Regine d'Egitto (Hatshepsut, Nefertiti, Cleopatra)

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CleopatraSvizzera
00giovedì 23 luglio 2009 08:29
Vi sono state molte Regine d'Egitto ma ne ho scelte tre per questo sondaggio, forse le più importanti....ma non è detto....

Qual'è la vostra preferita ??

- Hatshepsut


- Nefertiti


- Cleopatra
.Bata.
00giovedì 23 luglio 2009 09:03
Ne hai tralasciate parecchie!!!!!!!!!!

Ciao, BATA.
roberta.maat
00giovedì 23 luglio 2009 09:10
E' un sondaggio arduo e complesso, bisognerebbe motivare le proprie scelte così da dare vita alle regine !
Non dimentichiamo le altre che, strano a dirsi, occupano troppo poco spazio nei nostri discorsi.......Bata hai ragione !
CleopatraSvizzera
00giovedì 23 luglio 2009 09:11
opsss scusatemi tanto....beh se volete possiamo aggiungerle....ditemi pure....
baciooo
Crystina.
00giovedì 23 luglio 2009 12:45
Io ho scelto Hatshepsut, perchè è stata una dei faraoni più grandi, Nefertiti ha saputo accompagnare il marito è stata più regina che faraone, Cleopatra è famosa si, ma rientra nell'epoca romana e io non la preferisco...
Hatshepsut76
00giovedì 23 luglio 2009 13:03
Ho scelto anche io Hatshepsut, perché da quando ho letto un testo che la riguardava, questo personaggio mi ha subito affascinato; e poi comunque credo abbia avuto molto coraggio ad affermarsi faraone...
-Kiya-
00giovedì 23 luglio 2009 14:48
Ammiro tutte le Regine citate e molte di quelle che non sono state riportate, Ahmose Nefertari ad esempio. Ma anche quelle che sembrano figure minori, per l'assenza di informazioni che le riguardano. Il tempo non è quasi mai clemente e, soprattutto, non equamente.
Ognuna, a suo modo, ha contribuito alla grandezza dell'Egitto forse più di quanto immaginiamo oggi.
Non credo sia possibile cogliere l'effettiva essenza della figura della Sposa Reale oggi, dopo che sono trascorsi più di 2000 anni dall'ultima sovrana, Cleopatra.


Insomma, sono per il detto che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna ;)
roberta.maat
00giovedì 23 luglio 2009 15:38
Anche io ho votato per Hatshepsut e probabilmente perchè su di lei ho letto di più, se penso alle altre ritengo che dove conosciamo meno almeno un condizionamento possiamo averlo dalla testimonianza dell'amore ricevuto dal consorte. A questo proposito mi pare di poter dire che Teie e Nefertari furono le più amate.
Hotepibre
00giovedì 23 luglio 2009 16:48
...si possono sommare pere e mele? In questo caso mi sento proprio così, costretto a sommare, o ad equiparare, cose che difficilmente sono comparabili.

Stiamo infatti "parlando" di tre Regine grandi, si , ma la cui grandezza deriva da situazioni che rendono arduo sceglierne solo una.

Hatshepsut? Grande Re/Regina; che ha avuto il pregio di mantenere la pace a lungo, ma ha anche avuto il "difetto" di tenere molto a lungo "in incubazione" Thutmosi III. Non sapremo mai se proprio quel lungo periodo in cui Thutmosi è stata una figura di "secondo piano" non sia stato, di fatto propedeutico per farlo diventare il Napoleone d'Egitto, ma, tra le 3 proposte direi che la metterei al 3° posto.

Nefertiti? Prendo spunto da quel che ha detto Kiya e ritengo che Akhenaton ha potuto far crescere la propria "eresia" solo perchè, almeno per un primo periodo, affiancato da Nefertiti. Da un punto di vista storico, archeologico e politico, è innegabile che questo periodo di soli 30 anni ha lasciato un marchio indelebile in una storia, altrimenti plurimillenaria... trenta anni... una goccia nel mare dei tremila anni, eppure... la metterei al 2° posto pur essendone innamorato!

Cleopatra? Sapete che non amo molto la storia egitto-macedone eppure, tra le tre proposte, mi sembra che Cleopatra sia, aldilà dell'icona che si è creata nel tempo di femmina maliarda ed apporfittatrice, una grandissima regina che, pur non essendo egiziana, ha, di fatto, operato per proteggere il Paese su cui regnava. Certo, di fatto proteggeva se stessa, ma non dimentichiamo gli enormi pregi che le si attribuiscono: la conoscenza di varie lingue, la passione per lo studio delle più svariate materie, la spregiudicatezza (che in quell'epoca faceva la differenza tra un sovrano che "sopravviveva" ed uno che, come lei, "viveva") e, perchè no, il fascino. Tra le tre è quella che amo meno, eppure non posso fare a meno che dare a lei il 1° posto. L'ultima delle grandi Regine dell'Egitto Antico e l'ultimo dei Faraoni (se si escludono gli imperatori romani che si fecero incoronare come tali).

