Serie D, 17/2/08: Caratese-Como 0-0

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MarcelloS.
00lunedì 18 febbraio 2008 22:58
17 febbraio, 24° giornata in serie D: per il Como capolista c’è la vicina trasferta di Carate Brianza contro la Caratese, l’unica squadra capace sinora di espugnare il Sinigaglia quest’anno. Allora, ad ottobre, erano però tempi diversi: i lariani stavano attraversando una piccola crisi, mentre la Caratese era partita “a razzo” insieme alla Tritium, ma poi da novembre in poi è crollata, racimolando solo 3 punticini nelle ultime 9 gare, scendendo dalla vetta al centro della classifica.
Il Como invece sappiamo tutti come e quanto abbia recuperato, toccando il culmine proprio domenica scorsa, sconfiggendo la Tritium nel big match di testa in un Sinigaglia vestito a festa con 4mila spettatori.
Questa settimana c’è stata pure l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia contro il Tolentino e il Como, con parecchie seconde linee, ha vinto uno a zero (gol di Urgias): è quindi proprio un gran momento, la tifoseria è in tripudio e ci si aspetta un esodo verso Carate Brianza.
Alle 13.15, con un bell’anticipo (come piace a me), passa a prendermi l’amico Danilo con la sua compagna e insieme andiamo in auto verso lo stadio. Alla biglietteria si verifica una scenetta paradossale: mentre un po’ di signori (tra cui ne riconosco qualcuno tifoso del Como) stanno normalmente acquistando il tagliando per la tribuna, arriva un carabiniere che senza sentir ragioni impone a chi tifa Como di recarsi dall’altra parte dello stadio per andare nel settore ospiti in cui peraltro il biglietto costa la metà (5 euro anziché 10). Qualcuno prova giustamente ad obiettare, ma il carabiniere è decisissimo: in tribuna i tifosi comaschi non possono entrare, poiché quelle sono le disposizioni che ha ricevuto. Mentre il gruppetto di persone alla biglietteria resta totalmente sbalordito, arriva improvvisamente un addetto dello stadio e dice a tutti di entrare in tribuna, una volta fatto il biglietto… Sorridiamo tutti, è l’opposto di quello che afferma il carabiniere! Glielo diciamo, ma lui trasecola e ci ribadisce di entrare, così poco dopo “sfiliamo” tutti davanti ai carabinieri all’ingresso, senza che nessuno ci dica nulla e ci accomodiamo in tribuna. Sicuramente le disposizioni riguardavano il “tifo organizzato”, ma potevano mettersi d’accordo prima, non trovate? :-)
Meno male che siamo lì, perché il settore ospiti non è il massimo della comodità, in quanto consta di cinque lunghi gradoni di cemento su cui gli ultras del Como staranno in piedi ed ammassati l’un l’altro per tutta la gara, incitando come al solito la squadra dall’inizio alla fine con grande enfasi.
Purtroppo, dopo un accenno di primavera nei soleggiati giorni scorsi, questa è una domenica polare e fa davvero un freddo boia! La tribuna si riempie velocemente, nel settore comasco di fronte ci sono oltre 300 tifosi, in tutto saremo circa mille spettatori. Un paio di file dietro di me, nell’ultimo gradone della tribuna, oltre ad un cronista che commenta la gara, c’è anche il popolare Nino Balducci, opinionista e tifosissimo comasco. Fa capolino pure Taldo, centravanti lariano nella magica stagione 2001/02, quella della promozione dalla serie B alla serie A.
La gara inizia, il Como gioca con La Manna in porta, Idda, Rudi, Sentinelli e Gavazzi in difesa, De Martis, Salvi, Guidetti e Cau a centrocampo, Farrugia e Fuakuputu in attacco. Il primo brivido è per La Manna, con un pallonetto appena alto, poi inizia il ritornello che accompagnerà tutta la partita: punizioni di De Martis (da tutte le posizioni di gioco da metà campo in poi) e respinte di Rovida (giovane portiere della Caratese, già decisivo all’andata). Per cinque volte nel primo tempo i siluri di De Martis (oltre ad altre punizioni sballate) impegnano il portiere, in un’occasione Cau ribatte in rete, ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco. La Caratese, squadra piuttosto tignosa, si fa viva con qualche discesa pericolosa ma la difesa lariana sbroglia sempre.
Zero a zero all’intervallo e così inizia la ripresa, ma il tema tattico non cambia: De Martis contro Rovida su calcio piazzato. Dopo 10 minuti è però La Manna a ricevere un’ovazione per un’ottima uscita bassa per anticipare un avversario solo in area di rigore. Al quarto d’ora Corda leva Guidetti e Fuakuputu per inserire Bretti e Basilico, poco dopo toccherà a Greco per Rudi, con l’ottimo Salvi che arretra in difesa.
A metà ripresa il Como si fa sorprendere da un lancio in profondità, Filadelfia arriva a tu per tu con La Manna, lo supera e poi cade: gelo tra noi comaschi sugli spalti, ma l’arbitro ammonisce subito l’attaccante per simulazione ed il pubblico di casa (oltre alla panchina caratese) si infuria… mah, dagli spalti sembrava rigore… meglio così!
La gara si avvia stancamente verso la fine, il forcing lariano non ha purtroppo esito; a pochi minuti dal termine un ennesimo missile su punizione (di De Martis, ovviamente) è deviato miracolosamente in corner dal portiere. Nel recupero, volata sulla fascia di Gavazzi, passaggio in area a Basilico che fa da sponda e tiro forte e ravvicinato di Farrugia, ribattuto ancora da Rovida con una prodezza. Non va neanche stavolta… e la gara termina 0-0, peccato!
La Tritium invece vince agevolmente a Renate (3-1) e torna ad un solo punto di distanza, è tutto ancora in discussione… sarà un duello lungo e faticoso per andare in C2!
Torniamo a casa tutti molto infreddoliti e un po’ rammaricati, sebbene il Como sia molto più forte il pareggio è stato giusto, ma forse si poteva fare qualcosina di più. Magari la troppa euforia ha giocato un brutto scherzetto… chissà! Domenica al Sinigaglia arriverà il Renate, speriamo che la marcia lariana non abbia più intoppi! Alla prossima!!!

Marcello Spreafico
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