00 11/09/2017 19:21
Avevo prontamente acquistato Last Blitzkrieg quando uscì lo scorso anno, salvo metterlo altrettanto prontamente sullo scaffale non toccarlo più.
Quest'anno è uscito Baptism by Fire e viste le dimensioni "umane" ho dato una possibilità al nuovo sistema di Dean Essig.
Il manuale delle serie è zeppo di idee intriganti, organizzate così male che non si riesce a capire se si è davanti ad un cavolavoro o ad una ciofeca.
Dopo aver letto il manuale due volte, ricercato tutti i possibili esempi di gioco scaricabili dalla rete unitamente a video noiosissimi ho ritenuto di essere pronto per verificare quale delle due ipotesi era vera, e vi giuro che non avevo il benché minimo indizio di come avrebbe potuto essere.
Lo scorso venerdì io e Nando Ferrari (che avevo solo letto il manuale una volta) abbiamo giocato lo scenario introduttivo: Operation Spring Wind.
Questa la mia recensione:

Il sistema BCS ha mantenuto le aspettative. Dentro uno dei manuali peggio organizzati che io abbia mai visto si cela uno dei migliori wargame provati del sottoscritto.
Dean Essig vi cala nei panni di comandanti di divisione, scordatevi di ragionare cercando un rapporto di forze 2:1 o 3:1 ottimizzando i modificatori; vostro compito sarà invece quello di allocare gli assets a disposizione (controcarri, cacciacarri, artiglieria, aviazione et cetera) per raggiungere la vostra missione con i battaglioni a disposizione.
Missione la cui portata dovrete incidentalmente decidere in anticipo, perché gli obiettivi della vostra divisione per la giornata (attivazione) in corso, dovranno essere decisi subito e se avrete troppo successo rispetto ai vostri piani … beh, magari non ci sarà la possibilità di attaccare con tutto quanto avete a disposizione, viceversa se sarete troppo ambiziosi cercando di trovare risultati con forze striminzite, beh … magari il nemico vi stopperà immediatamente.
Il caos del campo di battaglia con le strade intasate che rallentano le avanzate è ben rappresentato e il sistema di rifornimento è semplice ma dannatamente efficace, in estrema sintesi non potrete (pena la perdita di efficienza e financo perdite di steps) spargere la vostra divisione (o kampfgruppe) ai quattro venti dovrete sempre mantenerla coesa e sotto il comando dell’HQ, allo stesso tempo alcune semplici regole rendono estremamente sconsigliato mescolare unità di divisioni diverse o farle rifornire attraverso gli stessi punti di rifornimento.
Avrete la possibilità di “spremere” le vostre divisioni in continui combattimenti cercando ripetute attivazioni, ma a seconda dell’intensità delle forme di combattimento da voi scelto ne risulterà un (possibile) affaticamento dell’unità che a sua volta diventerà (possibilmente) meno efficiente.
Il gioco è fluido e l’attivazione ad impulsi di una divisione per parte lo rende veloce e mai tedioso per il giocatore inattivo che, mentre l’avversario muove, pensa alla sua mossa.

Sconsigliato agli amanti dei rapporti di forza ed a quelli che calcolano fino all’ultimo punto movimento, qui è bene muoversi secondo un piano generale, se l’unità è un esagono avanti o indietro conta molto poco. Il sistema di step funziona molto bene, si ha proprio la sensazione di vedere i battaglioni carri "sciogliersi" per l'utilizzo intensivo e le fanteria, cedere perdite su perdite sotto il fuoco delle artiglierie.
Consigliato a chi vuol capire come funzionavano veramente le cose sul campo di battaglia a livello di battaglione durante la seconda guerra mondiale.

Io e Nando Ferrari ne siamo stati entusiasti ma è un regolamento che risulta molto ostico perché organizzato malissimo, oltre a ciò fa uso di un gergo tutto suo e completamente nuovo che spiazza molto; siamo riusciti a giocare e finire lo scenario facendo solo un errore (minore tra l’altro), ma solo grazie alla enorme esperienza che abbiamo maturato nel tempo.
Questo è il classico gioco che è meglio imparare da uno che lo conosce già piuttosto che tentare da soli.
Baptism of Fire è il punto di partenza ideale per il basso numero di unità e il basso numero di pedine, una volta imparato il sistema sarà possibile finire gli scenari più piccoli in una serata, mentre lo scenario campagna in un pomeriggio lungo (magari con serata agganciata).
in Last Blitzkrieg si imparano molte più cose ma quello è veramente da giocare in quattro con spazio per lasciare apparecchiato e tanto tempo a disposizione.
-----
Paolo

600 per dicembre 2017