Un apprezzamento particolare non può, però, non andare ad Ahmose Nefertari (non inserita nel sondaggio), donna davvero considerevole là ove si consideri che, nella ccciata degli Hyksos deve aver avuto la sua parte (e di certo non piccola) premiata con ben tre "mosche d'oro" che, come sappiamo era la massima onorificenza asseganta ai Generali!
elenaras
00giovedì 23 luglio 2009 22:34
voto Hatshepsut perchè vorrei avere la macchina del tempo non fosse altro che per poter vedere la prima volta che si presentò a "corte" con paramenti e insegni regali, barba posticcia inclusa :-) E poi è a lei, o per lo meno alla sua epoca, che dobbiamo il termine faraone :-)
come dice Kya, dietro ad ogni uomo c'è sempre una grande donna, tuttavia io preferisco decisamente le donne capaci di incedere nella vita al primo posto, davanti a tutti, pienamente forti di se stesse, e pare che Hatshepsut fosse proprio così, no?
Hotepibre
00venerdì 24 luglio 2009 00:34
Re:
elenaras, 23/07/2009 22.34:

voto Hatshepsut perchè vorrei avere la macchina del tempo non fosse altro che per poter vedere la prima volta che si presentò a "corte" con paramenti e insegni regali, barba posticcia inclusa :-)



...immagine decisamente romantica e, direi, ai limiti del femminismo, ma forse poco aderente alla realtà.
Hatshepsut, infatti, dichiarò di essere figlia di Amon e che questi, a dodici Dei, aveva comunicato di voler dare al Paese un grande "Re". Amon assunse, pertanto, le sembianze del padre Thutmosi I, e concepì Hatshepsut con la madre Hames.
Interessante notare che Hatshesput aveva ben 9 Kha plasmati da Khnum, e di questi solo uno era femmina.

elenaras, 23/07/2009 22.34:

E poi è a lei, o per lo meno alla sua epoca, che dobbiamo il termine faraone :-)



...e qui siamo quasi nel giusto; è infatti sotto il suo successore Thutmosi III che inizierà l' usanza di chiamare il Re Per-Aa, Grande Casa. Precedentemente, il Re era (più modestamente) Neter, il Dio.




-Kiya-
00venerdì 24 luglio 2009 08:50
Re:
elenaras, 23/07/2009 22.34:

voto Hatshepsut perchè vorrei avere la macchina del tempo non fosse altro che per poter vedere la prima volta che si presentò a "corte" con paramenti e insegni regali, barba posticcia inclusa :-)



Immagine decisamente suggestiva, nulla da eccepire, ma chissà se questo avvenne mai o se invece quell'aspetto di Hatshepsut non sia stato esclusivo retaggio dei rilievi e delle sue rappresentazioni.
Naturalmente non sto mettendo in dubbio che avvenne quanto ci è raccontato da fatti storici, ovvero che Hatshepsut si fece incoronare faraone. Mi chiedo solo se paramenti e insegne reali, soprattutto la barba posticcia, siano effettivamente stati indossati dal faraone donna....

Il sogno dell'accesso alla macchina del tempo è ampiamente condiviso.... ce ne sarebbero di cose da appurare... [SM=x822706]
Hotepibre
00venerdì 24 luglio 2009 09:25
...in altri 3D abbiamo parlato della "barba posticcia" ed io credo che anche Hatshepsut l'abbia effettivamente indossata (come peraltro la indossano alcune "sfingi" che la ritraggono) giacché tale elemento, secondo me, non sarebbe tanto caratterizzante dell'effettivo sesso del Re, quanto a simboleggiarne la "saggezza" connessa, normalmente, all'età o alla sua qualità divina.

Con tutto il rispetto per Hatshepsut e per chi la considera un/a grande Re/Regina, io credo che la sua figura andrebbe ridimensionata ed estrapolata da giudizi che si basano quasi esclusivamente sull'emozione che suscita la sua figura.

Non dimentichiamo che, in fondo, stiamo pur sempre parlando di una usurpatrice del trono destinato al terzo Thutmosi.

Hatshepsut, o Hasepsowe che dir si voglia, iniziò il suo periodo di regno in nome del figlio/nipote in funzione della sua giovanissima età, ma poi, come si dice, entrata in punta di piedi divenne "padrona" e si insediò ufficialmente in barba (è il caso di dirlo) a tutte le convenzioni e le regole della succesione dinastica.

