Secret Space II - l'invasione aliena

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kool84fra
00mercoledì 16 giugno 2010 10:11
guardate e commentate (per favore prima di commentare guardate tutti i video non solo il 1° grazie!!!)
sono 16 video totali questo è il link del 1°

vedrete come gli americani nascondono cose assurde (in questo link si vede anche l'attacco ad un museo in iraq per rubare reperti archeologici ASSURDO!!!)
[Modificato da kool84fra 15/06/2010 21.26]
(Marcello86)
00mercoledì 16 giugno 2010 21:21
gli AGLIENI stanno arrivando....
E se arrivano?
=Foxtrott=
00mercoledì 16 giugno 2010 22:27
la discussione va spostata..
nella cartella Ufo direi


LiviaGloria
00domenica 20 giugno 2010 16:32
Commento riguardo rubare i reperti dai musei....credo vada specificato che è una cosa che gli invasori hanno sempre fatto sin dagli albori dell uomo,sempre si sono presi i reperti degli altri popoli non solo,ma anche le cose relgiose...e oggi è come ieri.

Video 1

Siamo stelle,siamo polvere cosmica....mi sembra un concetto molto astratto,cosa vorrebbe dire in concreto?
Che il mondo e i mondi siano creati da "materia" non esclude certo l esistenza di Dio e non conferma e non nega l esistenza di altri esseri.
E uguale come dire che siamo fatti di "terra" e terra torneremo.


Quando furono scoperti i telescopi l elite soppresse la loro esistenza.... [SM=x268919] documenti per favore,quale sopressione dei telescopi?Mai sentito parlare.
Essi sono stati inventati in Olanda e mai nessuno ne soppresse la scoperta...infatti poi dice che incarcerò chi voleva portare conoscenza...penso si riferisca alla leggenda nera di Galileo,quindi collego questo link

forumnwo.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9297646&#idm1...
LiviaGloria
00domenica 20 giugno 2010 17:33
Trovo che sia un video poco corretto e troppo di parte...anche quando dice menzogna della terra piatta...và ricordato che furono le scoperte a portare concezioni diverse,non è menzogna,nemmeno i popoli antichi sapevano che la terra era tonda...come dire...oggi conosciamo il tumore e prima era menzogna perchè non si conosceva?

Poi si dice che la terra è stata invasa già tnte volte e che sarà ancora invasa.
Siccome ragiono di logica,anche se volessi ammettere una cosa del genere,mi porrei subito delle domande...in passato hanno invaso,ok...mi spiegate come potevano gli umani senza ALCUNA tecnologia ad essere riusciti a farla franca?
E se è vero che troneranno...come mai hanno aspettato che noi fossimo così tecnologicamente avanzati?Avrebbero avuto conquista piu facile se l avessero fatto in antichità,nemmeno tanto indietro,basta nel medioevo.
Quindi se sono intelligenti e tecnologicamente così avanzati,vorrei sapere la logica per la quale hanno aspettato che noi creassimo tecnologie piu raffinate per difenderci.

Poi,mi si dovrebbe spiegare come mai si giustifica il credere a Gesù come Dio perchè arrivò in tempi antichi ,quindi "retrogradi" e poi in controparte si crede con certezza a degli ufo venuti in tempi anteriori a quelli di Gesu....non ha logica.

Adottare come prova statuette dalle forme curiose o metà animale e metà uomini,non è una prova...d altronde non vi sono rappresentazioni solo di animali come i rettili,ma anche acquile,e tanto altro...allora dov è l esclusività della rappresentazione rettiliana?
La verità,almeno credo io,è che in tutti i tempi e in tutte le culture si rappresentava le forze della natura e di dii attraverso creature come animali,oppure inventate,oppure per metà uoini,per metà animali...ma non solo rettiliani!
E se le prove di Gesù sono così tato rifiutate adducenbdo come nel tempo di 2000 anni sia troppo tempo per una verità stabile,vorrei sapere,con la stessa logica,come si fà ad adottare come vera racconti ben,ma ben piu antichi di Cristo.....enche hanno,oltretutto,ancora meno prove a favore,seppur con cose non ancora spiegate,però con molte forzature di interpretazioni e collegamenti.

I popoli antichi rappresentavano forze e dei tramite rappresentazioni mitologiche,tramite rappresentazioni di esseri inesistenti...come quando il cristianesimo rappresentava satana con sembianze mostruose,ma credo che qui nessuno abbia dubbi che le rappresentazioni di satana siano tali solo per identificare un qualcosa di spirituale e che materialmente tali rappresentazioni NON esistono.Bene,se siamo d accordo sulle rappresentazioni di satana,e sono solo uno degli esempi,mi si spieghi come mai si crede a rappresentazioni mitologiche come che fossero esistite realmente.

Questo che ho scritto è riferito a tutti i video dove si parla di rappresentazioni di statue o disegni antichi.

Arriverò anche ai dipinti antichi e altro.
LiviaGloria
00domenica 20 giugno 2010 17:41
www.cospirazione.net/index.php?option=com_content&task=view&id=166&I...

Il Progetto Bluebeam PDF Stampa E-mail
Pubblicato da Angelus
domenica 27 agosto 2006

di David Icke



ImageLa maggiore ambizione del Progetto Bluebeam è convincere la gente che la Terra sta per essere invasa dagli extraterrestri. Nel 1938, l'attore Orson Welles fece finta di trasmettere in diretta radiofonica la cronaca di uno sbarco di "alieni" nel New Jersey. In realtà non si trovava là, ma si servì di attori ed effetti speciali all'interno di uno studio radiofonico. Il programma, una versione radiofonica del "romanzo" Guerra dei mondi di H.G. Wells, provocò terrore e panico nei luoghi in cui si diceva si trovassero gli invasori marziani. Un tizio si suicidò e ci furono ingorghi di traffico causati da persone che cercavano di scappare perché pensavano che i marziani fossero arrivati. Welles disse che era soltanto un gioco e che la gente aveva equivocato. In realtà si trattò di un esperimento per vedere come avrebbe reagito la popolazione di fronte a una tale situazione, e per realizzarlo si servirono di una storia scritta da H.G. Wells, un clone degli Illuminati che appoggiava l'Ordine del Giorno, compreso il controllo mentale collettivo. Pensateci. Se vi serve una scusa per centralizzare tutti i governi, le finanze, gli eserciti, la polizia e altre istituzioni, dovete prima far sì che qualcosa minacci il pianeta nel suo complesso. Quale modo migliore che far credere alla gente che il proprio pianeta è stato invaso dallo spazio? Avrete così un problema globale, una richiesta globale affinché "si faccia qualcosa" e l'opportunità di offrire una soluzione globale: un governo e un esercito mondiale che fronteggino questa "minaccia". È questo il piano che sta per essere attuato.

