Ci parli di qualcosa che col passare degli anni, sempre di più mi porta a provare un fortissimo disagio.
Tanto più gli eventi di quel mese di agosto si allontanano nel tempo, maggiori sono i dettagli rivelati su quello che accadde.
E maggiore è il peso che più o meno percepisco, venendo a conoscere le storie personali di quelli che furono coinvolti.
Potrebbe sembrare la solita " sparata " da pacifista radical chic, che tra parentesi non credo di essere stato mai.
In realtà il nodo alla gola se ne viene da solo, io non lo vado a cercare.
Si è passato un limite, ed in un modo che non riesco a definire con le parole.
Non posso che approvare la ricerca della conoscenza.
Accendere una volta o due per un breve istante un piccolo sole artificiale, nel mezzo di un deserto e dopo averne sbattuti fuori anche i serpenti a sonagli, ha senso.
Serve per vedere se abbiamo capito davvero come funziona la faccenda.
Quello che è successo allora e dopo di allora, è cosa differente.
E' la prova che non necessariamente chi persegue la conoscenza, riesce anche ad acquisire un maggiore spessore etico.
Prima la bomba atomica alimentata dalla fissione di un elemento pesante, poi la più terribile bomba a fusione.
Della bomba al cobalto ho certamente sentito parlare, tutto sommato è cosa antica, ne teorizzò già all' inizio degli anni '50, un notissimo fisico ungherese che fece parte del gruppo di Los Alamos.
Tra parentesi, si tratta di uno di " quelli pentiti ", che dopo l' agosto del 1945 cominciò ad avanzare qualche dubbio ( !! ) di natura morale.
E che quindi, insieme ad altri, compreso il direttore scientifico del progetto atomico americano, fu subito accusato di essere un comunista ed ostracizzato.
Paradossalmente, in unione sovietica, il direttore del programma che portò alla bomba all' idrogeno russa, quando anche lui manifestò qualche dubbio, fu prontamente accusato di non esserlo abbastanza, comunista.
E fu esiliato nella defilata città di Gorky.
Personaggio troppo in vista, per essere scaricato in un gulag siberiano.
Quella al cobalto è tutto sommato una versione più cattiva della bomba all' idrogeno.
Non necessariamente i suoi effetti termici e meccanici sono maggiori.
Ma, credo che la sua particolare configurazione consenta di produrre anche un isotopo del cobalto, partendo da un altro suo isotopo di peso atomico inferiore.
E l' isotopo risultante ha un decadimento abbastanza lento anche se non lentissimo, una mezza vita di cinque o sei anni per intenderci, tale quindi da produrre una contaminazione radiologica persistente per un periodo tale, da estendere i suoi effetti su un vastissimo territorio.
Quello che non sapevo, è che davvero qualcuno potrebbe aver provato a fabbricare questo tipo di arma nucleare.
Spero che si possa trattare di propaganda e basta.
“Sono diventato Morte, il distruttore di mondi”.
Julius Robert Oppenheimer, direttore del Progetto Manhattan.
[Modificato da (1960) 13/06/2022 09:26]
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")