Non dimentichiamo, inoltre, che proprio in questo periodo inizia l'irresistibile ascesa del clero di Amon da cui, non a caso, Hatshepsut dichiara espressamente di derivare pubblicizzando la sua nascita ampliamente sulle pareti del "Sublime dei Sublimi è Amon", il suo tempio di Deir el-Bahari.

E' vero che, nei rilievi, talvolta Hatshepsut è affiancata dal giovane Thutmosi, ma questi è sempre in una posizione di "inferiorità" e quasi di sudditanza. Se, quindi, merito ha avuto Hasepsowe, è stato, semmai, in un periodo di spregiudicatezza totale in cui certe cose erano all'ordine del giorno, il non aver ucciso, o fatto uccidere, il leggittimo erede al trono!

Come effetto collaterale, ritengo solo che questo lungo periodo di "attesa" sia comunque servito per preparare il futuro Re che, non dimentichiamolo, comincierà la prima delle sue diciassette campagne militari solo dopo un anno dall'assunzione del potere (segno evidente che aveva già avuto tempo per prepararla con cura potendo contare, per di più, sull'appoggio dei Generali e dell'Esercito).

Se meriti ha avuto Hasepsowe, sono da ricercarsi nel periodo di relativa pace e prosperità economica che ha offerto all'Egitto, ma poi, sostanzialmente, politicamente, se si esclude la missione nella terra di Punt, o la sua tomba lunga oltre 200 m (la più lunga della Valle), o il suo tempio meraviglioso di Deir el-Bahari, o i pettegolezzi sulla sua presunta storia d'amore con Senmut, mi sapete dire perchè dovrebbe essere consdierata un/a GRANDE Re/Regina?
roberta.maat
00venerdì 24 luglio 2009 11:55
Non so se quello che dirò susciterà le ire di Hotepibre.......ma, dopo tutto, il sondaggio chiedeva quale regina fosse più importante delle tre. Allora possiamo non amare Hatshepsowe e non riconoscere in lei i pregi di un re illuminato, giusto, onesto, moralmente irreprensibile o legittimo erede al trono, però è innegabile che il solco nella soria lasciato dalla sua personalità è profondo.

Le altre due, innegabilmente grandi e famose, devono la loro celebrità sopratutto agli uomini che le hanno affiancate. Cleopatra, per il suo paese ha inventato di essere discendente di Alessandro ma, senza Cesare e Marcantonio forse il suoi ricordo sarebbe svanito. Nefertiti, bella oltre ogni limite, misteriosa nelle origini...... ma come darle luce senza Akenaton ? [SM=g999103]
Hotepibre
00venerdì 24 luglio 2009 12:50
[SM=x822715] ...nessuna ira, ci mancherebbe, siamo qui a "chiacchierare" amenamente nel salotto di Kiya e sarebbe scortese anche nei suoi confronti di padrona di casa, mi limito a ribadire che l'importanza di un personaggio storico sta anche, e specialmente, in quel che ha offerto nel suo campo di attività.

Se parliamo di un Generale, dobbiamo, ad esempio, parlare delle sue campagne di guerra e delle sue strategie o delle tattiche adottate in questa o quella battaglia; di pari passo, parlando di un/a re/regina, dobbiamo necessariamente parlare di quel che ha fatto sotto il profilo politico e, trattandosi dell'Antico Egitto, religioso che erano praticamente la stessa cosa.

Ora, mentre nel caso di Cleopatra siamo di fronte ad una Regina nel senso più pieno della parola di cui, peraltro, conosciamo molte più notizie perchè a noi più vicina e perchè maggiormente "trattata" dagli storiografi e dagli storici, nel caso di Nefertiti ne conosciamo le "gesta" perchè compagna di un Re che ha lasciato una traccia indelebile nella storia del Paese.

Per inciso, Cleopatra non era discendente diretta di Alessandro, ma considerando che i Tolomei erano stati assegnatari dell'Egitto dopo la scomparsa di Alessandro e lo smembranmento dell'impero, e considerando che Alessandro si era fatto proclamare Faraone a Siwa, direi che il dichiararsi sua discendente non è poi del tutto inventato.

Quanto a Cesare e Marcantonio, direi che sono stati gli strumenti attraverso cui si è sviluppata proprio la sua azione di governo tesa alla salvaguardia non solo delle sue prerogative reali, ma anche del suo Paese (di cui, non dimentichiamo, era l'unica dei Tolomei a conoscere la lingua).

Amava i due condottieri romani? O era solo calcolo politico?

Io credo li abbia amati entrambi ed in particolare Marcantonio, ma resta il tentativo, sia pure attraverso il letto, di ottenere vantaggi politici e la salvaguardia dell'Egitto dall'oblio cui, per quanto ne sapeva, sarebbe andato incontro il paese se i romani lo avessero considerato solo terra di conquista. Del resto sarà quel che succederà poi...