Negli anni Sessanta del Novecento, durante l'amministrazione Kennedy, venne costituito un gruppo di 15 esperti in vari campi affinché redigessero uno studio sui metodi di controllo della popolazione e di centralizzazione del potere senza l'uso di guerre. Questo studio divenne poi noto col nome Rapporto dalla Montagna di Ferro, una struttura sotterranea che si trova nello Stato di New York, dove si tennero i loro primi ed ultimi incontri. Uno dei membri svelò il contenuto di quel rapporto a un amico, che a sua volta lo svelò ad altri. Se volete saperne di più su questo rapporto potete leggere ...e la verità vi renderà liberi. Due dei suggerimenti che venivano dati per centralizzare il potere erano: creare una minaccia nei confronti dell'ambiente e una minaccia di invasione extraterrestre. Il rapporto venne completato nel 1966 e nel 1968 venne fondato il Club di Roma, una facciata degli Illuminati, e da cui si formò poi il movimento ambientalista. Il suggerimento dato nel Rapporto dalla Montagna di Ferro a proposito dell'ambiente venne scrupolosamente seguito. E ora stanno giocando la carta extraterrestre. Per decenni l'idea degli extraterrestri venne liquidata e messa in ridicolo dai media, ma improvvisamente, è giunto il momento buono di considerare seriamente quel fenomeno. La "ricerca" sugli UFO negli Stati Uniti è stata finanziata da Laurance Rockefeller e all'interno di tale ricerca si inserisce un gruppo di nove scienziati condotti dal fisico di Stanford Petre Sturrock. Sturrock ha dichiarato alla televisione americana di aver trovato "inequivocabili prove materiali" del fatto che sta avvenendo qualcosa che sfugge alla loro comprensione. Ora, mi chiedo di cosa possa trattarsi. E pensate alla serie infinita di programmi televisivi sugli extraterrestri che mirano a suscitare paura e a film come Independence Day (prodotto dalla 20th Century Fox, di proprietà di Rupert Murdoch).

A sostenere questi messaggi contribuiscono gli infiniti resoconti di avvistamenti UFO e le esperienze di un vasto numero di persone che sostengono di essere state rapite dagli extraterrestri. Non sto dicendo che fenomeni di questo tipo non possano succedere, perché non posso saperlo, ma qualcosa a questo proposito sono in grado di dire. I "rapiti" ricordano invariabilmente una, alcune, o tutte tra le seguenti cose: perdita della cognizione del tempo, rumori simili a scatti o ronzii, sensazioni sessuali e odore di zolfo. Brian Desborough fa notare che tutti questi aspetti sono tipici dei contatti con campi magnetici ad alta intensità e sono causati da cambiamenti neurochimici nel cervello, come spiega dettagliatamente. Già nel 1930, il professor Cazamalli scoprì che le allucinazioni potevano essere indotte da frequenze elettromagnetiche di 500 megahertz. Questi fenomeni possono anche essere stimolati da aree di tensione geopatica sulla Terra e dalle linee dell'alta tensione, poiché entrambe producono campi elettromagnetici e possono certamente essere generati dalla tecnologia elettromagnetica di cui si servono gli Illuminati nei loro progetti di controllo mentale. Enorme è l'effetto e il potenziale che hanno i campi elettromagnetici di trasportare le persone in stati alterati di coscienza e di innescare molti fenomeni "soprannaturali". Finché non capiremo questo, continueranno ad esserci proposte spiegazioni soprannaturali di fenomeni molto naturali. Questo vale anche per le palle e le luci di plasma nel cielo, che sono normalmente causate da proiezioni elettromagnetiche terrestri. La moderna esplosione di avvistamenti UFO iniziò dopo la seconda guerra mondiale, quando i tedeschi avevano già messo a punto forme di "dischi volanti". Il Progetto Paperclip fu un'operazione congiunta dei servizi segreti americani e inglesi per far uscire dalla Germania i principali scienziati, ingegneri, genetisti e manipolatori mentali nazisti e mandarli nell'America settentrionale e meridionale. Così le nozioni sugli UFO si sarebbero trasferite dall'altra parte dell'Atlantico e poco tempo dopo gli avvistamenti di dischi volanti aumentarono vertiginosamente negli Stati Uniti. Il famoso episodio di Roswell è del 1947. La mutilazione del bestiame è stata attribuita agli extraterrestri perché, si dice, gli esseri umani non dispongono di alcuna tecnologia in grado di sezionare il bestiame e di prelevarne il sangue in questo modo. Ma Brian Desborough fa notare come ciò non sia vero. Un laser portatile, necessario per queste operazioni, era stato messo a punto dal laboratorio aeronautico statunitense di Phillips e destinato al personale specializzato dei reparti speciali e fu solo in seguito che cominciarono le mutilazioni del bestiame. Alcune si verificarono vicino al laboratorio di armi chimiche di Dulce, nel Nuovo Messico, e Desborough suggerisce che il bestiame sia stato mutilato per realizzare studi che rientravano nell'ambito di queste ricerche. Ciò spiegherebbe il motivo per cui molti di questi capi sono marchiati con vernice luminescente che si può vedere solo di notte. Essi possono essere sollevati a bordo di aerei, dove alcune loro parti corporee vengono rimosse, e poi vengono ricondotti in altre zone, in modo da non lasciare impronte e da creare un grande "mistero". Molti studiosi disinformati (o no) del fenomeno UFO sostengono che l'aeroplano come quello di Roswell deve essere extraterrestre poiché è realizzato in materiale che presenta una struttura non cristallina, e che non può essere prodotto sulla Terra o tagliato con strumenti usati dagli esseri umani. Ancora una volta la cosa non è vera. Desborough dice che il processo di produzione di tali metalli si chiama raffreddamento a spruzzo. «Il metallo fuso viene depositato su una superficie raffreddata criogenicamente che dà luogo a un prodotto non cristallino. Allo stesso modo, quando un metallo viene compresso a temperature vicine allo zero assoluto, quel metallo raggiunge a temperatura ambiente una durezza pari a quella di un diamante».

