Roghi e assalti ai rom a Ponticelli

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solodiego
00mercoledì 14 maggio 2008 16:07

NOMADI VIA DA NAPOLI Alcuni, una cinquantina, stanno ancora a Ponticelli, altri hanno già lasciato la città diretti verso i comuni dell'area vesuviana, in provincia di Napoli: è iniziata così la giornata dei rom che ieri sono stati oggetto di assalti e di attentati incendiari al campo di Ponticelli, alla periferia della città. Alcuni di loro, una netta minoranza, sono ancora nel quartiere che, però, stanno lasciando spontaneamente. La maggior parte, secondo quanto risulta sia agli assessorati comunali che alle forze dell'ordine, avrebbe deciso di lasciare Napoli. Un grosso incendio, inoltre, sta bruciando uno dei campi rom del quartiere di Ponticelli in via Malibran. Il campo che si trova proprio di fronte alla villa comunale del quartiere era stato abbandonato nella nottata dai nomadi. Sul posto sono già intervenuti i vigili del fuoco, mentre il traffico veicolare è interdetto dalla polizia. Ieri, dopo il tentativo di rapimento di una bimba, è stata una giornata di passione. Momenti di forte tensione nel campo rom di via Argine a Napoli, dove un gruppo di persone del quartiere ha fatto irruzione seminando il panico tra i nomadi e lanciando dei sassi. Via Argine si trova a Ponticelli, quartiere in cui, domenica scorsa, una giovane mamma ha denunciato il tentato rapimento della figlia di 6 mesi da parte di una nomade di 16 anni, che è stata arrestata. Decine di residenti stanno protestando in strada, nella zona della Villa comunale. A quanto si apprende, un gruppo di persone armate di spranghe, fra cui alcune donne, ha fatto incursione nel campo, forzando il cancello d'ingresso. In mattinata gli occupanti del campo avevano denunciato alla polizia un raid avvenuto la scorsa notte intorno all'una ad opera di alcuni ragazzi che, a bordo di motorini, avrebbero lanciato una bottiglia incendiaria su una baracca al cui interno dormiva una famiglia con due bambini. Ci sarebbe stato un principio di incendio di cui sono visibili i segni sull'alloggio e che non avrebbe determinato effetti peggiori solo grazie al pronto intervento degli abitanti del campo che hanno subito spento il rogo con le coperte. L'episodio di intolleranza, sul quale sta indagando la polizia, è avvenuto a poca distanza da un altro gesto simile che ha riguardato due ore prima un campo abbandonato in via Dorando Pietri in cui sono state date alle fiamme da ignoti quattro baracche vuote. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Scientifica per i rilievi. Gli episodi potrebbero essere la conseguenza del clima di tensione creatosi nel quartiere dopo il tentativo di sequestro, sabato scorso, di una neonata ad opera di una ragazza rom cui seguirono minacce di rappresaglia da parte della gente del posto. Infine, sono state appiccate fiamme anche all'altro campo rom di via Argine contro il quale la scorsa notte era stata lanciata una molotov che aveva colpito una baracca dove dormiva una famiglia con due bambini. Al momento in cui è stato appiccato il fuoco, gli occupanti già si erano allontanati



Oramai nessuno li vuole più! Sbattiamoli fuori! Speriamo nel pacchetto sicurezza. Troppo lassismo esaspera gli animi e possono succedere le cose che sono successe a Ponticelli. Sono Nomadi ? Bene migrassero altrove!
|Neelix|
00mercoledì 14 maggio 2008 22:56
Strano...pensavo li volessi ospitare tu [SM=x967719]
il rat-man
00giovedì 15 maggio 2008 09:28

La grande fuga è cominciata all’alba. Una carovana di motocarri scortati dalla polizia ha lasciato l’accampamento rom di via Argine, quello assaltato dalle donne del quartiere Ponticelli martedì pomeriggio. Uomini alla guida, donne e bambini dietro, arrampicati su pile di materassi, coperte e vettovaglie.