E torniamo alla "nostra" Hatshepsut ed alla domanda proposta da Cleopatra Svizzera che ra, lo rammento, non chi fosse la più importante, ma chi fosse la preferita.

Se questa è la domanda, è ovvio che la scelta è del tutto individuale e libera da valutazioni di carattere storico/politico/religioso e, quindi, Cleo vale Hat o Nef.

Se, invece, ed è lo spunto che avevo dato con i miei interventi, si vuole entrare un po' più nel merito ed analizzare la figura delle tre sovrane, non ci si può basare solo sulla immagine romantica che traspare dall'iconografia, ma bisgona andare a "scavare" proprio in quell'attività politoc-religiosa cui ho sopra fatto riferiemento.
Hatshepsut76
00venerdì 24 luglio 2009 12:51
Il tuo, Roberta, è un pensiero che condivido anche io. Non mi pronunicio per Cleopatra, perché l'ultimo periodo della storia egizia è quello che mi piace di meno; però, in effetti forse Nefertiti oggi non sarebbe ricordata, se non avesse regnato assieme ad Akhenaton
Hotepibre
00venerdì 24 luglio 2009 12:59
Re:
Hatshepsut76, 24/07/2009 12.51:

... Non mi pronunicio per Cleopatra, perché l'ultimo periodo della storia egizia è quello che mi piace di meno...



...e tu non sai quanto piace poco a me quel periodo [SM=x822723] , ma onestamente, tra le tre proposte, non posso che valorizzare -come scritto nel post precedente- l'azione politica di Cleo e la sua figura di vera REGNANTE (bada, non semplicemente "regina") a confronto con le altre.


-Kiya-
00venerdì 24 luglio 2009 14:30
Leggervi mi ha indotto a voler ampliare il mio pensiero a riguardo dei tre Personaggi di cui si parla qui.
Premetto che mi trovo nella posizione di dover pacificamente dissentire, in parte, con quanto è già stato scritto e lo faccio in virtù del fatto che c'è un elemento, di fondamentale importanza, che non è possibile ignorare: la storia d'Egitto, quella documentata, in nostro possesso è estremamente frammentaria e lacunosa. E lo è ancor di più in riferimento a due dei nomi che compongono la "triade" qui proposta, a causa della ben nota "Damnatio Memoriae" che le colpì. Azione dalla quale, onestamente, non mi sento di escludere nemmeno la terza, Cleopatra. Le ire di Augusto probabilmente indussero l'Imperatore a "cancellare" quanto più possibile le tracce di Cleopatra.
Argomento noto e arcinoto, che, però, non mi stancherò mai di ribadire.

Oggi, ci troviamo qui a discutere di queste tre donne sulla base di elementi che troppo spesso sono stati "creati" a misura dell'ideologia moderna e la relativa conseguente "distorsione" dei fatti realmente accaduti. Fatti che conosceremo mai? chi può dirlo?
Nell'attesa che si renda possibile l'effettivo utilizzo della macchina del tempo, come introdotto da Elena, o, più realisticamente, che tornino alla luce documenti in grado di far luce maggiore sulle tre Regine qui proposte, passo a riportare quelli che sono i fatti degni di nota, secondo il mio punto di vista, che le riguardano:


Hatshepsut: prima ancora di divenire Regina accanto a Tuthmosi II (suo fratellastro), fu associata al trono da suo padre. La breve durata del regno del marito (forse solo 3 anni) la mise successivamente nella posizione di divenire tutrice del figlio che egli ebbe da una sposa secondaria, presumibilmente una concubina. Già qui va messo in rilievo il fatto che, contrariamente a quello che era lo standard che conosciamo (o che supponiamo conoscere...), la madre dell'erede non fu elevata al rango di Grande Sposa Reale, posizione che quindi Hatshepsut continuò a mantenere. Mi pare un dettaglio che depone a suo favore, questo, no?
Sia il titolo di coreggente che quello, assunto in seguito, di tutrice del Re erano, pertanto ampiamente legittimi.
Il regno di Tuthmosi III può essere suddiviso in 3 fasi salienti: la prima che vide sì Hatshepsut, in qualità di faraone, ma anche di "custode" del piccolo erede (l'adozione della titolatura completa da parte sua, e l'adozione delle insegne reali potrebbero essere serviti alla definitiva successiva legittimazione in qualità di coreggente accanto a Tuthmosi III); la seconda, in cui lo stesso viene nominato coreggente e la terza che lo vuole a regnare da solo sull'Egitto, dopo 22 anni di regno congiunto.
Il riconoscimento di Tuthmosi III quale sovrano unico non avviene per l'improvvisa morte di Hatshepsut, bensì perchè, presumibilmente la stessa, raggiunti i suoi obbiettivi, decise di ritirarsi nell'ombra a favore del sovrano "legittimo". Morirà soltanto parecchi anni dopo.
Esaminando il periodo che vide entrambi come protagonisti ci accorgiamo che l'Egitto fu teatro di una profonda ascesa da un punto di vista artistico e anche militare.
Per quanto riguarda l'ambito artistico, attribuire ad Hatshepsut l'esclusivo, o quasi, merito di Deir el- Bahari è, a mio parere, assai riduttivo, poichè ciò non tiene conto dell'impegno costruttivo che interessò Karnak, il Tempio.
Per il "suo" padre celeste, Amon, Hatshepsut fece erigere numerosi monumenti, tutti degni di nota. Per citare solo quelli più importanti, ricordo ad esempio l'Akhmenu, ovvero la grande sala delle feste, una delle cinte murarie, i 5 obelischi e il 6° e 7° pilone. Anche lo scavo del Lago Sacro fu eseguito durante il regno congiunto di Hatshepsut e Tuthmosi III.
Volgendo, poi, lo sguardo alle conquiste militari di Tuthmosi III, e ai relativi ampliamenti dei confini del regno avvenuti per sua mano, personalmente non riesco a non riconoscervi in parte il merito di Hatshepsut, che contribuì certamente, garantendo al suo "protetto" la dovuta preparazione.
In ultimo, non certo per importanza, bisogna tener presenti le numerose spedizioni commerciali che in quegli anni ebbero luogo alla volta del Sinai, di Biblos, in Nubia everso Punt.

