fisco ceco e slovacco

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
leggefiscofinanza
00mercoledì 29 dicembre 2004 10:38
La Ue che verrà
Il sistema fiscale nella Repubblica Ceca
A partire dal 1998, la tassazione dei redditi da impresa
è passata progressivamente dal 39 al 35 per cento
fino a giungere all'attuale livello di imposizione del 31 per cento


In vista del suo ingresso fra i Paesi dell'Unione europea a decorrere dal prossimo 1° maggio, la Repubblica Ceca ha intrapreso un progressivo procedimento di riassetto fiscale sia con riferimento alla propria struttura organizzativa in senso stretto sia con riferimento alla tassazione vera e propria. Tuttavia una simile riorganizzazione si è resa necessaria oltre che per gli impegni strettamente internazionali (ad esempio, su alcuni prodotti l'aliquota Iva era inferiore a quella praticata negli altri Paesi comunitari), anche per le esigenze dirette di uno Stato, quale quello ceco, caratterizzato da una spesa pubblica poco modificabile nel breve periodo.
Nell'ottica di questo "risanamento fiscale", il Ministero delle Finanze ceco ha avviato un progetto complesso che prevede fra l'altro una modifica anche dell'imposizione diretta e l'avvio di iniziative fiscali rivolte a incentivare le assunzioni e gli investimenti favorendo in tal modo la crescita economica.

Imposta sul reddito delle persone fisiche (Dan z prijmu fyzickych osob)
L'imposizione fiscale sui redditi prodotti nella Repubblica Ceca da persone fisiche verte su di un sistema progressivo di aliquote che vanno da un minimo del 15 per cento a un massimo del 32 per cento, secondo quanto di seguito riportato:

0 - 109.200 (base imponibile annua in corone ceche) = 15 per cento
109.200- 218.400 = 16.380 + 20 per cento dell'imponibile che eccede 109.200 corone
218.400 - 331.200 = 38.220 + 25 per cento dell'imponibile che eccede 218.400 corone
331.200 e oltre = 66.420 + 32 per cento dell'imponibile che eccede 331.200 corone
Il tasso di cambio del 03/03/2004 è stato pari a 1euro = Czk 32,9210 (Fonte: Il Sole-24 Ore).

Le imposte sulle persone fisiche si applicano ai redditi derivanti da attività svolte nella Repubblica Ceca e/o all'estero.
Per evitare la doppia imposizione dei redditi stranieri, la legge ceca prevede che si applichi il criterio del credito d'imposta sui redditi stranieri, a condizione che un accordo internazionale non preveda l'adozione di una procedura differente.

Sono tenute al pagamento di queste imposte tutte le persone fisiche residenti permanentemente o solitamente domiciliate nel territorio della Repubblica Ceca.
Le persone fisiche, che non sono permanentemente residenti o solitamente domiciliate, sono tenute solo al pagamento delle imposte sui redditi delle attività svolte nella Repubblica Ceca.
Le persone domiciliate all'estero e che, per delega di soggetti stranieri e in qualità di esperti, svolgano all'interno del territorio ceco attività di assistenza professionale a soggetti residenti o domiciliati nella Repubblica Ceca, sono anch'esse soggetti passivi di tale imposta, ma soltanto sui redditi percepiti per il lavoro svolto entro i confini nazionali.

La base imponibile è rappresentata dai redditi di lavoro dipendente e dai redditi di lavoro autonomo, anche se con regole diverse: infatti, i primi sono assoggettati all'applicazione di una ritenuta da parte del datore di lavoro, gli altri, invece, operano in regime di autotassazione e, invero, trova applicazione un sistema di acconti e saldi analogo a quello esistente nel nostro Paese. Per quel che concerne le deduzioni dalla base imponibile, accanto ad alcune "generiche" ne sussistono altre "particolari" quali, ad esempio, quelle per i carichi di famiglia con il progressivo innalzamento di quella per i figli verso quota 2mila corone.

Il programma del Governo non prevede, almeno nel breve periodo e salvo l'intervento su quelle citate, modifiche alla tassazione delle persone fisiche né in termini di operazioni sulla base imponibile, né su scaglioni o sugli oneri deducibili.

Alle aliquote riportate in precedenza vanno aggiunte altre, più basse, che si applicano ai redditi percepiti nel territorio ceco:
- i diritti d'autore sono sottoposti a un'aliquota del 10 per cento, a condizione che la remunerazione non superi le 3mila corone al mese
- interessi e dividendi sono soggetti a un'aliquota unica del 15 per cento operata attraverso il sistema della ritenuta a titolo d'imposta
- si applica un'aliquota del 15 per cento anche per i redditi derivanti da una seconda attività di lavoro dipendente, purché non eccedano le 2mila corone mensili.
Gli accordi sulla doppia imposizione possono prevedere condizioni più vantaggiose.

Imposte sul reddito delle persone giuridiche
Le società che svolgono attività nella Repubblica Ceca devono essere registrate a fini fiscali entro 30 giorni dall'avvenuta iscrizione nel Registro delle imprese. A partire dal 1° gennaio 1998, la tassazione dei redditi da impresa è passata progressivamente dal 39 per cento al 35 per cento, fino a giungere all'attuale livello di imposizione del 31 per cento. Tale aliquota viene applicata anche alle filiali di ditte ceche o estere. Obiettivo prioritario del Governo, come evidenziato dalla legge approvata lo scorso 2 dicembre 2003, è una tendenziale riduzione del carico fiscale che porti all'applicazione di un'imposta del 28 per cento per quest'anno, per poi passare al 26 per cento nel 2005 e infine arrivare all'aliquota del 24 per cento nel 2006 con un progressivo ampliamento, però, della base imponibile. A un'aliquota ulteriormente ridotta sono, invece, assoggettate le società di gestione d'investimenti, i fondi d'investimento e i fondi pensione. A partire dal 2000, si applica un'aliquota del 15 per cento ai dividendi sui redditi delle persone giuridiche ceche, mentre l'aliquota sale al 25 per cento per i dividendi pagati da persone giuridiche ceche all'estero.