Direzione: la scuola Deledda di Soccavo, zona dall’altra parte di Napoli. Quello era il gruppo più numeroso e più difficile da spostare, una sessantina in tutto. Gli altri, più di quattrocento persone, hanno scelto di abbandonare i campi nomadi a gruppetti più piccoli, una-due famiglie per volta. Lo hanno fatto in gran parte di notte, dopo i roghi di martedì sera. Chi si è sistemato da amici, in altri insediamenti della città; chi ha trovato rifugio in vecchi casolari di periferia; chi in campi nomadi fuori Napoli; in dieci hanno avuto ospitalità da un italiano che ha offerto accoglienza per una notte. Qualcuno ha invece deciso di rischiare, di dormire un’altra volta fra cartoni e compensato, sotto i raccordi autostradali di Ponticelli, a due passi da gente che ripete di non voler mai più accampamenti sotto casa.

Questione di ore, comunque, e nel quartiere della rivolta anti-nomadi non ci sarà più un solo rom. E, a giudicare dalla determinazione degli incendiari, non resterà in piedi neppure una baracca. Dopo quelle bruciate la sera dell’assalto a forza di benzina e bottiglie molotov, ieri è toccato ad altre due baraccopoli, abbandonate da poche ore e distrutte in una manciata di minuti, davanti a una ventina di donne e bambini che applaudivano le fiamme e fischiavano i pompieri. Gli attentatori dalle molotov facili avevano però progetti più ambiziosi: hanno provato a dar fuoco a un terzo campo, ma la pioggia battente ha ostacolato il piano. Contro un quarto avevano già pronte due bottiglie incendiarie, trovate nel pomeriggio e che ora la polizia sta esaminando.

«Mi dispiace molto per quello che sta succedendo, non volevo certo che si arrivasse a tanto », dice Flora Martinelli, la mamma della bambina di sei mesi che una ragazza rom di 17 anni avrebbe tentato di rapire, sabato scorso. Da quell’episodio è scaturita la rivolta contro i rom e Flora ora si dice convinta che «da qui se ne devono andare, ma in modo pacifico e civile ».

Sulla rappresaglia anti-nomadi l’assessore alle risorse provinciali Guglielmo Allodi parla di «un’evidente intromissione della camorra che da anni occupa con i suoi traffici illegali una parte di quel territorio ». Anche il governatore Bassolino ipotizza «forze in campo violente e criminali in nome di assurde vendette». L’Onu, attraverso la portavoce dell’agenzia per i rifugiati Laura Boldrini, esprime preoccupazione per lo «scenario balcanico» di Napoli e chiede che le istituzioni «condannino gli attacchi» di cui sono stati oggetto i rom.

solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 10:19
Re:
|Neelix|, 14/05/2008 22.56:

Strano...pensavo li volessi ospitare tu [SM=x967719]




Certo......ma ho il camino troppo piccolo [SM=x967721]
232425
00giovedì 15 maggio 2008 11:15
Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 10.19:




Certo......ma ho il camino troppo piccolo [SM=x967721]



battuta agghiacciante


solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 11:34
Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 11.15:



battuta agghiacciante






Riscaldante.... [SM=x967719]
232425
00giovedì 15 maggio 2008 12:31
Re: Re: Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 11.34:




Riscaldante.... [SM=x967719]



per uno come te, certamente


solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 13:04
Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 12.31:



per uno come te, certamente






Ma sei pazza quelli se entrano in casa nel tragitto sono capaci di rubarsi di tutto...
232425
00giovedì 15 maggio 2008 13:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 13.04:




Ma sei pazza quelli se entrano in casa nel tragitto sono capaci di rubarsi di tutto...



e la soluzione è restaurare i forni crematori?






solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 13:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.11:



e la soluzione è restaurare i forni crematori?