Per anni... decenni.... si è affermato che la "Damnatio Memoriae" a carico di Hatshepsut fosse responsabilità di Tuthmosi III. Riesaminando però documenti e monumenti che li riguardano è stato possibile accertare che non vi è nulla a riprova di relazioni ostili e ostacolanti fra i due e che molti di quei monumenti, in realtà, , benchè rechino il nome del Re, furono fatti erigere dalla sua tutrice.

Tutto questo detto, ritengo, ma sottolineo ancora una volta trattarsi di mia personale opinione, che ne scaturisca un'indubbia eccezionale personalità della Regina/Faraone, difficile da screditare.

Nefertiti: su questa figura, purtroppo, sussistono elementi e dettagli numericamente inferiori rispetto alla prima. Questo tuttavia non deve inficiarne l'immagine, permettendoci di ritenere che visse meramente nella luce riflessa del suo Sposo. Credo che le rappresentazioni che mostrano Nefertiti accanto al re, spesso in pari misura, o il rilievo che rende di lei un'immagine guerriera, mentre guida un carro e massacra nemici, per quanto probabilmente ciò non avvenne mai, contengano un messaggio preciso che non è l'esclusiva volontà del Re di rendere omaggio alla sua Sposa. C'è chi sostiene fermamente l'ipotesi che fu la stessa Nefertiti ad occupare il trono per breve tempo, in seguito alla morte di Akhenaton. Ipotesi che allo stato attuale non può essere accreditata, ma nemmeno smentita.

Cleopatra: Se vi fu un periodo dell'Epoca Greca che possiamo definire "splendente" per l'Egitto, questo fu negli anni di Cleopatra. Aldilà del contributo culturale e della capacità strategica, fu capace di irretire, a suo pieno vantaggio, due uomini del calibro di Cesare e Marco Antonio. Quest'ultimo giunse persino a cederle parte dell'Impero Romano d'Oriente, scatenando le ire di Augusto. Pur di non dover capitolare di fronte al suo nemico e vincitore si tolse autonomamente la vita. Come è possibile affermare che furono coloro ch'ella seppe piegare al suo potere a renderla famosa? Quella di Cleopatra non fu luce riflessa. Semmai, con la sua astuzia e con la sua intelligenza, seppe mettere in ombra un Generale Romano e un Triumviro....

roberta.maat
00venerdì 24 luglio 2009 15:19
Ok Hotep, pensi che Cleo sia un vero re ! Non la penso come te.........quale regnante va via dal suo paese e si trasferisce nella patria del suo amante, assorbendone usi e costumi fino al momento in cui qualcuno le spezza i sogni ? Lasciò Roma quando le coltellate posero fine alla vita del più grande condottiero e non credo che fosse ancora amore per la sua terra, piuttosto una fuga per salvaguardare la sua vita e forse quella di suo figlio. Cicerone la odiava e non cessò mai di manifestare quanto rifiutasse la sua presenza negli orti di trastevere.
Certo che il suo secondo passo, con Marcantonio, celava intenti politici ma quanta miopia nei suoi progetti !
Sconfiggere i Parti e governare l'oriente con Antonio, una follia ......celebrare ad Alessandria la vittoria di alcune battaglie segnò poi il fallimento e la fine.
Colta, affascinante, intraprendente, forse unica per coraggio, ma forse troppo poco oculata per essere il vero re del suo pese.
roberta.maat
00venerdì 24 luglio 2009 15:35
Leggo ora il pensiero di Kiya.