La base imponibile è data dalla differenza fra entrate e costi sostenuti, fra i quali si annoverano i premi di assicurazione, i costi contributivi sociali e previdenziali, gli ammortamenti dei beni materiali.
Con riferimento proprio alle quote di ammortamento può essere utile evidenziare che il periodo di ammortamento varia dai 4 anni (per computer e automobili) fino ai 30 anni, tuttavia, dal 1999, il periodo di ammortamento per alcuni beni è stato ridotto (per esempio è sceso dagli 8 ai 6 anni per i camion e dai 45 anni ai 30 per gli immobili). Anche in questo Paese la normativa fiscale prevede la possibilità di avvalersi del procedimento di ammortamento accelerato.

Non sono deducibili dalla base imponibile invece, a titolo esemplificativo, i costi sostenuti per:
- l'acquisto di terreni, fabbricati, proprietà immateriali e titoli
- spese di rappresentanza

In materia di imposta sulle persone giuridiche, il Governo ha varato nel 2000 una serie di iniziative finalizzate a rendere più appetibili le iniziative produttive nella Repubblica Ceca e attrarre capitali dall'estero. Il piano prevede la realizzazione di investimenti almeno pari a 10 milioni di dollari; a fronte di tale onere le imprese ottengono l'esenzione totale dall'imposta per i primi dieci anni di attività.
Quando, poi, le aziende investono nelle aree caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione, la soglia minima per l'investimento è ribassata a cinque milioni di dollari.
Per poter beneficiare di tutte queste agevolazioni, però, occorre che gli investimenti soddisfino alcuni requisiti "oggettivi": deve trattarsi della costruzione di nuovi impianti, dell'acquisto o della locazione di macchinari e attrezzature mai ammortizzate da un altro soggetto, devono essere investimenti comunque compatibili con le problematiche ambientali.

In alternativa all'esenzione decennale, il Piano ammette (se si tratta di imprese gia operanti nella Repubblica) il differimento dell'imposta per i cinque anni successivi all'investimento con ulteriori benefici per quei soggetti che siano in possesso di particolari requisiti. Queste aziende "virtuose" possono ottenere l'azzeramento del carico fiscale (inclusi gli interessi connessi all'originario differimento quinquennale delle imposte) e un bonus (di ammontare pari all'onere) da far valere a scomputo delle imposte degli esercizi futuri. Anche in questo caso, i beni devono essere "nuovi" ed eco-compatibili. È richiesto inoltre l'azzeramento delle perdite pregresse a partire dal primo esercizio in cui l'azienda chiuda con un utile.

Ulteriori agevolazioni sono previste al fine di incentivare l'occupazione soprattutto nelle aree meno sviluppate. In tale direzione è finalizzata l'erogazione di un prestito senza interessi fino a un ammontare pari a 80mila corone per ciascuna nuova assunzione, a condizione che il contratto abbia una durata non inferiore a due anni e il datore si impegni a rispettare le linee-guida stabilite dalla specifica normativa e a effettuare un numero minimo di assunzioni.

Analogo scopo si riconnette l'identica misura introdotta a favore dei tirocini: in tal caso, lo Stato contribuisce nella misura massima del 50 per cento del costo per il tirocinio (nei limiti, però, degli stanziamenti annuali di bilancio) a condizione che il datore di lavoro stipuli un numero minimo di contratti di tirocinio.
Le Amministrazioni locali, poi, possono contare su un prestito senza interessi che copre fino al 60 per cento dei costi connessi alla realizzazione di infrastrutture industriali, sempre nel rispetto degli stanziamenti di bilancio, a condizione che tali Amministrazioni rispettino i parametri fissati dal programma di sviluppo economico.

Imposta sul valore aggiunto (Dan z pridane hodnoty)
L'imposta sul valore aggiunto (DPH) è stata introdotta nella Repubblica Ceca a partire dal 1° gennaio 1993 e si applica alle importazioni di beni nel territorio dello Stato e alle prestazioni imponibili (vedremo più avanti che alcune di esse sono invece considerate esenti) effettuate nella Repubblica stessa.

Esistono due aliquote Iva, la più alta, pari al 22 per cento, si applica alla maggior parte dei beni e dal 1° gennaio 1998 anche a elettricità, gas e combustibili solidi. L'aliquota del 5 per cento, invece, si applica in generale ai servizi (a eccezione dei noli, delle attività di mediazione e dei servizi per il trasporto di turisti, per i quali trova applicazione l'aliquota più alta) e ad alcuni beni di largo consumo alimentare. È stato approvato dal Parlamento di Praga un emendamento in materia fiscale che prevede la riduzione, a partire dal 1° maggio 2004, dell'aliquota Iva dal 22 per cento al 19 per cento. L'aliquota più bassa rimane al 5 per cento per alcune categorie di beni.

Alcuni servizi espressamente indicati nella legge sull'Iva, infine, sono esenti (fra questi i servizi postali, assicurativi, medici, le operazioni finanziarie, attività di gioco e lotterie, le operazioni svolte da enti no-profit). Dal 1° aprile 2000 sono esenti da Iva anche gli affitti e i leasing di terreni, fabbricati (o parti di fabbricati), appartamenti e locali non residenziali. Il soggetto tenuto al pagamento dell'Iva può decidere di applicare tale imposta sul leasing, ma solo quando la proprietà oggetto del contratto verrà utilizzata dalla controparte per scopi commerciali. In questi casi, si applica l'aliquota Iva ridotta, del 5 per cento.

Altre modifiche sono state introdotte dall'emendamento del 1° aprile 2000:
- alcuni articoli sanitari e per persone handicappate sono stati trasferiti nel gruppo di beni su cui si applica l'Iva ridotta del 5 per cento
- gli imprenditori stranieri non operanti nella Repubblica Ceca possono, ora, fare richiesta di rimborso per alcuni tipi di beni e servizi acquistati in territorio ceco, senza che sia necessario concludere appositi accordi internazionali, come avveniva in passato
- è possibile ottenere, sotto specifiche condizioni, il rimborso dell'Iva per quei beni acquistati nella Repubblica Ceca ed esportati all'estero.