No basta cacciarli via...
232425
00giovedì 15 maggio 2008 13:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 13.15:




No basta cacciarli via...




ecco, adesso sei ragionevole....

speriamo che il nuovo pacchetto sicurezza possa dare questa probabilità, ma cone si fa con il 50% degli zingari che son italiani, con documenti italiani?..dove li mandiamo?


solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 13:25
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.19:




ecco, adesso sei ragionevole....

speriamo che il nuovo pacchetto sicurezza possa dare questa probabilità, ma cone si fa con il 50% degli zingari che son italiani, con documenti italiani?..dove li mandiamo?






Beh innanzitutto un revisione dei documenti per capire se sono effettivamente italiani. E poi una legge ferrea contro il vagabondaggio. NOn è possibile che in Italia tolgano una bimba ad una famiglia che ne ha ottenuto l'affido temporaneo per anni e poi consentano ad una madre di fare elemosinare il figlio di 4-5 anni.
Salviamo i bimi quelli si possono salvare ancora...
232425
00giovedì 15 maggio 2008 13:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 13.25:




Beh innanzitutto un revisione dei documenti per capire se sono effettivamente italiani. E poi una legge ferrea contro il vagabondaggio. NOn è possibile che in Italia tolgano una bimba ad una famiglia che ne ha ottenuto l'affido temporaneo per anni e poi consentano ad una madre di fare elemosinare il figlio di 4-5 anni.
Salviamo i bimi quelli si possono salvare ancora...



appunto
speriamo allora che vengano fatte Leggi più severe e più "specifiche"
ma a prescindere dalle Leggi, come e dove li sistemi gli zingari italiani?


il rat-man
00giovedì 15 maggio 2008 13:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.11:



e la soluzione è restaurare i forni crematori?




ma secondo te diego diceva sul serio sul bruciare gli zingari? [SM=g27829]


solodiego
00giovedì 15 maggio 2008 13:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.34:



appunto
speriamo allora che vengano fatte Leggi più severe e più "specifiche"
ma a prescindere dalle Leggi, come e dove li sistemi gli zingari italiani?






Vediamo prima quanti ne sono e cosa fanno. Poi si vedrà. Cominciamo però ad occuparci degli "ABUSIVI" che sono la maggioranza e che sono quelli che "rubano" i bambini...
232425
00giovedì 15 maggio 2008 13:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
il rat-man, 15/05/2008 13.36:



ma secondo te diego diceva sul serio sul bruciare gli zingari? [SM=g27829]





ovvio che no!

però le parole hanno valenza e significati...e certe parole pesano molto più di altre
in presenza dei fuochi ai campi nomadi, parlare di camini mi è sembrato molto poco opportuno
opvviamente, questa è solo una mia opinione....d'altra aprte il forum è fatto per "confrontare" le diverse opinioni.....o no?


232425
00giovedì 15 maggio 2008 13:48
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
solodiego, 15/05/2008 13.37:




Vediamo prima quanti ne sono e cosa fanno. Poi si vedrà. Cominciamo però ad occuparci degli

"ABUSIVI" che sono la maggioranza

e che sono quelli che "rubano" i bambini...




sarà complicata la cosa, purtroppo....
---------------------------------
Gli Zingari che vivono in Italia sono circa 110.000, la più bassa percentuale in tutta Europa.

Gli Zingari di cittadinanza italiana (fra cui gli ultimi nomadi) sono circa 70.000.

Fonte: Opera Nomadi
------------------------


il rat-man
00giovedì 15 maggio 2008 13:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.41:



ovvio che no!

però le parole hanno valenza e significati...e certe parole pesano molto più di altre
in presenza dei fuochi ai campi nomadi, parlare di camini mi è sembrato molto poco opportuno
opvviamente, questa è solo una mia opinione....d'altra aprte il forum è fatto per "confrontare" le diverse opinioni.....o no?



certo ma in molti tuoi post, senza offesa sia chiaro, c'è sempre qualche domanda retorica e quindi piuttosto scontata a cui tu stessa sai rispondere di sicuro. ne hai fatta una anche a me in questa tua risposta [SM=g27827]

comunque tornando IT c'è da dire che molti di questi zingari italiani si rifiutano di stare alle regole della società e del quieto vivere, infischiandosene altamente degli altri e delle forze dell'ordine.