La comunità di "ricercatori" sugli UFO pullula di manipolatori degli Illuminati e membri dei servizi segreti. Un numero considerevole di spie e autori di libri sugli UFO sono membri di un'unità dei servizi segreti chiamata "Voliera", poiché i loro nomi in codice sono tutti nomi di uccelli. Ci si chiede come "ex" agenti dei servizi segreti possano parlare liberamente di progetti segreti quando il farlo dovrebbe comportare l'adozione di seri provvedimenti contro di loro e la perdita di ogni diritto di pensione per aver violato il giuramento di segretezza. Poi esiste la tecnologia nota come EDOM (Dissoluzione elettronica della memoria) che viene usata su ex agenti operativi dei servizi segreti per rimuovere dalla loro memoria informazioni che le autorità non vogliono lasciar trapelare. Altri membri o agenti operativi della "Voliera" includono molti degli ipnotizzatori che "aiutano" i "rapiti" a rievocare i loro "ricordi" del rapimento da parte degli "alieni". Alcuni dei contattati da parte degli "alieni" sono legati a progetti segreti. George Adamski era coinvolto con gli scienziati del laboratorio elettronico navale di Point Loma e di un'istituzione simile a Pasadena, quando annunciò al mondo di aver contatti con gli extraterrestri. I microchip che si dice siano stati inseriti nei rapiti da parte degli extraterrestri sono, in realtà, molto terrestri. Sono stati messi a punto da un consorzio di ingegneri della Motorola, della General Electric, dell’IBM e del Boston Medical Center. Un esempio è il chip IBM 2020 usato nel programma di controllo mentale del Progetto Monarch. Anche alcuni medici e dentisti che lavorano per le agenzie di intelligence inseriscono questi microchip in pazienti ignari. Si pubblicano sempre più libri sugli alieni cattivi che stanno invadendo il pianeta e ci si chiede quale sia lo scopo ultimo di tutto questo. Lascio rispondere a Henry Kissinger, citando un brano di un suo discorso tenuto nel 1992 durante un incontro del Bilderberg a Evian-Les Bains, in Francia. Pare che sia stato scritto da un delegato svizzero. Kissinger disse:

"Oggi l'America sarebbe oltraggiata se le truppe dell'ONU entrassero a Los Angeles per ripristinare l'ordine; domani sarà loro grata. Ciò è vero soprattutto nel caso che venisse loro riferito di una minaccia esterna, sia reale che ventilata, che mettesse in pericolo la nostra esistenza. Allora tutte le popolazioni del mondo implorerebbero i loro capi di liberarle da quel male ".

"L'unica cosa che ogni uomo teme è l'ignoto. Messi di fronte a questo scenario, rinunceremo di buon grado ai diritti individuali in cambio della salvaguardia della nostra incolumità da parte del governo mondiale ".
Questa è la ragione della truffa del Progetto Bluebeam. Problema-reazione-soluzione. Gli extraterrestri non stanno per invaderci, sono già qui, e sono quelli che, operando attraverso corpi fisici, cercano di "salvarci"! Lo studioso del fenomeno UFO, nonché professore, Norio Hayakawa dice che questo piano si chiama "Progetto Panico" e che verrà usata una tecnologia sofisticata per creare l'illusione ottica di un'invasione da parte degli UFO. Ciò darà ai governi e alle Nazioni Unite la scusa per proclamare uno Stato globale di emergenza e tutti i poteri straordinari e i decreti presidenziali saranno attuati. I decreti presidenziali approvati in questo secolo dai presidenti degli Stati Uniti senza dibattito o approvazione parlamentare, permetteranno al governo di impadronirsi dei trasporti, dell'energia, di casa vostra e di tutti i mezzi di informazione. Questi decreti presidenziali permetteranno al governo di stabilire dove voi dovete vivere e di farvi fare il lavoro che vuole. Potranno esservi sottratti i figli, tutto può succedere quando questi decreti vengono attuati sulla base di un'"emergenza" creata ad arte. Scoprirete che ogni governo, in simili circostanze, dispone degli stessi poteri. Altri aspetti dell'Ordine del Giorno degli Illuminati, negli anni che vanno dal Millennio al 2012, includono: un crollo finanziario globale atto a introdurre la valuta unica elettronica; una serie di conflitti e atti terroristici; e una lunga serie di altri eventi miranti a terrorizzare e scoraggiare la popolazione e a spingerla in uno stato di rassegnata sottomissione.
(Marcello86)
00domenica 20 giugno 2010 22:56
dalla padella alla brace
se non posso far fuori gli alieni cattivi....
farò fuori gli uomini cattivi...
RESISTANCE!!RESISTENZA!!!
LiviaGloria
00lunedì 21 giugno 2010 10:00
domenica, 22 marzo 2009
Punto Interrogativo n. 19 - Anunnaki 3: Il Mito come Storia, non come storie
di danielebonfanti
Bene.
Ci eravamo lasciati in Mesopotamia, in un brutto, brutto momento per i Sumeri.
Oggi iniziamo la riflessione, partendo con l'introduzione di un concetto basilare:

Il Mito come Storia, e non come "storie"

Quella che abbiamo visto nelle due puntate precedenti è, per sommi capi e in modo alquanto grossolano, la ricostruzione di Zecharia Sitchin, uno di quegli studiosi che – con tAnunnaki: Zecharia Sitchinutti i suoi difetti, primo fra tutti l’eccesso di assiomaticità – davvero è capace con le sue esplosive e brillanti teorie di mettere il peperoncino sulla parola “Archeologia”. Un vero sconvolgimento della nostra concezione della Preistoria e della Storia antica, non c’è che dire, che potrebbe sembrare la trama di una grande saga di Fantascienza. In effetti, i libri di Sitchin possono benissimo anche essere letti come romanzi, tanto sono avvincenti e ricchi di risvolti intriganti. Ma, secondo lo studioso, decine di autori suoi sostenitori, e milioni di suoi lettori, le cose sono andate proprio così.
Esistono molte varianti – e tantissime devianze poco serie – proposte da altri studiosi e promotori dell’ipotesi degli Antichi Astronauti. Ma il canovaccio è questo, e i concetti fondamentali, al di là dei dettagli, restano invariati.
Possiamo dividere, per meglio comprendere, le teorie di Sitchin in due tronconi: il primo possiamo chiamarlo “cosmogonico”, sulla creazione della Terra da Tiamat. Il secondo, quello delle “cronache della Terra”, ovvero da 450.000 anni fa in poi: la colonizzazione da parte degli Anunnaki del nostro pianeta. Possiamo vederle come due diverse teorie, nella sostanza, perché pur con punti e basi di contatto sono piuttosto indipendenti: niente vieta di pensare che Sitchin, per esempio, abbia torto riguardo la cosmogonia, ma invece ragione per quanto riguarda buona parte delle imprese degli Anunnaki sulla Terra – semplicemente, magari non venivano da Nibiru. E viceversa.
Ma su cosa si basano teorie così complesse e, per lo meno all’apparenza, bizzarre?
AAnunnaki: pergamene del Rig Vedabbastanza semplice a dirsi: sull’interpretazione che Sitchin fa della mitologia sumera in primis, e di altri antichi testi tra cui testimonianze egiziane, Veda indiani, miti greci, e libri sacri dell’Ebraismo. Il tutto corroborato da indizi archeologici e scientifici di varia natura (dalla Genetica all’Astronomia; non si può dire che il russo non sia un uomo di vasta cultura).
Presupposto fondamentale: il modus operandi di Sitchin prevede una lettura letterale delle fonti. Se quindi su un testo sta scritto che Tizio ha vissuto 1000 anni, allora significa che Tizio ha vissuto 1000 anni, e non “a lungo”. Se si parla di una guerra combattuta tra le nuvole, da navi di fuoco che gettano fulmini, questo non è una favola, né metafora di una guerra molto intensa, ma significa che questi ragazzi volavano su mezzi volanti che se le davano di santa ragione sparandosi addosso scariche elettriche a voltaggio altissimo.
Quindi, in sostanza: il mito non sono “storie”, ma diviene Storia.

