sua passione per la pittura lo porta ad andare continuamente in giro: abbozza e prende appunti di quello che lo colpisce, poi rientra nello studio e concretizza le annotazioni sulle tele; Livorno sarà sempre uno dei temi preferiti, le sue piazze, le strade e il litorale di Antignano. Nel 1913 viene invitato in Inghilterra, a Brighton, per partecipare ad una Mostra Internazionale di Litografia e sempre nello stesso anno si reca a Parigi, ospite dell’amico commediografo Dario Niccodemi; durante questo soggiorno parigino fa amicizia con Amedeo Modigliani e conosce diversi pittori francesi. Nel 1914 ritorna a Livorno intimamente cambiato, comincia a dedicarsi con più costanza alla pittura ed anche il contenuto delle sue opere risente del soggiorno parigino: i colori si fanno più brillanti, la tecnica pittorica varia a seconda del soggetto e i temi si fanno più vitali. Intorno agli anni venti il pittore collabora con la rivista settimanale "Il Mondo" realizzando numerosi disegni, condivide la nascita del "gruppo Labronico" e partecipa a tutte le mostre sindacali livornesi e toscane; iniziano a svolgersi anche le sue prime mostre personali a Livorno, Roma, Genova e Milano. Durante il secondo conflitto mondiale non abbandona mai Livorno nonostante i frequenti bombardamenti e al termine della guerra dipinge la sua celebre tela "La preghiera dei rimasti". Nel 1974 Livorno dedica a Natali una retrospettiva e una pubblicazione monografica. Renato è senz’altro il pittore prediletto dai livornesi, proprio per la sua passione nell'illustrare tutti gli aspetti della sua città: la Livorno di Natali scaturisce dalla sua fantasia creativa, all’interno del suo studio e nella rielaborazione degli appunti presi dal vivo....
    Personalmente,ne ho un ricordo ancora molto vivo:un omino curvo e ormai molto vecchio,in via di Salviano,negli stessi luoghi che frequentava anche un altro grande:Galliano Masini.





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    docche
    Post: 2
    Registrato il: 15/04/2004
    Utente Junior
    00 16/04/2004 12:05
    A proposito del Natali...
    ...questo post capita a puntino!
    Io posseggo 3 tele del Natali, che fanno bella mostra di sé in una parete del mio salotto.
    Vorrei disfarmene per tre motivi:
    1) ho bisogno di soldi
    2) non sono un amatore
    3) non lo ritengo un investimento.

    Se qualcuno fosse interessato mi contatti pure al seguente indirizzo email: rguerrieri@nodalis.it

    Aggiungo inoltre che le tele in questione sono assolutamente originali e che non si tratta di copie o falsi.
    Invio anche fotografie digitali a chi fosse interessato.

    Ciao
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    Bobbevero
    Post: 31
    Registrato il: 09/04/2004
    Utente Junior
    00 09/08/2004 09:08
    La Conferenza ad Effetto Venezia
    Bella la conferenza nella serata di chiusura dell'Effetto Venezia,nel chiostro della circoscrizione 2,sulli scali Finocchietti.Ha partecipato il giornalista Aldo Santini,nostro
    noto concittadino,autore di numerosi libri ed articoli su Livorno.Come conoscente ed amico del Maestro,ha citato numerosi
    aneddoti che hanno messo in luce gli aspetti umani,i vizi e le virtù del nostro amato pittore.
    Della sua livornesità,sommessa nella vita,ma manifestata ed esaltata nelle sue opere.Era di corporatura minuta,parlava quasi sottovoce ed aveva un passo leggero e una andatura schiva,ma era sempre gentile con chi incontrava.
    Quasi l'opposto dei protagonisti delle sue tele:
    i sanguigni barcaioli e portuali;i rissosi marinai e le spavalde popolane livornesi che,come nessun altro ha saputo ritrarre nella loro vera essenza.
    Per questo e più del Fattori e dello stesso Modigliani (il suo caro amico Dedo)è e rimarrà il più labronico dei labronici:
    perchè quando gli altri abbracciarono la 'Macchia',lui rifiutò di dipingere i boui della maremma e dipinse gli angoli più caratteristici di una Livorno ventosa e salmastra,che non c'è più.Ne ha creato un poesia ed un luogo della memoria al quale,come me,molti livornesi periodicamente,con le sue tele tornano...
    P.S.
    scusa Docche se ti rispondo con ritardo:
    se avessi i soldi le tue tele non me le farei scappar di certo!
    ma comunque se ti presenti ad una galleria,(e senza interesse alcuno,ti consiglio quella in via di Franco)non avrai nessun problema,a venderle.Specialmente se sono degli anni trenta...