è brutto dirlo ma vista la situazione ritengo sia giusto un giro di vite e pugno chiuso, non dev'essere la società italiana ad adattarsi ma l'esatto opposto perchè oltre ai diritti esistono anche dei doveri che queste persone ignorano.
232425
00giovedì 15 maggio 2008 14:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
il rat-man, 15/05/2008 13.56:



certo ma in molti tuoi post, senza offesa sia chiaro, c'è sempre qualche domanda retorica e quindi piuttosto scontata a cui tu stessa sai rispondere di sicuro. ne hai fatta una anche a me in questa tua risposta [SM=g27827]

comunque tornando IT c'è da dire che molti di questi zingari italiani si rifiutano di stare alle regole della società e del quieto vivere, infischiandosene altamente degli altri e delle forze dell'ordine.

è brutto dirlo ma vista la situazione ritengo sia giusto un giro di vite e pugno chiuso, non dev'essere la società italiana ad adattarsi ma l'esatto opposto perchè oltre ai diritti esistono anche dei doveri che queste persone ignorano.





non vorrei che passasse l'idea che sto difendendo gli zingari, non è affatto così...
credo che ci sia la necessità di Leggi severe e dure e sopratutto che vengano applicate

detto questo, non trovo che appiccare il fuoco ai campi sia la soluzione





solodiego
00venerdì 16 maggio 2008 13:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 14.10:





non vorrei che passasse l'idea che sto difendendo gli zingari, non è affatto così...
credo che ci sia la necessità di Leggi severe e dure e sopratutto che vengano applicate

detto questo, non trovo che appiccare il fuoco ai campi sia la soluzione








...giusto il fuoco inquina! [SM=g27811]
Hendrix 88
00venerdì 16 maggio 2008 13:24
io sono di ponticelli
alcuni napoletani che abitano qui sono allo stesso identico livello dei rom [SM=g27811]
al tg una signora a proposito dei rom ha detto "fanno schifo, sono dei delinquenti e degli imbroglioni e fanno immondizia da tutte le parti"...cosa vi ricorda questa descrizione? [SM=g27823]

l'unico commento vagamente lucido l'ha fatto un'altra signora al tg2
"I ROM SE NE DEVONO ANDARE, NOI GIà FACCIAMO SCHIFO...POI SI METTONO PURE LORO"
[SM=g27822]
solodiego
00venerdì 16 maggio 2008 13:33
Re:
Hendrix 88, 16/05/2008 13.24:

io sono di ponticelli
alcuni napoletani che abitano qui sono allo stesso identico livello dei rom [SM=g27811]
al tg una signora a proposito dei rom ha detto "fanno schifo, sono dei delinquenti e degli imbroglioni e fanno immondizia da tutte le parti"...cosa vi ricorda questa descrizione? [SM=g27823]

l'unico commento vagamente lucido l'ha fatto un'altra signora al tg2
"I ROM SE NE DEVONO ANDARE, NOI GIà FACCIAMO SCHIFO...POI SI METTONO PURE LORO"
[SM=g27822]



Basta che se ne vanno! Fosse per me farei un pò di pulizia generale anche per gli italiani nella periferia napoletana..
unforgiven
00venerdì 16 maggio 2008 13:54
A quanto ho capito questi roghi sarebbero stati appiccati con l'aiuto della camorra,penso che questo denoti che certe zone siano completamente abbandonate dallo stato.
In questo modo la gente vede nella camorra l'unica via per salvaguardare la propria sicurezza e questo ha conseguenze agghiaccianti.
solodiego
00venerdì 16 maggio 2008 14:00
Re:
unforgiven, 16/05/2008 13.54:

A quanto ho capito questi roghi sarebbero stati appiccati con l'aiuto della camorra,penso che questo denoti che certe zone siano completamente abbandonate dallo stato.
In questo modo la gente vede nella camorra l'unica via per salvaguardare la propria sicurezza e questo ha conseguenze agghiaccianti.