Anche nella Repubblica Ceca la liquidazione e il versamento dell'imposta sul valore aggiunto ha di regola una cadenza mensile, tuttavia per gli operatori con volume d'affari più contenuto è possibile ricorrere a liquidazioni, e conseguenti versamenti, trimestrali.
Il piano delle agevolazioni fiscali varato nel 2000 prevede, ai fini Iva, l'esenzione dall'imposta sulle importazioni di macchinari e attrezzature (purché siano "nuovi" e rappresentino almeno il 40 per cento dell'investimento complessivo) o, laddove non sia possibile per motivi di concorrenza comunitaria, il differimento di ben 90 giorni dell'onere tributario.

Le altre imposte
Il sistema fiscale ceco prevede accanto alle imposte "principali" appena descritte, una serie di altri tributi che assicurano un gettito notevole. Basti pensare che secondo i dati riportati dall'Amministrazione finanziaria della Repubblica Ceca nella relazione annuale riferita al 2002, le imposte sui consumi (Spotrebni dane) hanno assicurato all'Erario un'entrata di circa 80 miliardi di corone che ne fa il terzo tributo nazionale dopo le imposte sui redditi (circa 176 miliardi) e l'imposta sul valore aggiunto (circa 155 miliardi). Le imposte sui consumi colpiscono beni (quali i combustibili, gli idrocarburi, i prodotti della distillazione e gli alcolici, il tabacco e i suoi derivati) di produzione domestica o d'importazione con aliquote (per unità prodotta o importata) uniche per tutto il territorio nazionale, senza distinzione fra le singole regioni. L'imposizione è liquidata mensilmente e ammette la possibilità di rimborso per i beni che successivamente vengono esportati. Anche in questo campo, è in atto un progressivo innalzamento delle aliquote anche in relazione all'adeguamento agli standard comunitari.

Un'altra imposta in vigore nella Repubblica Ceca è l'imposta sugli immobili (Dan z nemovitosti), che colpisce il possesso di terreni e fabbricati. Attualmente, i primi vengono assoggettati a tassazione in base al tipo di terreno, alla sua ubicazione e all'uso a cui è destinato; a partire dal 2005 si prevede di modificare il criterio ricorrendo invece al loro valore di mercato. I fabbricati sono tassati sulla base della distinzione per tipologia (fissata per legge), prescindendo dal loro valore di mercato finché questo è inferiore a quello determinato in base alla legge. Sia per i terreni che per i fabbricati, il periodo d'imposta coincide con l'anno solare e la base imponibile viene determinata (con i criteri già enunciati) in relazione allo stato in cui essi si trovano al 1° gennaio di ciascun anno.

Con criteri analoghi avviene l'applicazione dell'imposta sui trasferimenti delle proprietà immobiliari (Dan z prevodu nemovitosti), che grava sul venditore in base all'aliquota del 5 per cento; dal luglio di quest'anno si prevede di agire su quest'imposta attraverso la riduzione al 3 per cento dell'aliquota a cui si contrapporrà la progressiva eliminazione di una serie di esenzioni per alcune tipologie di trasferimenti.

Quanto all'imposta sulle successioni (Dan dedica) e l'imposta sulle donazioni (Dan darovaci), la tassazione oscilla tra lo 0,5 per cento e il 40 per cento in base alla relazione che intercorre tra il de cuius/donatore e l'erede/donatario.

Infine, si segnala l'applicazione della cosiddetta road tax (Dan silnicni), che colpisce esclusivamente i veicoli (sia quelli destinati al trasporto di persone sia quelli commerciali in senso stretto) destinati all'utilizzo nell'attività, mentre ne sono esenti quelli usati per scopo meramente personale. La tassazione ha periodicità annuale ed è commisurata per gli autocarri al numero di assi e al peso, mentre per gli altri veicoli è determinata in base alla cilindrata.


Lanfranco Spinelli e Massimiliano Ciuffini
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=9049&giornale=9083

La Ue che verrà

L'imposta sul reddito delle persone giuridiche
nel sistema fiscale della Repubblica Slovacca

La dichiarazione dei redditi va presentata entro il 31 marzo
Il termine può essere prolungato su richiesta del contribuente



La "nascita" politica della Repubblica Slovacca, come repubblica democratica indipendente, è molto recente; si è formata, infatti, nel 1993 per effetto della divisione della Cecoslovacchia.
Dopo la caduta del blocco comunista nel novembre del 1989, la trasformazione di un'economia centralizzata in un'economia di mercato è stata l'obiettivo principale dell'intera riforma economica. Questo processo ha coinvolto non solo l'aspetto strettamente fiscale, ma anche la normativa sul lavoro tanto che lo stesso Codice del lavoro è stato rinnovato a seguito dell'entrata in vigore, il 1° aprile 2002, della legge n. 311/2001.
Dal raggiungimento dell'indipendenza in poi, la Slovacchia ha avviato le procedure di avvicinamento all'Unione europea, che si completeranno in maggio con l'adesione definitiva.
La moneta locale è la Corona slovacca (SKK) che è interamente convertibile.
Il cambio è di 1 Euro = 40,1650 Corone (fonte: Il Sole - 24 Ore del 16/04/2004).

Iniziamo la nostra analisi dall'imposta sul reddito delle società. Il primo passo per analizzare tale imposta è senza dubbio quello finalizzato a individuare, dal punto di vista del diritto, la platea dei contribuenti sui quali essa viene a gravare. I riferimenti normativi sono, a tal fine, rappresentati dal codice commerciale, dall'Atto sul commercio, dal codice civile, dall'Atto in tema di controllo contabile e dalle leggi fiscali.

Le forme sociali riconosciute dalla normativa slovacca sono:
1. Joint-stock company (sigla: a.s.) = società per azioni
2. Limited liability company (s.r.o.) = società a responsabilità limitata
3. Branch = branca di impresa straniera, che non costituisce un'entità legale separata
4. Limited partnership (k.s.) = società con alcuni soggetti limitatamente responsabili
5. General partnership (v.s.o.) = società di soggetti illimitatamente responsabili
6. Cooperative = cooperativa.