E gli antichi popoli dicono, praticamente tutti, una cosa ben precisa: “Abbiamo ricevuto le nostre conoscenze scientifiche e tecnologiche da esseri venuti dal cielo, che ci hanno insegnato”. Attenzione, perché in queste cronache non si parla di “dèi”, questa è una definizione successiva, dovuta ai Greci e poi alla prima interpretazione della mitologia sumera: si parla in maniera piuttosto esplicita – e qui è difficile contestare – di qualcosa di molto simile a persone in carne e ossa. E più che di “magia”, Anunnaki: nave volante di Sitchinè lecito vedere trasparire una loro notevole conoscenza “tecnologica”; se questo, spiega lo stesso Sitchin, poteva sfuggire agli archeologi del secolo scorso, dovrebbe apparire lampante agli uomini della nostra epoca, capaci di riconoscere aeroplani, armi sofisticate, astronavi, tute spaziali et cetera. Immaginiamo che la nostra civiltà si estingua, e che dopo migliaia d’anni le nostre tracce vengano trovate da una civiltà nuova, e meno evoluta: leggendo le nostre cronache di macchine che si muovono da sole e armi di distruzione di massa non penserebbero forse che si tratti di “miti”? Non dimentichiamo che “Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia” (Arthur C. Clarke).
Anunnaki: InannaE riflettiamo su un altro elemento: quando le antiche cronache parlano di queste vicende, sono molto, molto precise e concordanti riguardo le date e in generale la cronologia degli eventi – caratteristica che difficilmente si sposa con una dimensione mitica, e quindi per sua natura a-temporale, e invece fondante per una dimensione storica.
Ora, la domanda è: perché i Sumeri, e così gli altri popoli, avrebbero dovuto raccontare “frottole”? Perché dire che hanno ricevuto la conoscenza da queste genti, se così non è? A che pro?
Un’ultima importante considerazione: spesso, nella nostra lettura degli antichi documenti, è lo studioso moderno a stabilire dove si ferma la Storia e dove inizia il mito. E questo confine viene quasi sempre stabilito in maniera del tutto arbitraria, sulla base di cosa noi riteniamo possibile e impossibile, e non sulla base di cosa sia possibile o meno – cosa che in alcun modo possiamo sapere. Troia è stata ritenuta mito per secoli, e così Sodoma e Gomorra, e si potrebbe andare avanti molto a lungo; procediamo, dunque, tenendo bene in mente questi concetti.

Interpretazione letterale, dicevamo, ma con un’importante differenza (in certo senso dissonanza metodologica) per quanto riguarda la parte coAnunnaki: Enuma Elishsmogonica – che anche per questa ragione ho voluto sottolineare essere indipendente: Sitchin si basa sull’Enuma Elish, il poema della Creazione dei Babilonesi. Ma in questo caso lo legge in chiave allegorica (comunque non mitologica, ovvero ritiene si tratti comunque di fatti accaduti, ma narrati attraverso simboli): là dove si parla di battaglie di dèi, Sitchin legge nomi e caratteristiche di pianeti e satelliti in collisione – trovando molte corrispondenze; per esempio, i colori dei pianeti.

Sitchin procede per il resto a una lettura comparata di fonti storiche e mitiche provenienti da diverse aree geografiche, cercando – e trovando spesso – conferme.
Va detto, e lo diciamo immediatamente, che in molti casi si tratta della personale traduzione di Sitchin delle antiche tavole. I detrattori – che nel 90% dei casi, anche questo va detto per par condicio, non hanno mai preso in mano un libro di Sitchin e questo risulta evidente leggendoli – direbbero che si tratta sempre delle sue traduzioni, e questAnunnaki: tavoletta ms2855o è falso. Sitchin infatti compie un lavoro filologico monumentale, e analizza tutte le traduzioni disponibili, integrandole con le proprie. Queste, è vero, non sempre sono corrispondenti con la traduzione “ufficiale”, e a volte vanno in contrasto – è stato argomentato – anche con gli stessi dizionari mesopotamici. E si basano su alcuni presupposti fondamentali propri dello studioso russo, che a loro volta non sono condivisi dalla maggior parte degli esperti. In primis la conoscenza dei Sumeri del “dodicesimo pianeta”, che – Enuma Elish a parte – viene dedotta da Sitchin a partire da una tavola d’argilla: la famosa VA 243.
Di cui parleremo, più avanti.
La teoria di Sitchin, pur con alcune innegabili forzature e debolezze, resta tuttavia un quadro coerente e un’ipotesi da prendere seriamente in considerazione per quanto riguarda le nostre origini. È improbabile che le cose siano andate esattamente come racconta lo studioso, ma questo non significa che non possa esserci del vero – e dopotutto anche nelle teorie accademiche le lacune e gli errori emergono ogni giorno, senza che esse decadano in toto.

Ci aggiorniamo presto: ci sposteremo dall'espressione ai contenuti, stavolta, buttandoci tra le tavolette d'argilla. Nell'attesa, potete portarvi avanti e studiare un po' di cuneiforme, no?