NO è stata una vera è propria rivolta popolare ma la camorra non c'entra....
Purtroppo è il risultato delle politiche che in questi anni difendeva sta gentaglia. La gente era stanca del non fare da parte dell'amministrazione locale ed ha reagito all'ennesima nefandezza.....
unforgiven
00venerdì 16 maggio 2008 14:37
Re: Re:
solodiego, 16/05/2008 14.00:




NO è stata una vera è propria rivolta popolare ma la camorra non c'entra....
Purtroppo è il risultato delle politiche che in questi anni difendeva sta gentaglia. La gente era stanca del non fare da parte dell'amministrazione locale ed ha reagito all'ennesima nefandezza.....



Ho trovato questo articolo di qualche giorno fa che mi sembra interessante....





Napoli, anche i rom pagano il pizzo Alla camorra 50 euro a baracca

03 maggio 2008

NAPOLI - Per vivere in una baracca sotto un cavalcavia, tra cumuli di immondizia, topi e fogne a cielo aperto, pagano 50 euro al mese alla camorra. E i patti sono chiari: «Potete chiedere l' elemosina, fare i furti in appartamento e gestire le piccole discariche abusive, ma dovete rimanere in periferia, lontani dalle piazze di spaccio». I clan a Ponticelli, periferia orientale di Napoli, a sette chilometri dal centro cittadino, chiedono il pizzo anche ai rom-romeni del quartiere. Qui non esiste un campo rom, un agglomerato, ma centinaia di baracche e piccoli insediamenti sparpagliati tra via De Meis e via Argine, sotto i cavalcavia della strada che dai comuni vesuviani porta a Napoli, ai margini del rione Incis, in via Malibran e via Virginia Woolf. Sono circa 1500 persone, che praticamente vivono in discarica. Grandi lenzuoli coprono alla vista di estranei le baracche costruite con gli stessi rifiuti (materassi, reti, tavole di legno e di amianto). I copertoni di auto e camion fanno da tetto. Niente acqua né luce. Fiumi di rifiuti dividono un insediamento dall' altro. E per avere questo fazzoletto di terra, strappato a una discarica abusiva a cielo aperto, le famiglie rom pagano una tangente. «Noi ci facciamo i fatti nostri e questo va bene a tutti» dice Ania, 22 anni e tre figli, mentre cucina su un fornellino da campo quattro cosce di pollo e i suoi figli fanno capolino, tra un lenzuolo e una bandiera italiana che sventola tra due baracche, in via Argine. I primi a svelare questo intreccio camorra rom sono stati proprio i bambini. Le associazioni religiose e altri volontari da anni lavorano per scolarizzare i figli dei nomadi. E proprio nel microcosmo che ruota intorno alle chiese, al campetto da gioco della parrocchia di San Pietro e Paolo nel quartiere Ponticelli, sono emerse le prime verità. «Noi per stare qui e occupare il terreno con le nostre auto e le nostre tende paghiamo 50 euro al mese. Lasciateci stare» hanno detto i rom ai volontari e ai cittadini, che anche riuniti in comitato, da mesi lottano per bonificare il quartiere. Lo avevano già ripetuto, velatamente, alcuni bambini con dei disegni a scuola. Un comitato di cittadini "Insieme per Ponticelli" ha firmato petizioni e fatto denuncia all' Asl e al Comune per le condizioni in cui vivono i rom. Ma non è mai successo niente. «Di notte all' orizzonte vediamo grandi falò. I rom bruciano copertoni e plastica - dice Adele Chimienti che vive al settimo piano di un palazzone di edilizia popolare al Parco Azzurro - Perché loro vendono il rame che rubano o che recuperano dai rifiuti». In una Napoli, di nuovo sull' orlo della crisi rifiuti, dove il centro cittadino resiste, ma le periferie come Ponticelli convivono con cumuli di immondizia altri tre metri e lunghi anche due, i rom hanno creato, con l' assenso del clan locale (il territorio è controllato dai reggenti di Ciro Sarno, in galera da anni, ma ancora boss della zona) un' "economia del rifiuto". A bordo di furgoncini scalcagnati passano in rassegna i meccanici, le aziende e le piccolissime fabbriche della zona e per 10, ma anche 5 euro, ritirano batterie d' auto, rifiuti speciali e poi li scaricano lungo le provinciali, le statali, accanto alle loro stesse baracche , cercando di recuperare tutto il possibile. «Quando a sera cominciano ad alzarsi le colonne di fumo denso prodotto dalla combustione di gomme, plastiche e quant' altro - dice Gennaro Saldalamacchia, del comitato "Insieme per Ponticelli" - sembra di vivere in una immensa bidonville». L' opera Nomadi di Napoli, in merito agli insediamenti rom romeni di Ponticelli parla di circa 400 persone e denuncia i «vergognosi tentativi volti ad allontanare in maniera forzata questa popolazione di solito pacifica e laboriosa». - CRISTINA ZAGARIA Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984Napoli, anche i rom pagano il pizzo Alla camorra 50 euro a baracca
CRISTINA ZAGARIA