Gli investitori stranieri optano di solito per la s.r.o. o la branch, che sono allo stato le forme più diffuse in ragione della loro semplicità anche operativa e della similitudine ai modelli europei. La branch è spesso usata per stabilire meramente una presenza e sfruttare alcune opportunità in Slovacchia a livello di sperimentazione prima di impegnarsi con una joint venture o di fondare una società. La forma più scelta è comunque la s.r.o., perché è la meno complessa e costosa.

Joint-stock company - a.s.
È la forma preferita dal Governo per le joint venture ed è anche la forma adottata dalle aziende statali, ora privatizzate.
Può essere formata da una o più persone fisiche o giuridiche. Per la sua costituzione sono necessari mediamente tre mesi, a partire da quando sono consegnati tutti i documenti. La società, entro 30 giorni dalla costituzione, deve essere registrata presso il Registro delle imprese e con la registrazione la società viene formalmente a esistenza. Non ci sono obblighi di informazione in relazione alla costituzione della società.
La società deve avere un capitale minimo di 1 milione di corone, che può essere costituito in valuta straniera e, alla costituzione, deve essere versato almeno il 30 per cento.
Non ci sono restrizioni circa il numero degli azionisti della società e le azioni possono essere nominative o al portatore; possono essere ordinarie, privilegiate, riservate ai lavoratori.
Dal 2002 non è più necessario essere slovacchi o avere la residenza in Slovacchia per divenire membri del Consiglio di amministrazione o rappresentanti legali della società.
La società è libera di distribuire dividendi, dopo aver costituito la riserva, e non c'è obbligo di destinare i profitti alla copertura delle perdite, prima di procedere alla distribuzione.

Limited liability company - s.r.o.
Similmente alla joint-stock company, anche per la costituzione della s.r.o. occorrono circa tre mesi, a partire da quando sono consegnati tutti i documenti necessari; inoltre, la società deve essere registrata, nei 30 giorni susseguenti alla sua costituzione, presso il Registro delle imprese: per effetto della registrazione, la società viene formalmente a esistenza.
Il capitale minimo richiesto è di 200mila SKK e il deposito minimo per ciascun partecipante è di 30mila SKK.
Già in linea con la direttiva europea, un singolo soggetto può formare una s.r.o. (come è previsto anche dal nostro codice civile all'articolo 2462 in tema di società a responsabilità limitata unipersonale) e il numero massimo di partecipanti è 50.
La proprietà straniera al 100 per cento è ammessa e i soci stranieri possono contribuire al capitale in valuta straniera.
È necessaria una sorta di revisione contabile allorché si verifichino due delle tre condizioni seguenti:
- il fatturato supera 40 milioni di SKK (980mila euro)
- il bilancio supera 20 milioni di SKK (490mila euro)
- il numero medio di dipendenti è di 20.

Branch (of a foreign business)
Le imprese straniere possono aprire un ufficio in Slovacchia, che deve essere registrato, anche in tal caso, nei 30 giorni successivi all'apertura, al Registro delle imprese.
Gli uffici, anche aventi sola funzione di rappresentanza, devono tenere dei registri contabili separati secondo i principi slovacchi.
Non è richiesto alcun capitale minimo per la costituzione, e l'ufficio deve avere un rappresentante, che può essere uno slovacco o un residente in Slovacchia.
Nonostante l'ufficio sia considerato entità non residente, può acquistare proprietà immobiliari e svolgere attività in Slovacchia.

In relazione alle altre strutture societarie elencate in precedenza, appare evidente come la presenza di alcuni soci limitatamente responsabili renda le limited partnership (k.s.) facilmente assimilabili alle società in accomandita semplice previste dalla normativa italiana; mentre le general partnership (v.s.o.) sono la struttura equivalente alle nostre società in nome collettivo, dal momento che sono formate solo da soggetti illimitatamente responsabili.

Tutte le società e gli uffici di rappresentanza (branches) devono redigere, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, un bilancio secondo i criteri stabiliti dal ministero delle Finanze.

Sono soggetti a imposizione:
- i redditi delle persone giuridiche slovacche e, cioè, delle persone giuridiche che hanno la propria sede sul territorio slovacco
- i redditi delle persone straniere che esercitano l'attività d'impresa sul territorio della Repubblica Slovacca mediante una propria unità locale o esercizio fissi.

Non vengono applicate le imposte sui redditi delle persone giuridiche delle società in nome collettivo: in questo caso sia i redditi, sia le perdite vengono divise tra i soci e le imposte vengono applicate ai singoli soci secondo il principio della trasparenza fiscale, in vigore anche nel sistema fiscale italiano. In modo analogo, sono assoggettati a tassazione i redditi dei soci delle società in accomandita.

A decorrere dal 1° gennaio 2004, l'aliquota relativa all'imposta sui redditi delle persone giuridiche è stata abbassata al 19 per cento (fino al 31.12.2003 è stata pari al 25 per cento), contribuendo in tal modo a fare della Repubblica Slovacca uno dei Paesi meno "onerosi" fiscalmente fra quelli destinati a far parte dell'Unione europea.

La base imponibile per il pagamento dell'imposta sui redditi delle persone giuridiche è rappresentata dai redditi delle persone giuridiche slovacche, prodotti in tutto il mondo, ridotti delle spese da esse sostenute nella produzione del reddito. Come tali vengono considerati, a titolo esemplificativo, i seguenti costi:
- ammortamenti dei beni materiali e immateriali
- contributi di assistenza sociale
- affitti
- rate di leasing (queste ultime solo nei limiti stabiliti dalla legge)
- imposte sugli immobili
- spese sostenute per creare le condizioni di lavoro e sociali dei propri dipendenti.

I dividendi di una società slovacca sono soggetti a trattenuta del 15 per cento e i dividendi da società straniera rientrano nel reddito imponibile.

Secondo il diritto slovacco, sono ammortizzabili quei beni materiali (immobilizzazioni materiali) il cui prezzo sia superiore a 30mila Sk e le cui funzioni tecniche e d'esercizio abbiano durata superiore a un anno, nonché quei beni immateriali (immobilizzazioni immateriali) il cui prezzo superi 50mila SK, anche in tal caso a condizione che le funzioni tecniche e d'esercizio abbiano durata superiore a un anno. Il periodo di ammortamento oscilla tra i 4 e i 40 anni, e dipende dalle cinque categorie d'ammortamento nelle quali i beni sopra elencati possono essere inquadrati secondo le disposizioni delle norme a essi relative.
Per effettuare gli ammortamenti, ogni soggetto tributario può scegliere una delle due possibili modalità alternative:
- ammortamento regolare
- ammortamento accelerato.

