Mi ricordo
che avevamo già affrontato questa discussione, ma non ricordo quale fu il mio parere in quell'occasione. Così, nella speranza di non essere incoerente cambiando opinione (comunque non stupido), dirò la mia ora.
Sì un virtuoso deve senz'altro possedere una tecnica altissima, ma la fluidità e la familiarità con lo strumento che tu richiami secondo me non derivano da altro che dalla tecnica stessa, acquisita con l'esercizio. Alla fine al genio si deve credere fino ad un certo punto, perchè quello è niente senza l'esercizio, la volontà, mentre questi sono già molto anche senza il genio. Quod (nesso relativo) quindi è un sovrappiù, ben voluto e sicuramente utile e pure invidiabile, ma non è necessario, forse neppure per essere un virtuoso. Certo, un virtuoso geniale è melgio di uno non, ma è nella stessa categoria.
Era un virtuoso anche Scarlatti, pur non possedendo il genio di Mozart, che noi non ricordiamo come grande tecnico e specialista dello strumento ma come sublime ingegno creativo.
[Modificato da Lorentzgang 07/06/2004 13.57]