repubblica.it



Non conosco questa realtà,quindi parlo da osservatore esterno.
Se questo campo nomadi era "protetto" dalla camorra,sarebbe stata possibile una rivolta popolare senza il permesso della stessa?



solodiego
00venerdì 16 maggio 2008 15:53
Re: Re: Re:
unforgiven, 16/05/2008 14.37:



Ho trovato questo articolo di qualche giorno fa che mi sembra interessante....





Napoli, anche i rom pagano il pizzo Alla camorra 50 euro a baracca

03 maggio 2008

NAPOLI - Per vivere in una baracca sotto un cavalcavia, tra cumuli di immondizia, topi e fogne a cielo aperto, pagano 50 euro al mese alla camorra. E i patti sono chiari: «Potete chiedere l' elemosina, fare i furti in appartamento e gestire le piccole discariche abusive, ma dovete rimanere in periferia, lontani dalle piazze di spaccio». I clan a Ponticelli, periferia orientale di Napoli, a sette chilometri dal centro cittadino, chiedono il pizzo anche ai rom-romeni del quartiere. Qui non esiste un campo rom, un agglomerato, ma centinaia di baracche e piccoli insediamenti sparpagliati tra via De Meis e via Argine, sotto i cavalcavia della strada che dai comuni vesuviani porta a Napoli, ai margini del rione Incis, in via Malibran e via Virginia Woolf. Sono circa 1500 persone, che praticamente vivono in discarica. Grandi lenzuoli coprono alla vista di estranei le baracche costruite con gli stessi rifiuti (materassi, reti, tavole di legno e di amianto). I copertoni di auto e camion fanno da tetto. Niente acqua né luce. Fiumi di rifiuti dividono un insediamento dall' altro. E per avere questo fazzoletto di terra, strappato a una discarica abusiva a cielo aperto, le famiglie rom pagano una tangente. «Noi ci facciamo i fatti nostri e questo va bene a tutti» dice Ania, 22 anni e tre figli, mentre cucina su un fornellino da campo quattro cosce di pollo e i suoi figli fanno capolino, tra un lenzuolo e una bandiera italiana che sventola tra due baracche, in via Argine. I primi a svelare questo intreccio camorra rom sono stati proprio i bambini. Le associazioni religiose e altri volontari da anni lavorano per scolarizzare i figli dei nomadi. E proprio nel microcosmo che ruota intorno alle chiese, al campetto da gioco della parrocchia di San Pietro e Paolo nel quartiere Ponticelli, sono emerse le prime verità. «Noi per stare qui e occupare il terreno con le nostre auto e le nostre tende paghiamo 50 euro al mese. Lasciateci stare» hanno detto i rom ai volontari e ai cittadini, che anche riuniti in comitato, da mesi lottano per bonificare il quartiere. Lo avevano già ripetuto, velatamente, alcuni bambini con dei disegni a scuola. Un comitato di cittadini "Insieme per Ponticelli" ha firmato petizioni e fatto denuncia all' Asl e al Comune per le condizioni in cui vivono i rom. Ma non è mai successo niente. «Di notte all' orizzonte vediamo grandi falò. I rom bruciano copertoni e plastica - dice Adele Chimienti che vive al settimo piano di