In linea di massima, dal reddito é possibile dedurre tutte le spese documentate inerenti l'attività dell'impresa. É possibile detrarre dalla base imponibile un contributo pari allo 0,35 per cento del volume dei salari e degli stipendi contabilizzati; tale contributo va versato a un'associazione, costituita per tutelare gli interessi dei contribuenti, di cui la società faccia parte.
É considerato come costo deducibile anche il contributo di 1.000 SK l'anno per l´alloggio in una delle strutture turistiche della Repubblica Slovacca durante le vacanze del dipendente.
I costi deducibili sono anche i costi per carburante nell'ammontare del 100 per cento del prezzo d´acquisto, conteggiati in base al consumo indicato nel libretto del veicolo.

È possibile dedurre dalla base imponibile anche la perdita, prodotta nell'esercizio precedente, per cinque anni consecutivi. Tale deduzione avviene per quote costanti, vale a dire che, per ogni anno fiscale nel quale si esegue la deduzione, si può computare a riduzione del reddito annuale al massimo un quinto dell'importo della perdita stessa.

D'altro canto, non vengono considerate, come partite detraibili, le seguenti voci:
- spese sostenute per pagare i premi ai membri degli organi sociali
- multe e penalità varie
- talune spese se hanno superato il limite stabilito dalla legge (è, per esempio, il caso delle spese di viaggio e di quelle di pubblicità)
- ammanchi e danni se superano il valore dei recuperi riscossi
- tasse pagate per conto di un altro soggetto tributario
- provvigioni di intermediazione (se sono state pagate a una persona fisica o giuridica slovacca che non possiede il permesso di esercizio per tale attività).

L'ufficio fiscale può modificare la base imponibile, se nei rapporti commerciali tra le persone cosiddette controllate si applicano prezzi più bassi o più alti di quelli praticati tra le persone cosiddette non controllate.
Nel modificare l'imponibile, l'ufficio fiscale prende in considerazione innanzi tutto i prezzi di mercato.

Vengono considerate "persone controllate" quelle persone slovacche residenti che sono economicamente o personalmente collegate con persone straniere. A tal riguardo esistono due tipologie di collegamento:
- "economico", che si realizza allorquando si detenga una partecipazione superiore al 25 per cento nel capitale sociale di una persona "controllata" oppure si abbia più del 25 per cento di tutti i diritti di voto della persona "controllata"
- "personale", che descrive la partecipazione all'amministrazione o al controllo della persona "controllata".

L´ammontare minimo delle imposte dichiarate nella dichiarazione dei redditi delle Spa e delle Srl a partire dal terzo periodo d´imposta dalla costituzione della società, è di 24mila SK per periodo di imposta; questa innovazione è stata introdotta a partire dall'anno 2002.

Il periodo d'imposta per l'applicazione dell'imposta sui redditi delle persone giuridiche è l'anno solare. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata dai soggetti passivi d'imposta entro il 31 marzo dell'anno successivo; tuttavia, tale termine può essere prolungato dietro richiesta del contribuente stesso.

Entro il citato termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, deve essere liquidata e pagata da parte del contribuente anche la relativa imposta annuale, provvedendo altresì allo scomputo degli acconti versati in corso d'anno.

La cadenza degli acconti d'imposta è legata direttamente all'onere fiscale dell'anno precedente, secondo le periodicità di seguito elencate:


Sotto il profilo sanzionatorio, il regime fiscale slovacco prevede sanzioni sia in caso di mancato pagamento o di dichiarazione non veritiera, sia nel caso del mancato rispetto di taluni oneri (esempio, la tardiva registrazione)

Lanfranco Spinelli e Massimiliano Ciuffini

http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=9211&giornale=9254

[Modificato da leggefiscofinanza 29/12/2004 10.39]

leggefiscofinanza
00mercoledì 29 dicembre 2004 11:32
La Ue che verrà

L'imposta sul reddito delle persone fisiche
nel sistema fiscale della Repubblica Slovacca

A decorrere dall'1.1.2004 è stata introdotta l'aliquota unica del 19%
Consistente il risparmio rispetto al precedente sistema a scaglioni



Come già avvenuto con riferimento all'imposta sul reddito delle persone giuridiche, anche per l'imposta sul reddito delle persone fisiche il nostro "viaggio" non può non iniziare dall'individuazione di quali contribuenti e di quali redditi quest'imposta intenda colpire.

Dal punto di vista della soggettività passiva, va subito chiarito che l'elemento discriminante è rappresentato dal tempo trascorso nella Repubblica Slovacca durante ciascun periodo d'imposta: i residenti pagano i tributi per qualsiasi reddito derivante da qualunque fonte, mentre le persone fisiche non-residenti sono soggette all'imposizione fiscale solo per i redditi derivanti da fonte slovacca.

In relazione a ciò, la normativa esistente considera residente il soggetto che:
- è permanentemente presente in Slovacchia
- ha un permesso di soggiorno di lunga durata
- è fisicamente presente in Slovacchia per più di 183 giorni all'anno, anche non consecutivi.
Le persone fisiche, residenti nel territorio della Repubblica Slovacca o che vi soggiornano per almeno 183 giorni nell'anno solare, sono quindi considerate persone aventi residenza fiscale slovacca.

Gli adempimenti fiscali di tali persone riguardano sia i redditi prodotti nella Repubblica Slovacca che quelli prodotti all'estero. Le persone non residenti in Slovacchia e le persone che ci soggiornano per meno di 183 giorni nell'anno solare, non hanno la residenza fiscale slovacca e, pertanto, sono sottoposti a imposizione solo limitatamente ai redditi di provenienza slovacca.

