Re:
sibilla522, 10/10/2007 15.22:
Ma e' logico che c'e' un distinguo tra il rompere per cose immaginarie, per fantasie o malanni di fantasia, e invece "sentire" le persone che ti parlano delle loro cose, ma che TI parlano e non SI parlano. C'e' una gran differenza.
Apperò! Il discorso è serio e mi riguarda.
IO sono una di quelle persone che se hanno qualcuno che ascolta, parlo e racconto e dico tutti i fatti miei, e mi rendo anche conto che parlo DI me, ma non lo faccio con chiunque, c'è gente che vive accanto a me e non sa nulla dei miei problemi, dell'evolversi dei miei problemi.
Però credo anche di essere una buona "spalla" su cui piangere e non concedo questo mio "privilegio" (chiamiamolo impropriamente così) a chiunque, anche perchè se ascolto è perchè ci tengo, diversamente taglio corto.
E penso anche che tirare fuori quello che ho dentro, con i miei amici, è come pensare ad alta voce e poi... agisco di conseguenza, quindi vuol dire che comunicare per me è importantissimo.