Dissento su Cleo, perchè a mio parere i due condottieri non furono mai totalmente irretiti dalla regina.
Cesare suo malgrado ritenne sempre che la sua relazione fosse adulterio e pertanto esecrabile.
Antonio dal canto suo trovò forse in lei la soddisfazione della sua indole di avventuriero anche un pò crapulone e probabilmente pensò di sfruttare la relazione per recuperare con le armi il terreno che perdeva a Roma.
Si capisce che è un mio pensiero, non condannatemi se non è condivisibile.........potrei forse cambiare opinione !
-Kiya-
00venerdì 24 luglio 2009 15:40
Vorrei sottolineare che all'epoca di Cleopatra l'Egitto era già praticamente sotto il pieno controllo di Roma, come scaturito nella discussione relativa proprio a questo argomento sviluppata qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8351707

discussione nella quale, peraltro, ho potuto apprezzare proprio un tuo intervento, Roberta, che mi pareva ti vedesse schierata a pieno favore di Cleopatra. Ho inteso male o forse si tratta di un tuo giustificato "cambiamento di posizione" al suo riguardo, in base ad approfondimenti successivi? se è così, vorresti illustrarci le fonti? personalmente sto maturando un discreto interesse a riguardo di quell'epoca.
roberta.maat
00venerdì 24 luglio 2009 16:01
Mary, forse è necessaria una precisazione da parte mia.
Su Cleopatra non ho cambiato idea, ancora, mi affascina la sua personalità, la ritengo una donna molto particolare, interessante........insomma......mi piace !
Non trovo giusto però vantarne i pregi in relazione alla sua posizione di regnante l'egitto.

In definitiva, una grande donna ma non un grande re.
Piacerebbe anche a me approfondire, per il momento sto solo rispolverando vecchi pensieri che nascono da letture ormai dimenticate......... versioni latine, testi di scuola uno o due romanzi e niente di più .
Hatshepsut76
00venerdì 24 luglio 2009 16:13
A proposito di Cleopatra, ricordo di aver letto il testo di Spinosa, Cleopatra, per l'appunto. Il ritratto che ne faceva l'autore è un po' quello delineato da Roberta: di una grande donna, ma non di una grande regina. Personalmente, è questo il ritratto che mi sono fatto di lei col tempo... Posso concederle questa attenuante... [SM=g999103]
-Kiya-
00venerdì 24 luglio 2009 16:50
Personalmente, non mi sento di sbilanciarmi in un giudizio preciso. Anche se tendo a "difenderne" le posizioni.
Diciamo che, preso atto del fatto che Cleopatra è da ritenersi una Regina con fortissime limitazioni, in base alle nozioni che finora posseggo, non mi sento di escludere che adempì al suo ruolo, al meglio delle sue possibilità.
Il controllo di Roma sull'Egitto era già talmente forte da non concederle altro che passi misurati. A causa della volontà di Pompeo ella si trovò estromessa dal suo trono, a vantaggio di un fratello debole e, di conseguenza, più facilmente manovrabile. E' chiaro, a mio avviso, che Roma temeva Cleopatra o, quanto meno, prediligeva un fantoccio che gli avrebbe garantito un'ancora maggiore libertà sul Paese.

Che non sia possibile ritenere i Tolomei (non tutti, almeno) degni eredi di Alessandro Magno mi pare pacifico. La stirpe è caratterizzata da una profonda debolezza e dall'incapacità di governare. Incapacità resa ancora più fallace dalla perpetua esistenza di uno schieramento che voleva con forza tenere in vita la tradizione dei Faraoni, fino a quando si assistette all'incoronazione di un sovrano macedone, dietro espressa volontà Romana (Tolomeo VIII). Una mossa che consegnò definitivamente l'Egitto nelle mani dell'Impero, che ne acquisì così il diretto controllo.
Credo di poter affermare che, però, Cleopatra seppe quanto meno distinguersi dai suoi predecessori, se non altro in virtù di doti politiche e strategiche che, al suo tempo e tra la sua gente, erano da ritenenrsi rare.

Quale altra scelta poteva avere la Coreggente (che, ricordo, non fu mai Regina unica sul trono egiziano), se non quella di cercare l'alleanza con il più acerrimo nemico del fratello, Cesare, esponente dell'Impero giunto in Egitto per prendere in mano la situazione?
Altro elemento a suo favore: alla morte di Tolomeo XIII, durante la battaglia di Pergamo che si concluse a favore di Cesare, se Cleopatra fosse stata semplicemente ammaliata dal potere e dal desiderio di regnare, se non avesse messo in primo piano il destino della sua terra, non avrebbe nominato suo coreggente il fratello minore. Soltanto in seguito si recò a Roma, dove stette poi per solo due anni e con una motivazione molto forte: acquisire un posto di rilievo all'interno dell'Impero che le concedesse di poter riacquistare il controllo dell'Egitto.
EGIZIA72
00venerdì 24 luglio 2009 16:56
Io ho scelto Nefertiti,al di là di ciò che si sà,che è veramente poco o quasi niente,ma il fascino del mistero,donna di una rara bellezza,forte,enigmatica e fedele al suo sposo [SM=x822706]
Nulla togliere alle altre regine ovviamente.
pizia.
00sabato 25 luglio 2009 19:55
Ho scelto Hashepsut, fra le tre opzioni è quella che preferisco, però la mia preferita in assoluto è Neithotep.

