Milano, via agli "Altrimondiali" tra pallone e solidarietà

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vanni-merlin
00venerdì 2 giugno 2006 01:11
Il torneo, che si chiuderà il 9 giugno, mette in campo
ragazzi palestinesi, Rom, keniani e sudamericani


Milano, via agli "Altrimondiali"
tra pallone e solidarietà


MILANO - "Vabbè abbiamo perso ma quelli sono una squadra vera". Sorridono i ragazzi palestinesi travolti 7 a 0 dall'Amani Yasset Sport, la squadra di calcio composta dagli ex ragazzi delle baraccopoli di Nairobi. Benvenuti agli "Altrimondiali", dove c'è un campo, un pallone, l'arbitro e il pubblico. Ma le similitudini con la kermesse di Germania 2006 finiscono qui. Quello che si svolge nel capoluogo lombardo è un torneo calcistico. all'insegna della solidarietà e che vuol "rendere visibili altri modi di giocare e di intendere il calcio, non quelli che fanno muovere miliardi", dicono gli organizzatori.

In campo ci sono la squadra keniana guidata dal padre missionario Kizito Sesana, la rappresentativa Free Palestine, una squadra mista di immigrati sudamericani, una di Rom che fa riferimento alla Casa della carità guidata da don Virginio Colmegna e una di ultras milanisti (i leoni rossoneri). Il torneo si svolge nei campi della periferia milanese con finale il 9 giugno all'Arena.

Storie di pallone che si incrociano con storie di vita. Come quella dei ragazzi palestinesi: la maggior parte viene dai campi profughi di Gaza, gli altri da Nazareth. "Ci sono i cosiddetti arabi del '48 - aggiungono gli organizzatori dei mondiali alternativi - cioè palestinesi e arabi con cittadinanza israeliana: già questo è un successo dell'iniziativa, che è riuscita a far incontrare in Italia persone dello stesso popolo, ma divisi da una guerra incominciata sessanta anni fa". Una squadra, quella di Free Palestine frutto dell'impegno e dei viaggi in Palestina dei ragazzi di "Sport sotto assedio" e che, dopo Milano toccherà scenderà in campo a Pisa, Livorno, Macerata e Roma.

L'altra squadra famosa è l'Amani Yassets Sports, un gruppo formato da ex ragazzi di strada delle baraccopoli di Nairobi. Nel corso degli anni hanno messo in piedi una sorta di 'bar sport', con attività di aggregazione e una squadra davvero forte. Ne sanno qualcosa i palestinesi che ieri hanno provato sul campo la loro classe calcistica.

Oltre al patrocinio del Senato già ufficializzato per il mondiale alternativo e a quello del presidente della Repubblica e della Camera dei deputati che gli organizzatori assicurano in arrivo, alla campagne de "L'Altropallone" partecipano anche il giornalista Gianni Mura e il capitano della Roma Damiano Tommasi, mentre l'ultimo premiato è stato il difensore juventino Lilian Thuram, per il suo impegno a favore dei ragazzi delle banlieue parigine.

Molta carne al fuoco dunque. E, per chiudere, una lettera, destinata al presidente della Fifa, Joseph Blatter, che chiede la sospensione di Israele da membro della federazione mondiale del calcio "fino a che non smetterà di interferire e fare ostruzionismo nei confronti della nazionale palestinese di calcio e delle altre discipline".


(31 maggio 2006)


da: www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/calcio/altri-mondiali/altri-mondiali/altri-mondi...

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