Se volete fare quattro chiacchiere mi trovate come al solito anche nell'area di Punto Interrogativo sul Forum di Edizioni XII.
(Articolo pubblicato per gentile autorizzazione di Acacia Edizioni, fonte: Hera n. 110, marzo 2009)




dodici.splinder.com/post/20133475/Punto+Interrogativo+n....
LiviaGloria
00lunedì 21 giugno 2010 11:23
Mitologia sumera
Da Ufopedia.
Vai a: navigazione, ricerca

Per accostarsi correttamente alla mitologia sumera, occorre avere ben presente quale fosse la concezione che i sumeri avevano della vita stessa. Si tratta di uno dei più antichi popoli, il popolo che fissò per primo la sfera delle idee morali e delle concezioni religiose, che per primo creò delle leggi (il Codice di Ur-Nammu fu redatto quasi tre secoli prima del Codice di Hammurabi), e soprattutto il popolo che per primo inventò la scrittura, ovvero una serie di simboli scritti (o meglio incisi) che avessero corrispondenza con le idee pronunciate, dando così inizio a quella che chiamiamo storia e alla prima letteratura.

Il percorso che ci ha portato alla quasi completa comprensione della cultura sumera è stato lungo e tortuoso, spesso fuorviante, sicuramente complicato anche dalla differenza concettuale tra la nostra scrittura a lettere e la loro particolare scrittura, chiamata cuneiforme dalla forma appunto a cuneo dei caratteri utilizzati. È opportuno precisare che, concettualmente, la scrittura sumera è molto simile a quella cinese o giapponese: un ideogramma, o un cuneo nel caso sumero, poteva indicare non un solo oggetto, ma altri oggetti, idee o gesti correlati allo stesso. Ad esempio, il simbolo designato per indicare la parola "bocca", che ha una determinata pronuncia, poteva essere utilizzato in altri contesti, e con pronunce diverse, per indicare la sfera di concetti legati alla bocca: "parlare", "dente", "parola" e via dicendo. Questo fece cadere in errore i primi sumerologi, quando scoprirono le tavolette che descrivevano l'Epopea di Gilgamesh, re di Uruk: la prima traslitterazione del nome "Gilgamesh" fu infatti "Izdubar", errore che in seguito venne notato e corretto. Questo non è che un esempio delle difficoltà che gli studiosi incontrarono nel catalogare e tradurre le tavole di Sumer.

Man mano che gli studi procedevano si scopriva un mondo fatto di uomini, eroi e dèi (gli Annunaki) strettamente legati gli uni e gli altri ed alla natura stessa. Ai giorni nostri ancora si discute se la mitologia sia un insieme di semplici favole, oppure un tentativo di spiegare i fenomeni naturali, oppure un insegnamento morale nato dalla coscienza collettiva di un popolo; per quanto riguarda i sumeri, tutte queste congetture sono probabilmente da ritenersi ugualmente valide.
La civiltà sumera si è sviluppata intorno al 5.000 a.C., quando il mondo era giovane e l'uomo aveva appena preso coscienza di sé e della propria collettività. Ci si può basare sui fatti, senza dubbio, ma la sociologia e l'antropologia ci vengono in aiuto nella comprensione di un popolo ormai scomparso. E queste scienze, insieme alle ottime traduzioni dei testi in nostro possesso, ci presentano un mondo in cui l'uomo non è completamente padrone del proprio destino: ovverosia, lo è nel momento in cui si rende consapevole del fatto che si trova sulla Terra con il solo ed unico scopo di servire gli dei. Egli non è ancora l'homo faber dei latini, e la morte è l'unica sorte che lo aspetta: solo gli dei sono immortali, e questa è la legge ineluttabile della vita.

Questi dei non sono entità astratte e non sono nemmeno i fenomeni naturali chiamati con nomi pittoreschi: le divinità sumere sono entità concrete e strettamente correlate alla natura di cui anche l'uomo fa parte, ognuna è naturalmente preposta ad un evento (la morte, la primavera) o ad un concetto (la creazione, la fecondità) ma come gli dei greci, anzi più degli dei greci, dipendono in tutto e per tutto dagli esseri umani, che rappresentano la natura consapevole di sé stessa.
Insomma, gli uomini esistono con l'unico scopo di servire e compiacere gli dei, e di conseguenza gli stessi dei hanno ragione di esistere solo grazie agli esseri umani. In questo modo risulta evidente la stretta relazione che nella società sumera sussiste tra la vita quotidiana e reale e la mitologia. Alcuni studiosi come Zecharia Sitchin si sono addirittura spinti a considerare la mitologia sumerica non religione, ma storia: cioè una narrazione piana e fedele di fatti realmente avvenuti.

Ne viene così il ritratto di un popolo forte e fiero, un popolo che cerca il significato di un mondo che non conosce traformandolo in poesia, e contemporaneamente ne osserva lo sviluppo e i misteri con occhio scientifico; che trascorre le giornate pensando di compiacere gli dei e getta intanto le basi per le civiltà future. Non bisogna infatti dimenticare che i sumeri erano prima di tutto un popolo in continuo perfezionamento, che la scrittura sumera presenta una grammatica molto avanzata, che tra i sumeri esistevano matematici e astronomi che elaboravano problemi e relative soluzioni, e scienziati che catalogavano fiori, pietre, insetti e animali.

La mitologia sumera rappresenta senz'altro un punto imprescindibile per comprendere le contraddizioni e l'animo estremamente poetico dei sumeri, una civiltà dotata di profondissima sensibilità e di inestinguibile sete di conoscenza, che lasciò tracce indelebili in tutte le culture coeve e successive.


La cosmogonia

In principio vi era il Mare Primordiale (Nammu), probabilmente mai creato, e quindi eterno. Dal Mare ebbe origine la Montagna Cosmica, che aveva per base gli strati più bassi della terra, e per cima la sommità del cielo. La Montagna era formata da Cielo e Terra, ancora uniti insieme e non distinti. Il Cielo, nella personificazione il dio An, e la Terra, nella personificazione la dea Ki, generarono il dio dell'Aria Enlil. A questo punto avvenne la separazione: An "tirò" il Cielo verso di sé, mentre Enlil "tirava" la Terra, sua madre. Dall'unione di Enlil e Ki nacquero tutti gli esseri viventi, dei, uomini, animali e piante.

Inoltre, i sumeri introdussero il concetto di Me. L'esatto significato di questa idea non è ancora chiaro, ma pare che definisse la capacità delle cose create di mantenersi in esistenza ed in moto continuo (capacità assegnata loro dagli dei).