Di Neithotep si sa pochissimo, è vero, e di quel poco io non so nulla, però mi affascina la figura della prima regina, moglie o madre di Hor A-ha.
Me la immagino a regnare sopra uno stato unico al mondo, primo in tutto come lei fu prima, portatrice di chissà quali segreti e misteri mai scritti, ancora tramandati a voce, dagli anziani, dai sacerdoti, dagli sciamani.
Be', su questo ho anche delle idee particolari tutte mie e frutto anche un po' di fantasia, ma per me è sufficiente a renderla la mia preferita.

Cleopatra non l'ho nemmeno considerata, per me, per come vedo la storia dell'Egitto ora (lo so, una volta non ero così selettiva...), lei non è una regina egizia, è solo l'ultima erede dei Tolomei, quindi fuori concorso.

Nefertiti mi piace, mi è simpatica e penso sia stata proprio una grande regina, stare vicino ad un uomo, ad un re, come Akhenaton, non fu certo un compito facile, né privo di rischi.

Hatshepsut incontra la mia preferenza per vari motivi.
Fra i nomi citati è quella più "antica" e ciò me la rende gradevole.
E' stata una regina che ha regnato da sola per un certo periodo, a titolo di tutrice o di usurpatrice per me fa poca differenza, è significativo come ci sia riuscita, per un periodo abbastanza lungo, è stata comunque molto coraggiosa.
Non è stata un sovrano guerriero, ma durante il suo regno ha dato impulso alle arti e all'architettura in particolare, alla cultura, alla conoscenza pacifica del mondo esterno; probabilmente ciò aveva peso per lei, perché ciò è quanto ha pubblicizzato sulle pareti del suo tempio.
E poi, sempre seguendo la mia idea fantasiosa, immagino il suo regno legittimato da una tradizione discendente dalla prima regina, una tradizione mai scritta, tramandata oralmente, ora divenuta silenziosa...
roberta.maat
00domenica 26 luglio 2009 16:22
Vorrei continuare a parlare di Cleopatra secondo la mia valutazione personale.
Non vorrei cavarmela solo dicendo che fu una grande donna ma non un grande re.

Dunque sottolineo che mi intriga moltissimo come persona per il suo carattere forte che le permise nei pochi anni della sua vita attiva di emergere in un mondo e in un momento difficili.
Dinastia di inetti la sua, probabilmente minati geneticamente dalla frequente pratica dell'incesto, Cleo ha cercato di sfruttare la sua diversità attraversando tutte le espressioni di comportamento, avulsa da restrizioni imposte dall'etica comune. Si è districata anche lei nella abitudine alle congiure di palazzo cui i Tolomei erano avvezzi giungendo fino all'omicidio di sua sorella Arsinoe.
La sua propensione agli studi le diede una cultura insolita che le permise di costruire il sogno della rinascita di un Egitto sovrano e di giustificare l'audacia delle sue mosse.
Forse non eccesivamente bella (almeno nelle monete romane) doveva possedere un sex appeal non indifferente anche se penso che fu più il significato di Cleopatra e non Cleopatra ad imbambolare i due uomini.......col terzo sembra che non riuscì.
A suo favore pure la padronanza delle lingue, una forte autostima, e qualche sagace sfruttamento di situazioni contingenti, come l'assassinio di Pompeo da parte di suo fratello che fu una splendida occasione per eliminarlo ed ingraziarsi Cesare.......da attenta osservatrice dei fatti di Roma forse non avrebbe fatto lei stessa quell'errore. Il triunviro Pompeo era sì nemico del condottiero ma anche suo amico fraterno.......eliminarlo in quanto terzo uomo potente, sarebbe stato un grave errore politico.
Questa personalità lucida e prepotente indubbiamente affascina però non fu sufficiente a garantirla per una corona duratura.
Forse amò davvero Marcantonio e questo sentimento le fece perdere l'obbiettività e la ragione.
Penso che ebbe anche molto savoir faire nelle relazioni interpersonali tanto che perfino la sua rivale ex moglie di Antonio Ottavia, alla sua morte ed in barba ai venti che spiravano a Roma, si prese cura dei suoi figli.
Irriducibile ostinata nella ricerca della supremazia in Oriente , commise quell'ultimo errore fatale di convincere Antonio allo scontro navale con Ottaviano fornendo una grande flotta pesante e inadeguata mentre le truppe erano addestrate per combattimenti di terra.
La passionalità che la contraddistinse ha donato tinte intense a tutta la sua vita, teatralità e gesti estremi fino all'ultimo sopprimendo se stessa.
Un'altra osservazione da fare , secondo me : Roma si avviava al grande cambiamento, scossa tra guerre civili e dittature. Era finito il tempo della repubblica e stava per iniziare l'impero, una forma di governo che forse Cleopatra benchè ellenizzata e latinizzata avrebbe compreso di più.
I fasti di Ottaviano Augusto, inizio di Roma caput mundi, si addicono ad una regina faraone, più di una repubblica dove comandano senato, generali ecc.........forse sarebbe stato meglio per lei nascere più tardi !

