Petrolio:il prezzo si scalda ancora

Euro su in attesa del rialzo dei tassi
E' di nuovo in crescita il prezzo del petrolio dopo la discesa delle recenti settimane, che aveva riportato le quotazioni ai minimi degli ultimi cinque mesi. Le quotazioni puntano opra verso i 58 dollari al barile e gli investitori temono che l'effetto freddo faccia salire eccessivamente i prezzi nonostante le rassicurazioni arrivate dall'Opec.

Oltre all'oro nero quotato sul mercato di New York, di poco inferiore ai 58 dollari, con una salita di 56 centesimi, viaggia in rialzo anche quello del Brent di Londra, dove il greggo vale 55,60 dollari, in crescita di 72 cent.

Il barile ha guadagnato quota anche in Asia, dove è arrivato a 57,80 dollari. Le previsioni meteo indicano per la settimana temperature rigide da Buffalo a New York, che spingeranno in alto i consumi di combustibili da riscaldamento. Le piattaforme petrolifere del Golfo del Messico, ricorda l'agenzia Bloomberg, sono però ancora danneggiate e non sono in grado di produrre a regime dopo le devastazioni subite durante gli uragani estivi. Un elemento, quello del rialzo del petrolio, di incertezza per i mercati, su cui pesano anche le parole del numero uno della Bce Jean-Claude Trichet della scorsa settimana, secondo cui la Banca di Francoforte potrebbe aumentare i tassi.

E intanto l'euro si avvicina a quota 1,18 dollari questa mattina. All'apertura dei mercati valutari, la moneta unica viene scambiata a 1,1790 dollari rispetto a 1,1679 dollari delle quotazioni Bce di venerdì scorso. Le quotazioni della valuta europea sono in ripresa dalla serata di venerdì, proprio sulla scia delle dichiarazioni di Trichet.

Ma quanto mi costerà un pieno alla makkina? :smile::18