L'isola tramandata da Platone sarebbe una delle isole Spartel che oggi si trovano a più di 60 metri sott'acqua nel golfo di Cadice.
Una delle innumerevoli mappe della leggendaria Atlantide: questa sarebbe stata tracciata da Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia (Agenzia Libro)
MILANO - La leggendaria isola di Atlantide potrebbe trovarsi nello stretto di Gibilterra e sarebbe stata distrutta da un tremendo tsunami abbattutosi sulle coste della Spagna e dell'Africa Settentrionale. Lo ha rivelato una ricerca pubblicata sulla rivista Geology da alcuni scienziati francesi dell'univesità «Western Britanny» di Plouzanè in Francia.
ATLANTIDE La distruzione dell'isola che ci è stata tramandata dal filosofo Platone fu causata da un grande terremoto e da uno tsunami simili in consistenza al terremoto che devastò la capitale del Portogallo Lisbona nel 1755 che generò delle onde alte più di 10 metri. Atlantide secondo gli scienziati sarebbe una delle isole Spartel che si trovano a più di 60 metri sott'acqua, nel golfo di Cadice. Prima del terrificante tsunami che colpì le coste euroafricane circa 12.000 anni le isole erano sopra la superfice marina.
COLONNE D'ERCOLE L'isola di Atlantide si troverebbe quindi di fronte alle leggendarie colonne d'Ercole, che secondo gli antichi erano il confine tra il mondo degli esseri umani e il nulla. Secondo Platone l'isola fu distrutta in un giorno e una notte e scomparve dal mare. Testimonianze sedimentarie rivelano che eventi come il terremoto di Lisbona capitano ogni 1500-2000 anni nel Golfo di Cadice. Ma le mappe delle isole Spartel ricostruite dal dottor Gutscher, lo scienziato che ha condotto la ricerca, sono più piccole di quanto si credeva e ciò potrebbe rivelare che le isole fossero inabitate prima dello tsunami di 12.000 anni fa.
Fonte Corriere.it
[Modificato da m.harlock 19/08/2005 9.56]