Ho fatto di Cleo un ritratto, forse non corretto e condivisibile, però è quello che resta per ora in me di una donna straordinaria nel bene e nel male che voleva essere re quando non c'era più posto.
CleopatraSvizzera
00domenica 26 luglio 2009 18:57
Ciao ragazzi,
vorrei anche io esprimere il mio pensiero su Cleopatra:

prima di tutto ho una profonda passione per il suo personaggio, mi affasciana moltissimo la sua personalità e la sua tenacia....come anche, penso io, il suo egoismo.

Logicamente tutto quello che so di lei è grazie a diversi libri che ho letto che però non sempre veniva descritta come grande personaggio....

Nata in una famiglia dove l'uccisione dei suoi parenti era un fatto "normale" è cresciuta mentalmente con una grande cultura generale e soprattutto con il sapere di diverse lingue che credo già a quel tempo era un grande vantaggio. Essa veniva considerata perciò una donna colta ed intellingente. Questo faceva si che a diversi uomini non piaceva o meglio erano invidiosi e paurosi della sua personalità.

Rimase in disparte per diverso tempo finchè ad un certo punto scoppiò....
ammagliò Cesare che però non ne era del tutto innamorato, un esempio molto concetro era quello di Arsinoe: venne arrestata e mandata in esilio ma mai uccisa come voleva Cleopatra questo perchè Cesare voleva far vedere alla Regina d'Egitto che come gli aveva donato il suo Regno poteva toglierlo quando voleva rimettendo sua sorella al trono.

Per Antonio fu diverso....a mio parere lui la cercò disperatamente perchè ne era ossessionato....voleva probabilmente essere uguale a Cesare....avere tutto quello che lui aveva avuto compreso l'amore della Regina.

I due uomini vissero un magnifico periodo con la Regina ma purtroppo finirono male anche per colpa sua....essa era egoista voleva che tutto fosse fatto come lei desiderava...

per me Cleopatra fu una grandissima politica.....girava e riggirava gli uomini come voleva ed a quel tempo il sesso era quasi come un patto di sigillo....si dice che quando Antonio andò a letto con lei il giorno dopo ordinò di uccidere sua sorella ed molte altre sue pretese verreno esaudite....questo significa che Cleopatra aveva usato il suo corpo come metodo per dominare un uomo.

In sostanza quello che volevo scrivere è che trovo Cleopatra una grande politicante, fatta di strategie, di intrighi, di spie...ecc.....nonchè la vedo come magnifica donna....capace di far cadere ai suoi piedi ogni uomo....e capace ad usare il sesso ed il piacere a suo modo.....secondo me una grandissima risorsa per una bella donna....

ciao ciao , baciiii [SM=g1621242]
Lostris77
00sabato 3 ottobre 2009 16:26
Secondo la mia opinone Nefertiti è la regina del mistero, la cui storia e destino affascinano ancor'oggi! [SM=x822716]
colombina68
00martedì 20 ottobre 2009 10:56
Concordo con Kiya: Cleopatra fu, un vero sovrano. L'imperativo era sopravvivere! Ma come? In tutti i modi possibili.
Il pregio, o il difetto, dipende da come si vuole interpretare il "personaggio" Cleopatra, sta proprio nella sua capacità ad uniformarsi alla situazione politica "internazionale" in perenne cambiamento, nulla era come sembrava.
Un grande condottiero che anelava la conquista del mondo, stroncato improvvisamente da un gruppo di avversari politici, un triunviro con il desiderio di riottenere ciò che di diritto, pensava gli appartenesse.
Riconosco a Cleopatra la flessibilità dello stratega politico e la capacità del buon governo, tutto ciò ottenuto con abilità, intelligenza e perchè no, con malizia e furbizia. Del resto era una donna.... piacente, intrigante e con la consapevolezza delle sue armi segrete! [SM=g1619694]
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