Una posizione particolare esiste per i cosiddetti "ex-patrioti": si tratta di persone fisiche aventi la propria residenza all'estero che sono state inviate in Slovacchia da una persona straniera in qualità di esperti, con compiti di assistenza tecnica da prestare a persone giuridiche con sede in Slovacchia, e che vi soggiornano ai soli fini di tale assistenza tecnica. La tassazione degli "ex-patrioti" riguarda solo i redditi prodotti nella Repubblica Slovacca, senza aver riguardo alla durata del soggiorno.

Le tipologie di reddito sottoposte a imposizione sono:
1. redditi dal lavoro dipendente ed emolumenti dei quadri o dirigenti
2. redditi dall'attività d'impresa e/o da altre prestazioni di lavoro autonomo
3. redditi di capitale
4. redditi dall'affitto
5. altri redditi.

Alcune tipologie di redditi sono esenti da imposta. Tra questi rientrano, ad esempio:
- i redditi provenienti dalla vendita delle azioni di una Spa, a condizione che siano state vendute almeno un anno dopo la data della loro acquisizione
- i redditi provenienti dalla vendita di una quota di partecipazione a una società a responsabilità limitata, a condizione che tale quota sia stata venduta almeno cinque anni dopo la data della sua acquisizione
- i redditi provenienti dalla vendita dei beni mobili, eccetto quelli indicati nell'apposita legge (ad esempio, veicoli a motore, titoli, eccetera) per i quali la legge richiede che sia decorso un anno dalla data della loro acquisizione
- i redditi derivati dalla vendita dei beni immobili, se il periodo che trascorre tra l'acquisto e la vendita sia superiore a cinque anni
- i guadagni derivanti dalla vendita di case o appartamenti che siano stati la residenza del contribuente e che siano stati di proprietà dello stesso per almeno due anni.

La base imponibile per il pagamento dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è rappresentata dal totale di redditi suindicati, eccetto quelli che sono soggetti all'applicazione delle ritenute o ad altri tipi di tasse (ad esempio, tasse di successione, donazione, eccetera), dedotte le partite deducibili a norma di legge, quali, ad esempio, i contributi sociali e di assicurazione, o l'importo di 300 Sk per ogni mese di calendario quale rimborso parziale delle spese relative alle prestazioni di lavoro.

La base imponibile per i redditi delle persone fisiche provenienti dall'esercizio dell'impresa e dall'esercizio di altre attività di lavoro autonomo, viene stabilito in modo analogo ai redditi delle persone giuridiche. Per i redditi provenienti dall'affitto, nonché per altri redditi, la base imponibile è rappresentata in genere dal profitto, dedotte le spese giustificate e sostenute con l'obiettivo di produrre il profitto stesso.

Anche per la tassazione delle persone fisiche, a decorrere dal 1° gennaio 2004, è stata introdotta un'aliquota unica (flat rate) del 19 per cento, generando un considerevole risparmio d'imposta per i percettori di redditi superiori alle 90mila SK rispetto al sistema a scaglioni in vigore sino al 31 dicembre 2003 (tuttavia, la progressività del sistema è salvaguardata dalle detrazioni d'imposta) e che si ripropone nella seguente tavola:
Da 0 a 90.000 = Imposta 10%
Da 90.000 a180.000 = Imposta 9.000 + 20% della parte eccedente le 90.000 corone
Da 180.000 a 396.000 = Imposta 27.000 + 28% della parte eccedente le 180.000 corone
Da 396.000 a 564.000 = Imposta 87.480 + 35% della parte eccedente le 396.000 corone
Da 564.000 e oltre = Imposta 146.280 + 38% della parte eccedente le 564.000 corone

Il periodo d'imposta per l'applicazione dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è costituito dall'anno solare.
Il sistema prevede che sia liquidata e pagata da parte del contribuente la relativa imposta annuale, provvedendo in quella sede altresì allo scomputo degli acconti versati in corso d'anno.

Volendo considerare, come si è detto all'inizio, gli incentivi approvati al fine di favorire gli investimenti, occupiamoci delle agevolazioni agli investimenti.

Secondo la legge 565/01, gli incentivi consistono in aiuti di Stato per gli investimenti iniziali e per i nuovi posti di lavoro creati medianti tali investimenti; in particolare, sono finanziati gli acquisti di beni materiali e immateriali necessari per l'avvio della produzione di beni o la fornitura di servizi, per l'espansione di attività già esistenti o per l'acquisizione di una società.
Tali aiuti sono erogati sotto forma di:
1. agevolazione sull'imposta sui redditi delle persone giuridiche. Consiste nella riduzione delle imposte per un periodo di dieci anni, a partire dalla prima dichiarazione dei redditi derivanti dalle attività oggetto di finanziamento, nei limiti individuati dalla legge con riferimento ai diversi tipi di attività. La riduzione si applica anche alle attività già esistenti alla data del 1° dicembre 2001, che siano oggetto di incentivi per la riqualificazione e l'ammodernamento
2. contributo per i nuovi posti di lavoro. L'agevolazione consiste in un contributo erogato mensilmente il cui ammontare dipende dal tasso di disoccupazione della regione nella quale sono creati i nuovi posti di lavoro. La banda di oscillazione per il credito è compresa tra le 30mila SK, per le zone con disoccupazione fino al 10 per cento, e le 160mila SK, per le zone con disoccupazione superiore al 30 per cento.
3. contributo per la riqualificazione di lavoratori assunti nei nuovi posti di lavoro. L'agevolazione si traduce in un contributo che ammonta a 100mila SK per ogni lavoratore riqualificato e assunto, dopo il periodo di formazione, per almeno un anno.