un palazzone di edilizia popolare al Parco Azzurro - Perché loro vendono il rame che rubano o che recuperano dai rifiuti». In una Napoli, di nuovo sull' orlo della crisi rifiuti, dove il centro cittadino resiste, ma le periferie come Ponticelli convivono con cumuli di immondizia altri tre metri e lunghi anche due, i rom hanno creato, con l' assenso del clan locale (il territorio è controllato dai reggenti di Ciro Sarno, in galera da anni, ma ancora boss della zona) un' "economia del rifiuto". A bordo di furgoncini scalcagnati passano in rassegna i meccanici, le aziende e le piccolissime fabbriche della zona e per 10, ma anche 5 euro, ritirano batterie d' auto, rifiuti speciali e poi li scaricano lungo le provinciali, le statali, accanto alle loro stesse baracche , cercando di recuperare tutto il possibile. «Quando a sera cominciano ad alzarsi le colonne di fumo denso prodotto dalla combustione di gomme, plastiche e quant' altro - dice Gennaro Saldalamacchia, del comitato "Insieme per Ponticelli" - sembra di vivere in una immensa bidonville». L' opera Nomadi di Napoli, in merito agli insediamenti rom romeni di Ponticelli parla di circa 400 persone e denuncia i «vergognosi tentativi volti ad allontanare in maniera forzata questa popolazione di solito pacifica e laboriosa». - CRISTINA ZAGARIA Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984Napoli, anche i rom pagano il pizzo Alla camorra 50 euro a baracca
CRISTINA ZAGARIA

repubblica.it



Non conosco questa realtà,quindi parlo da osservatore esterno.
Se questo campo nomadi era "protetto" dalla camorra,sarebbe stata possibile una rivolta popolare senza il permesso della stessa?






Premesso che potrebbe essere che la camorra prenda il pizzo dai nomadi ritengo che la rivolta sia successa a prescindere. La gente era stanca di subirli ed a poco a poco se non si farà qualcosa ste cose succedereanno nel resto dell'Italia...
rock 85
00sabato 17 maggio 2008 12:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 15/05/2008 13.41:



ovvio che no!

però le parole hanno valenza e significati...e certe parole pesano molto più di altre
in presenza dei fuochi ai campi nomadi, parlare di camini mi è sembrato molto poco opportuno
opvviamente, questa è solo una mia opinione....d'altra aprte il forum è fatto per "confrontare" le diverse opinioni.....o no?




[SM=x967772]

232425
00sabato 17 maggio 2008 16:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
rock 85, 17/05/2008 12.55:


[SM=x967772]




buonriposo.....


rock 85
00sabato 17 maggio 2008 19:17
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
232425, 17/05/2008 16.32:



buonriposo.....





grazie..la Messa mi fa questo effetto
232425
00sabato 17 maggio 2008 21:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
rock 85, 17/05/2008 19.17:



grazie..la Messa mi fa questo effetto



e tu non andarci, a messa...


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