Jon, dopo aver udito le parole di Lord Manfred, pose un ginocchio a terra di fronte al proprio scudiero, gli prese la testa tra le sue mani e l'abbasso in modo che stesse a meno di un palmo dal proprio viso. Non voleva che altri udissero quelle parole, anche se con quel vociare probabilmente era una precauzione eccessiva. Pareva che tutti stessero valutando se diventare o meno dei segugi.
"Ben, tu eri con me sul campo del torneo, mi stavi aiutando a togliere l'armatura dopo la misera figura fatta alla giostra e come me hai visto tutto." Continuò a fissarlo negli occhi, la sua voce poco più di un sibilo, ma il ragazzo non se ne perdeva una parola.
"Tuo padre quando ti ha affidato a noi Umber per mostrarti un altro aspetto del nord voleva che t'insegnassimo ad essere un uomo ancor più forte e coraggioso. Ora sei diventato quell'uomo. Sei abile con la spada e svelto con la mente.
Vorrei prendere io parte a questa missione, ma temo che darei troppo nell'occhio con la mia mole, tu invece ragazzo saresti perfetto per questo compito, ed avrei già una pista da farti seguire... ma solo se te la senti. Sarà un'impresa ardua, che metterà alla prova il tuo corpo e la tua mente e nella quale potresti rischiare anche la vita. Se non te la sentissi non te ne farei di certo una colpa."
Benedict scrutò per qualche istante il volto di Jon.
"Mio signore per me sarebbe un grande onore condurre questa ricerca per voi e per la casa reale."
Gli occhi del Lord di Ultimo focolare si riempirono di orgoglio.
"Bravo ragazzo, son sicuro che sarai un ottimo cavaliere un giorno. Forza, non attendere oltre, presenta le tue intenzioni a Lord Manfred."
Si alzò di nuovo in piedi tornando a torreggiare sul ragazzo, che si avviò con passo svelto tra la folla.
"Vorrei prendere parte a questa caccia all'uomo, mio signore. Sono Benedict, della casa Cassel, scudiero di Jon Umber."
Lord Jon Umber di Ultimo focolare