Altra agevolazione che si può richiedere, è quella prevista dalla legge del 2001 in tema di parchi industriali, in base alla quale è prevista la possibilità di ricevere contributi per la costituzione di aree in cui almeno due imprenditori abbiano impiantato attività produttive o di servizi. In concreto, il progetto di costituzione del parco industriale è presentato da un'amministrazione locale e deve contenere l'indicazione del tipo di produzione prevista, dell'ubicazione, dei dettagli catastali, nonché le lettere di intenti degli imprenditori che desiderino inserirsi all'interno del parco.
Il ministero dell'Economia, esaminati i vari progetti presentati, definisce una graduatoria e provvede all'erogazione dei contributi. In particolare, la legge prevede la concessione di contributi fino al 70 per cento a carico dello Stato, per l'acquisto del terreno e le opere di urbanizzazione; se si tratta di affitto di terreni, il contributo è del 70 per cento sull'affitto concordato per i primi dieci anni. Il residuo 30 per cento rimane a carico dell'amministrazione locale. Per incentivare la presentazione dei progetti, è in corso di approvazione una nuova legge che dovrebbe innalzare al 95 per cento la quota a carico dello Stato, con conseguente riduzione al 5 per cento di quella a carico dei Comuni, nonché la possibilità di costituzione del parco anche con la presenza di una sola impresa.
Una volta concesso il contributo, i lavori nel parco industriale devono essere iniziati entro due anni.

Lanfranco Spinelli e Massimiliano Ciuffini
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=9336&giornale=9460
leggefiscofinanza
00giovedì 30 dicembre 2004 10:11
La Ue che verrà

L'imposta sul valore aggiunto
e le altre imposte indirette
nel sistema fiscale della Repubblica Slovacca

L'aliquota Iva sulle operazioni imponibili è diventata unica, del 19 per cento
Soppresso, dal 1° gennaio 2004, il prelievo su successioni e donazioni



Analizzato il quadro di riferimento dell'imposizione diretta, la descrizione della fiscalità in vigore nella Repubblica Slovacca viene a completarsi attraverso l'analisi dell'Iva e delle altre imposte indirette.

Come vedremo nello specifico, in alcuni casi, il legislatore slovacco è intervenuto con modifiche talvolta anche radicali. Questo tipo di interventi nasce dalla precisa intenzione di semplificare il sistema tributario, per favorire una decisa ripresa degli scambi economici ed evitare che l'incidenza fiscale possa essere causa di distorsione per gli scambi stessi.

Questo discorso si fa senza dubbio evidente nel caso dell'Iva: l'eliminazione delle aliquote previgenti (esisteva, come nella legislazione Iva italiana, una sorta di distinzione tra beni "necessari" e beni "di lusso") e la conseguente introduzione dell'aliquota unica sono misure finalizzate, tra l'altro, a incrementare il consumo di beni che, fino a quel momento, erano socialmente quasi considerati con disvalore.

Quanto tali scelte di politica fiscale siano destinate ad avere successo nel lungo periodo, ovviamente, è troppo presto per dirlo; del resto, proprio quello che sarà l'impatto di queste misure sulla finanza pubblica è, secondo un recente rapporto pubblicato per conto della Commissione europea dallo European Forecasting Network, uno dei grandi motivi di incertezza che grava sull'economia slovacca.

Premesso questo, possiamo intraprendere il nostro "viaggio" nell'Iva slovacca partendo dai presupposti oggettivi in base ai quali sono soggette al versamento dell'imposta sul valore aggiunto le cosiddette operazioni imponibili, ossia le forniture di merci, la prestazione di servizi, il trasferimento di diritti di proprietà o di godimento, nonché le merci importate nello Stato.

In alcuni casi, gli adempimenti fiscali, a determinate condizioni definite dalla legge, sono esenti da Iva; in particolare, si tratta di:
- servizi finanziari, assicurativi
- trasmissione radiofonica e televisiva
- formazione professionale
- assistenza sanitaria e sociale.

Sono esenti da Iva anche gli affitti di beni immobili e il trasferimento di diritti verso gli stessi, nonché la cessione dell'azienda.
L'esenzione dell'Iva si applica anche all'esportazione di merci, alla cessione di diritti di proprietà, al trasferimento di diritti di godimento all'estero e all'esportazione di certi servizi, a condizione che siano prestati a beneficio di persone fisiche o giuridiche che non hanno la propria sede, residenza o esercizio fisso sul territorio della Repubblica Slovacca.
Tra i sevizi esenti da Iva all'esportazione rientrano ad esempio:
- i servizi turistici
- i servizi di consulenza legale, commerciale o imprenditoriale
- i servizi di contabilità e revisione contabile
- i servizi prestati nel campo pubblicitario o delle ricerche di mercato.

Sotto il profilo soggettivo, sono soggette al pagamento dell'Iva le persone fisiche e giuridiche che esercitano l'attività d'impresa e che, pertanto, vengono registrate come contribuenti Iva.
Tale registrazione è obbligatoria per quelle persone che hanno ottenuto nei tre mesi precedenti un giro d'affari di 750mila Sk.
Ma devono registrarsi anche le persone che svolgono la propria attività imprenditoriale nell'ambito di un consorzio o associazione, dopo che il loro giro d'affari complessivo abbia raggiunto i 750mila Sk per tre mesi di calendario.
Per le altre persone soggette al pagamento dell'Iva, l'iscrizione è facoltativa.

L'aliquota Iva sulle operazioni imponibili è del 19 per cento. Ne consegue, quindi, che non è più prevista un'aliquota ridotta (che ammontava al 14 per cento) per alcuni generi alimentari, prodotti d'igiene e farmaceutici, attrezzature mediche, libri, riviste, giornali, trasporto, servizi alberghieri e di ristorazione, prestazione di servizi nel settore agricolo.

La base imponibile dell'Iva è rappresentata di solito dal prezzo delle operazioni imponibili. Se tale corrispettivo non è stato pattuito o stabilito dalla legge, quale base imponibile dell'Iva si considera il prezzo di mercato.

Il periodo di imposta per il versamento dell'Iva corrisponde a un mese o a un trimestre di calendario, a seconda del volume del giro d'affari registrato dal contribuente nel trimestre precedente.

Per il contribuente che ha ottenuto nell'anno trascorso un giro d'affari inferiore a 10 milioni di Sk, sussiste l'obbligatorietà della dichiarazione e l'eventuale versamento dell'Iva trimestrale, sebbene egli mantenga la facoltà di scegliere il periodo di imposta corrispondente a un mese.