La cosmologia
L'immagine dell'Universo per la cosmologia sumera.

I sumeri consideravano l'universo visibile sotto forma di una semisfera, avente per base la Terra e per calotta il Cielo (An-Ki). La Terra era un disco piatto circondato dal mare (Abzu) e galleggiante su di esso. Al di sotto della terra stava un'altra semisfera diametralmente opposta a quella del cielo, non visibile, che conteneva le regioni infernali (Kur). Dunque, l'universo in generale era una sfera, divisa in due orizzontalmente dal piano diametrale costituito dalla terra. Da alcuni frammenti pare che i sumeri considerassero il cielo formato di un qualche metallo dai riflessi bluastri (questa credenza dipendeva probabilmente dal fatto che i meteoriti sono composti soprattutto di ferro e nichel quasi puri: il ferro siderale fu l'unica fonte di ferro metallurgico puro dell'antichità).

Tra il Cielo e la Terra esisteva un terzo elemento, una sorta di "vento", o "soffio" (lil), le cui caratteristiche erano l'espansione e il moto (caratteristiche che noi oggi consideriamo proprie dell'atmosfera). Gli elementi cosmici come Sole, Luna e stelle si ritenevano composti della stessa materia, ma in questo caso luminosa.
All'esterno della sfera dell'universo si stendeva all'infinito un Oceano Cosmico, un Mare primordiale misterioso ed invisibile.

Gli dei e gli eroi

I sumeri riflettevano il loro proprio modo di vita anche nella raffigurazione delle vicende divine. Di conseguenza, si raffiguravano un'assemblea di dei (equivalente alle assemblee degli uomini) presieduta da un re, ovvero il principale dio creatore. L'assemblea degli Anunnaki (così erano chiamati gli dei, "i figli di An") si componeva di sette supremi (compresi i quattro dei creatori) con il compito di decidere i destini di uomini e dei, e di 50 dei minori, chiamati "grandi dei".
Essi risiedevano in un non ben precisato luogo al di sopra della Montagna Cosmica, "nel luogo dove spunta il sole".

I quattro dei creatori erano riconosciuti in An, Enlil, Enki e Ki/Ninhursag, corrispondenti ai quattro princìpi creatori Cielo, Aria, Acqua e Terra.
Inizialmente fu il dio del cielo An a sostenere il ruolo di dio principale, ma poco alla volta venne, nell'immaginario collettivo, sostituito da Enlil, il dio dell'aria. Non si sa con certezza quale fu il processo che lo portò ad essere il dio più importante del pantheon sumerico, ma si suppone che il motivo possa essere la sua identificazione con "il soffio", il "principio" vitale che dà al mondo vita e lo mantiene in costante divenire.
Seguiva, nell'elencazione dei quattro dei principali, il dio Enki, signore dell'oceano e dell'Abisso (Abzu). Ultima era la dea Ninhursag, in origine chiamata Ki, la Terra. Era detta anche Nintu, cioè "colei che partorisce", ed era considerata la madre di tutti gli esseri viventi.
La particella nin che compone il nome delle dee, significa "Signora", e lo stesso significato ha la particella en per gli dei maschi, che significa "Signore, sovrano". Questo sottolinea l'importanza o meno di alcune divinità. La particella an, come si è visto, significa cielo, e definisce il legame più o meno stretto che alcuni dei hanno con lo stesso dio An, oppure con il cielo fisico.

* Anunnaki (assemblea di tutti gli dei)
* An (dio del Cielo, uno dei quattro creatori)
* An-Ki ("Montagna Cosmica", costituita dagli dei An e Ki)
* Aruru (dea della creazione)
* Ashnan (dea del grano)
* Bau o Ninisinna o Gula (dea della medicina)
* Belili (dea della luce, consorte del dio solare Bel)
* Dimpemekug (dio scriba degli inferi)
* Dumuzi, o Tammuz (dio della vegetazione e della fertilità)
* Enlil (dio dell'Aria, uno dei quattro creatori)
* Enki (dio dell'Acqua, uno dei quattro creatori)
* Enkidu (fedele amico di Gilgamesh)
* Ereshkigal (dea del mondo sotterraneo)
* Geshtinanna (dea dell' "acqua vivificante")
* Gilgamesh (mitico re di Uruk, protagonista dell'Epopea di Gilgamesh)
* Haia (sposo di Nidaba)
* Kur (dio del mondo sotterraneo)
* Inanna (dea della fecondità e della bellezza)
* Ishkur (dio della pioggia e degli uragani)
* Ishtaran (dio preposto a comporre le divergenze)
* Lahar (dio del bestiame)
* Nammu (personificazione del mare primordiale)
* Nanna o Sin (dio della luna)
* Nidaba (dea della saggezza, della scrittura e della letteratura)
* Nin-Asu (dei degli inferi, figlia di Ereshkigal)
* Ninlil (dea dell'aria e del grano)
* Ningal (madre di Utu e dea della luna)
* Ninhursag o Ki o Nantu o Ninmah (dea della terra, uno dei quattro creatori)
* Utu (dio del sole, equivalente al babilonese Shamash, anche Šamaš)
* Ziusudra (l'uomo salvato dal diluvio universale, chiamato Utnapishtim nel mito babilonese)

Frammenti

Per meglio comprendere la mitologia sumera, è opportuno conoscere alcuni degli episodi che la compongono. Poiché le tavolette su cui tali episodi sono incisi sono spesso illeggibili o lacunose in certi punti, non sempre la storia presenta il carattere consequenziale a cui siamo abituati, oppure, non sempre ne conosciamo l'inizio o la fine.
I titoli, inesistenti nelle versioni originali (da quanto ne sappiamo), sono stati dati con lo scopo di definire l'argomento trattato dalla narrazione, e sono pertanto arbitrari.
Sarà possibile notare, nei frammenti che seguono, alcune somiglianze con miti e religioni successive.
Enlil e Ninlil