Il contribuente ha diritto alla detrazione dell'Iva relativa agli acquisti realizzati allo scopo di effettuare le proprie operazioni imponibili di vendita. Se però egli paga l'Iva su operazioni imponibili di acquisto eseguite per fini diversi dalla vendita, può eseguire la detrazione dell'Iva soltanto in misura proporzionale.
Per gli autoveicoli vige una deroga alla disciplina della detraibilità dell'Iva assolta sugli acquisti: infatti, il contribuente non ha diritto alla detrazione dell'imposta pagata sull'acquisto dell'automobile (eccetto i venditori di automobili e i prestatori di leasing finanziari). Come sappiamo, in Italia, l'articolo 19-bis1 del Dpr n. 633/72 detta, in alcuni casi, disposizioni parzialmente diverse dall'indetraibilità totale.

Il soggetto Iva ha diritto alla detrazione qualora:
- abbia realizzato l'operazione imponibile
- abbia pagato l'Iva a un soggetto contribuente che è fornitore dell'operazione imponibile
- abbia registrato l'Iva nei libri contabili e disponga dei documenti che lo provino (documento fiscale e documento di pagamento dell'imposta).

Le altre imposte indirette e le accise
Anche nel novero delle imposte indirette "minori", il legislatore slovacco ha inteso operare nell'ottica della semplificazione; è per questo che, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2004, ha soppresso l'imposta di successione e l'imposta sulle donazioni. In entrambi i casi, la loro applicazione avveniva sulla base della classificazione dei beneficiari in tre categorie:
- genitori, figli, loro diretti discendenti e consorti (con aliquota pari all'1 per cento)
- altri membri della famiglia (con aliquota pari al 3 per cento)
- altri interessati (con aliquota pari al 7 per cento).
Ovviamente, il meccanismo applicativo era in tutto simile alle analoghe imposte in vigore in Italia.

Con effetto, invece, dal 1° gennaio 2005, è stata disposta l'abrogazione delle norme riferite all'imposta sui trasferimenti immobiliari. Ne consegue che ancor oggi l'imposta sul trasferimento degli immobili viene applicata in caso di trasferimento a titolo oneroso della proprietà verso i beni immobili e in caso di acquisizione della proprietà verso i beni immobili a titolo di esecuzione del provvedimento dell'autorità giudiziaria. La base imponibile é rappresentata dall'onere o, eventualmente, dal prezzo pagato per l´immobile. Se l'onere è inferiore al prezzo dell'immobile stimato da un perito giurato, la base imponibile è rappresentata dal prezzo stimato. L'aliquota dell'imposta oscilla tra il 4 e il 20 per cento, in caso di trasferimento tra le persone private senza legami di parentela. In caso di trasferimento tra le persone congiunte, l'aliquota oscilla tra l'1 e il 5 per cento. Il soggetto d'imposta è, di solito, il venditore, con la garanzia dell'imposta da parte dell'acquirente.

Analogamente all'Ici esistente in Italia, nella Repubblica Slovacca, a livello locale, trova applicazione anche l'imposta sui beni immobili: essa viene fissata dagli uffici municipali e il periodo di tassazione è un anno.
In quest'ottica, quindi, qualunque proprietario di un terreno registrato nella Repubblica Slovacca, è soggetto al pagamento dell'imposta sui terreni. La base imponibile è costituita dalla superficie del terreno, espressa in metri quadri, moltiplicata dapprima per un coefficiente che esprime il valore ufficiale al metro quadro del terreno stesso e successivamente per un altro coefficiente rapportato alla grandezza (espressa dal numero di abitanti) del luogo in cui si trova il terreno.
Nel caso in cui sia rilasciato il permesso per l'utilizzo di un edificio o di una sua parte collegata al suolo con un piano interrato solido, il cui spazio interno è delimitato da un piano e da un soffitto, il proprietario è invece soggetto al pagamento dell'imposta sull'edificio. In tal caso, la base imponibile è ancora una volta la superficie del fabbricato moltiplicata per una tariffa che oscilla tra 1 e 10 Sk in base alla tipologia di edificio. Sono esenti dall'imposta gli edifici statali, comunali, le scuole, le case di cura, le rappresentanze diplomatiche, le fondazioni, i musei, le biblioteche, i fabbricati posseduti da enti che si occupano della ricerca scientifica.

La tassa di circolazione (Road Tax) indica la tassazione per l'utilizzo di mezzi di circolazione via terra. Vi sono soggetti tutti i veicoli a motore registrati nella Repubblica Slovacca ed esteri che circolano in Slovacchia, nonché quelli che vengono utilizzati da un dipendente per conto delle imprese o per qualsiasi altra attività con fine di lucro. Nel caso degli autoveicoli, la base imponibile è rappresentata dalla potenza del motore espressa in centimetri cubi; per i veicoli commerciali e per gli autobus, invece, è data dal peso e dal numero di assi.

La tassa (deducibile dal reddito d'impresa) va corrisposta entro il 31 gennaio di ciascun anno (oppure in dogana all'atto d'ingresso, nel caso dei veicoli stranieri) in un'unica soluzione; è possibile il versamento trimestrale quando l'importo dovuto supera 100mila Sk o addirittura a cadenza mensile per gli importi eccedenti i 250mila Sk.
Nel caso in cui il contribuente effettui durante l'anno più di 120 trasferimenti con mezzi diversi dal veicolo (quindi attraverso il trasporto ferroviario o attraverso la rete fluviale), si matura il diritto al rimborso della tassa pagata; nel caso la predetta soglia non venga raggiunta, il sistema prevede un rimborso parziale che oscilla tra il 25 per cento (per almeno 31 viaggi "alternativi") e il 75 per cento della tassa (quando si fanno almeno 91 viaggi con un mezzo diverso).
Sono esenti dalla Road Tax, a titolo esemplificativo, le ambulanze, i mezzi dei Vigili del Fuoco, i veicoli del servizio postale, le auto del corpo diplomatico, i veicoli adibiti al trasporto cittadino e i mezzi a uso esclusivamente agricolo.

Infine, per quel che riguarda le accise, occorre segnalarne l'applicazione sulla produzione o l'importazione di beni quali i vini, la birra, gli alcolici, le sigarette, i carburanti e i lubrificanti.

Lanfranco Spinelli e Massimiliano Ciuffini
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=9566&giornale=9670
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com