Quando l'uomo non era ancora stato creato, la città di Nippur era dimora del dio Enlil, della dea Ninlil e di Nunbarshegunu, la madre di lei. Quest'ultima decise di maritare la figlia al dio Enlil e un giorno le disse di bagnarsi nel ruscello Nunbirdu, in modo che il Padre Enlil potesse accorgersi di lei. Così avvenne, ma Ninlil non si sentì pronta a cedere alle attenzioni del dio ("le mie labbra sono troppo piccole, non conoscono i baci"). Enlil allora, consigliato dal suo visir Nusku, invitò la dea ad un giro in barca ed abusò di lei. In quell'istante venne concepito il dio-luna Sin.
Gli dei si indignarono per tale comportamento ed intimarono ad Enlil di allontanarsi dalla città. Il dio obbedì, dirigendosi verso gli inferi (Kur). Allora Ninlil, incinta, decise di seguirlo nel suo destino, ma Enlil pensò che in questo modo suo figlio, destinato a dimorare nel cielo, sarebbe invece stato costretto a vivere nelle viscere delle regioni infernali. Ideò allora uno stratagemma: poiché sulla strada per gli inferi vi erano tre dei minori che il viandante doveva incontrare (il guardiano delle porte dell'inferno, l'uomo del fiume dell'inferno e l'uomo della barca), Enlil decise di assumere di volta in volta le sembianze di questi tre personaggi, fecondando Ninlil di tre divinità infernali in modo che sostituissero il figlio Sin agli inferi.
In questo racconto compare per la prima volta un esempio di metamorfosi divina.
Enki e Ninhursag, o il paradiso terrestre

Nel paese di Dilmun (oggi in Bahrain) non esitono malattie, né morte. Gli dei decidono quindi di creare qui il loro paradiso. Tuttavia, a Dilmun manca l'acqua dolce, indispensabile alla vita degli animali e delle piante. Allora Enki, dio dell'acqua, chiede al dio del sole Utu di far scaturire l'acqua dal suolo perché possa irrigare la terra. Dilmun diventa quindi un lussureggiante giardino, in cui Ninhursag, dea-madre, mette al mondo tre generazioni di dee, operazione in cui è aiutata da Enki che feconda le figlie di Ninhursag. Questo punto, nonostante la sua apparente laboriosità, è molto importante, poiché il poema sottolinea le gravidanze delle dee, insistendo sul fatto che i parti furono indolori. Dopo aver dato vita alle dee, Ninhursag, fa spuntare otto piante; Enki è curioso di assaggiarne i frutti, e li fa cogliere dal suo messaggero Isimud. Il dio quindi le mangia in successione, ma questo fa scaturire la collera di Ninhursag, che lo maledice e lo destina alla morte, e, per non incorrere in un ripensamento, scompare. Enki inizia quindi ad accusare malanni e malattie in tutto il corpo, e nessuno degli altri dei riesce ad aiutarlo. La parte seguente, piuttosto lacunosa, racconta di come una volpe si offra di ricondurre Ninhursag a più miti consigli, naturalmente dietro compenso. Enki accetta, e la volpe (non sappiamo come) riesce a riportare la dea presso Enki. Ninhursag crea allora tante divinità quante sono le malattie di Enki in modo che possano guarirlo.
In questo poema paiono evidenti molti parallelismi con la Genesi biblica. Il più sorprendente fu scoperto dal sumerologo Samuel Noah Kramer: la dea che Ninhursag crea per guarire una costola di Enki è chiamata Ninti. In sumero, la parola ti indica sia "costola" sia "vita, far vivere"; di conseguenza, i sumeri arrivarono ad identificare la dea Ninti, "Signora della costola", con "colei cha fa vivere" (ossia, per traslazione, la madre; la Eva bibilica fu la prima madre degli uomini). Questo gioco di parole passò poi nella Bibbia, dove però perse significato, poiché in ebraico le due parole "costola " e "vita" sono diverse tra loro.

Emesh ed Enten

Il dio dell'Aria Enlil decide di fare di Sumer un paese rigoglioso, quindi di far spuntare tutte le possibili specie di alberi e piante. A questo scopo crea Emesh, dio dell'estate, ed Enten, dio dell'inverno, e ad ognuno assegna i propri compiti: Enten, il "Fattore degli dei", fa sì che il bestiame partorisca, che gli uccelli costruiscano nidi, che i pesci depongano le uova, che gli alberi producano frutti e via dicendo. Emesh invece regola la crescita delle messi, la costruzione di case e città, fa crescere gli alberi e la vegetazione.
Assolti i loro compiti, i due fratelli decidono di recarsi dal padre Enlil a presentare le loro offerte. Emesh reca con sé alcuni animali domestici e selvatici, uccelli e piante, mentre Enten porta metalli, alberi, pietre preziose e pesci. Giunti dinanzi alla dimora di Enlil, Enten attacca briga con Emesh, del quale è geloso. Irritato dalla discussione, Emesh arriva a contestare ad Enten il suo titolo di "Fattore degli dei". I due fratelli, sempre litigando, arrivano alla presenza di Enlil, e dopo aver presentato le loro offerte, espongono il caso al padre.
Mentre Enten si lamenta di essere stato insultato nonostante il suo ottimo lavoro, Emesh si lancia in frasi lusinghiere nei confronti di Enlil (questa parte ci risulta finora incomprensibile) con l'intento di aggiudicarsene il favore. Ma Enlil dà il suo appoggio ad Enten, e lo riconferma "Fattore degli dei". Finalmente i due fratelli si riconciliano, Emesh si inginocchia davanti al fratello rivolgendogli una preghiera (in segno di rispetto), e dopo aver diviso con lui miele e vino, gli dona oro, argento e lapislazzuli. Il poema si conclude piuttosto bruscamente (a causa di alcune lacune) con la formula finale "Padre Enlil, che tu sia glorificato!".

La creazione dell'uomo

Gli dei trovano difficoltà a procurarsi il cibo, quindi decidono di lamentarsi presso Enki, dio dell'acqua ma anche dio della saggezza. Ma egli giace profondamente addormentato sul mare e non sente le loro lamentele. Allora Nammu, madre di Enki, si fa portavoce e gli comunica il loro problema. Gli dice di creare dei "servi" che possano svolgere i lavori che gli dei non sono in grado di fare. Enki riflette, e consiglia quindi alla madre di creare delle forme con l'argilla dell'Abisso (l'Abzu), e di imprimere su di esse l'immagine degli dei: queste forme saranno chiamate "uomini".
Per festeggiare questa decisione, gli dei organizzano un banchetto, durante il quale Enki e Ninmah, dea del parto, si ubriacano e perdono lucidità. Ninmah prende quindi un po' di argilla dell'Abisso, e con essa forgia sei individui anormali. Enki finisce l'opera decretando il loro destino, e dando loro da mangiare del pane. Sulle imperfezioni dei primi quattro non si hanno notizie, mentre gli ultimi due sono una femmina incapace di procreare ed un essere asessuato. Il destino della prima è quello di dimorare nel gineceo, quello del secondo di "camminare davanti al re".
Enki comunque non vuole essere da meno della dea Ninmah, e a sua volta forgia una creatura (non sappiamo in che modo). L'essere da lui creato è in qualche modo inanimato, debole di corpo e di spirito. Gli si offre del pane, ma lui non tende la mano per riceverlo, gli si parla ma lui non risponde; non riesce a stare in piedi, né seduto, né riesce a piegare le ginocchia. Enki Chiede quindi a Ninmah di dare in qualche modo un aiuto a questa creatura, ma nemmeno la dea è in grado di fare qualcosa. Ne segue una lunga discussione tra i due dei, molto lacunosa e quindi difficilmente comprensibile, ma pare che Ninmah maledica Enki per la sua incoscienza nel creare un essere così miserevole, e sembra che il dio finisca col pensare che la maledizione sia meritata.
In questo poema risulta evidente la concezione sumera dell'uomo come servo degli dei, inoltre cerca di spiegare le imperfezioni umane, attribuendole al fatto che gli uomini furono creati dagli dei ottenebrati dall'alcol.

Inanna e Shukallituda

La narrazione inizia raccontando i vani sforzi del giardiniere Shukallituda nell'ottenere un lussureggiante giardino. Nonostante egli irrigasse costantemente e desse tutto il suo tempo alla cura del giardino, quest'ultimo continuava a restare secco ed arido. Egli allora si mise a studiare i presagi del cielo, ed imparò così a conoscere le Leggi degli dei. Piantò dunque nel proprio giardino degli alberi (sarbatu), alla cui ombra la vegetazione iniziò a crescere e prosperare.
Avvenne un giorno che la dea Inanna, dopo aver percorso il cielo e la terra, decise di riposare proprio vicino al giardino di Shukallituda. Egli la spiò dal limitare del giardino, attese la notte, e con il favore delle tenebre (ed aiutato dall'estrema stanchezza della dea) abusò di lei. Allo spuntare del sole, Inanna, guardandosi attorno, si accorse dell'oltraggio subìto. Accecata dall'ira e dalla volontà di vendetta, per scoprire chi fosse stato il colpevole, scaglió su Sumer tre flagelli: il primo riempì di sangue i pozzi del paese; il secondo devastò il territorio con venti ed uragani; del terzo nulla sappiamo, poiché la tavoletta è spezzata.
Sappiamo comunque che Shukallituda, consigliato dal padre, raggiunse il paese dei sumeri, sfuggendo così alla vendetta della dea. Intanto Inanna, non riuscendo a scoprire chi fosse il mortale che osò oltraggiarla, decise di recarsi a chiedere consiglio presso Enki.
Così si conclude per noi questo poema.
Bibliografia

* G. Pettinato (a cura di), Mitologia sumerica, Torino, UTET, 2001 (antologia di testi mitologici sumeri in traduzione italiana).
* Samuel Noah Kramer, "I Sumeri", Newton, Roma, 1997 ISBN 88-8183-776-5
* Michael Jordan, "Miti di tutto il mondo", Mondadori, Milano, 1998 ISBN 88-04-44879-2
* Franco D'Agostino, "Gilgamesh: alla conquista dell'immortalità", PiEmme, Torino, 1997 ISBN 88-2954-5




www.ufopedia.it/index.php?title=Mitologia_sumera

Si noterà come nella cosmogonia furono gli dei a creare la terra...e non a visitarli solamente,come alcune teorie indicano...
e quindi si personificva la natura e le forze di essa tramite dii e racconti,nè piu nè meno che in altre culture


Nibiru...."nel luogo dove spunta il sole".


Da questo brano sotto, si dovrebbe dedurre esperimenti di genetica in cui fu creato l uomo,ma a mè appare un modo,ne piu ne meno,di altri testi antichi di spiegare la creazione,cioè CHI ha creato

"Gli dei trovano difficoltà a procurarsi il cibo, quindi decidono di lamentarsi presso Enki, dio dell'acqua ma anche dio della saggezza. Ma egli giace profondamente addormentato sul mare e non sente le loro lamentele. Allora Nammu, madre di Enki, si fa portavoce e gli comunica il loro problema. Gli dice di creare dei "servi" che possano svolgere i lavori che gli dei non sono in grado di fare. Enki riflette, e consiglia quindi alla madre di creare delle forme con l'argilla dell'Abisso (l'Abzu), e di imprimere su di esse l'immagine degli dei: queste forme saranno chiamate "uomini"."

Quindi,gli dei o ufo,non arrivano qui in un mondo già fatto,ma come altri popoli cercano la strada attraverso le forze della natura,di spiegare l inspiegabile e personificano tali forze tramite racconti.




Piccola annotazione...anche i sumeri credevano che la terra era piatta,come si è continuato a credere fin tanto che la tecnologia e le scoperte hanno dato la possibilità di sapere oltre....quindi nessun segreto nascosto da nascondere...semplicemente non si potevano avere tali informazioni
LiviaGloria
00lunedì 21 giugno 2010 11:59
Specifica importante

Il nome marduk che egli associa al pianeta nibiru, in realtà è merodach (il ribelle) nimrod.
kool84fra
00martedì 22 giugno 2010 08:20
Re:
LiviaGloria, 21/06/2010 11.59:

Specifica importante

Il nome marduk che egli associa al pianeta nibiru, in realtà è merodach (il ribelle) nimrod.


MA cosa dici non è affatto così ,quello che dici te non si chiama merodach !!!nibiru è unacosa merodach ne è un'altra

kool84fra
00martedì 22 giugno 2010 08:22
Re:
LiviaGloria, 21/06/2010 11.59:

Specifica importante

Il nome marduk che egli associa al pianeta nibiru, in realtà è merodach (il ribelle) nimrod.




neanche l'evidenza dei fatti vi fa credere di sbagliare ,è tanta la vostra paura che dite che mettere un video dove si dice la verità è scorretto e di parte ,solo perchè quelle teorie vanno oltre il vostro livello culturale ,ma per favore !!!
LiviaGloria
00martedì 22 giugno 2010 11:23
Le favole son sempre piaciute ai bambini e servono per superare le paure,ma anche dalle favole poi devono fare un percorso verso la realtà...se no resteranno sempre bambini.

Spero tu non abbia letto solo gli ultimi due post.

Continuerò ugualmente a mettere link perchè chi legge terrà cio che crede sia giusto o sbagliato.

Altro problema di comunicazione...io nei post sopra ho messo cose che criticano la teoria,non la persona,ma vedo che tale correttezza non è accolta e praticata.

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