L’embrione non è persona

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(Upuaut)
00domenica 7 maggio 2006 17:13
L’embrione non è persona

Nei dibattiti si fanno grossolane confusioni tra vita cellulare e vita umana, intesa come essere umano o persona. Questa confusione è dovuta all’uso improprio in embriologia della parola persona, i cui molteplici ed eterogenei significati costituiscono un problema semantico ancora irrisolto. Potendo assumere significati talmente aspecifici, teorici ed elastici, persona è una parola camaleontica al crocevia di molteplici teorizzazioni
filosofiche, bioetiche, teologiche e psicologiche (teorie della personalità), a costituire quel nodo di Borromeo, (il trivio (crocevia) diabolico di Lacan, dove i significati simbolici si mescolano con quelli dell’immaginario e del reale a costituire una vera Torre di Babele.

PERSONA

Persona è tra le parole più inflazionate di significati, ma è anche una bella parola di cui tutti si appropriano agevolmente a sostegno delle proprie tesi.
Ripercorrere il cammino storico-teorico della parola persona significa ripercorrere passo a passo la valenza speculativa che di volta in volta le è stata arbitrariamente attribuita. Si tratta di un cammino segnato da notevole ambiguità e indeterminatezza etimologica.

Persona deriva dal greco pròsopon, o dall’etrusco phersu o dal latino personare.
Secondo il significato latino, persona era la maschera che gli attori indossavano per drammatizzare i personaggi rappresentati nell’anfiteatro, ma questo significato è stato esteso al ruolo che un individuo rappresenta nel sociale.
Un altro grande filone di significati ha come matrice comune la persona come soggetto di relazioni ripreso in diversi modelli teorici elaborati sia in filosofia che in psicologia per le diverse costruzioni teoriche di personalità.

In ambito filosofico, teologico e bioetico, la persona è stata pensata almeno in tre accezioni che si sono succedute nella storia del pensiero come segue:
1) come sostanza primaria indivisibile (anima) a fondamento dell’individualità come unica ed irripetibile, in possesso del libero arbitrio e pertanto responsabile delle proprie azioni. Questo concetto di persona è stato teologicamente teorizzato fino alla nozione cristiana di anima con cui è stato confuso;
2) come autoregolazione dell’individuo con sé stesso secondo il modello cartesiano del “cogito ergo sum”, che identifica la persona con l’Io inteso come coscienza e, successivamente come autocoscienza nell’ambito dell’idealismo;
3) come relazione con il mondo secondo almeno due prospettive principali, la prospettiva marxista che concepisce la persona come la risultante dei rapporti di forza che ha con i propri simili e con l’ambiente, e la prospettiva fenomenologica ed esistenzialista che concepisce la persona come un essere-nel-mondo, dove il mondo è pensato come elemento costitutivo della persona stessa.
Per la Psicologia Analitica di Jung, persona è la maschera che l’individuo assume come mediazione tra l’Io e il mondo esterno, come adattamento cosciente al collettivo, con scarsa consapevolezza della propria interiorità e scarsa capacità di percepire ciò che va al di là del proprio ruolo sociale, e cioè al proprio potere. L’anima invece avrebbe funzione di mediazione tra l’Io e il mondo interiore, come adattamento a ciò che è personale, conscio o inconscio.

La concezione teologica di persona risale alle dispute teologiche sulla Trinità e cristologia del medioevo. Severino Boezio, Tommaso d’Aquino, Giovanni Damasceno, Riccardo da San Vittore e molti altri hanno “secolarizzato” il concetto di persona trasferendolo dall’ambito teologico a quello filosofico mediante una definizione ambigua destinata a rimanere nella storia del pensiero occidentale: “persona = Sostanza individuata di natura razionale”
Non c’è una sola parola di tale definizione che possa essere evidenziata dal microscopio esaminando un embrione.
Una ulteriore scissione del concetto di persona è stata operata da Cartesio che spezza l’unità dell’uomo in anima e corpo, attribuendo lo statuto di persona solo all’anima, sede del pensiero e dell’autocoscienza.

Kant, criticando l’esistenza dell’anima come sostanza superiore, assoluta ed immutabile, attribuisce alla persona diritti, valori e dignità, considerando la persona fine e non mezzo.
Il conceto di persona è entrato ulteriormente in crisi con Marx, Freud, Nietzsche, Foucault, Deleuze, Skinner, ecc.
Svuotato di ogni valenza biologica, il concetto di persona viene sovraccaricato di valenza etico-giuridica, per delimitare convenzionalmente ed arbitrariamente il confine tra lecito ed illecito.
L’embrione è biologicamente una clonazione cellulare mitotica
Per cui va smascherato l’abuso indiscriminato in bioetica del termine persona impropriamente attribuito all’embrione, per tutelare la ricerca scientifica.

La bioetica cattolica dovrebbe ripensare il concetto di persona e formulare nuove categorie oggettivamente più pertinenti alla realtà biologica dell’embrione.
Persistere dogmaticamente nella irriducibile certezza che l’embrione è persona, attualizza la “dittatura dell’assolutismo bioetico”, mediante l’automatico passaggio dallo statuto descrittivo di persona allo statuto normativo, morale e giuridico, penalizzando così la ricerca scientifica e inquisendola per crimini contro l’embrione.
Questo passaggio è reso possibile dall’ambiguità del concetto di persona con cui si definisce l’embrione fin dal concepimento La grande confusione tra vita cellulare e persona umana, consente di credere senza dimostrare; ciò scippa il dibattito scientifico sull’embrione dal suo ambito di appartenenza, l’embriologia, per trasferirlo abusivamente in ambito filosofico e teologico

Da quanto fin qui detto, il concetto di persona ha imboccato il bivio del simbolico e dell’immaginario. La questione ontologica su cosa è persona è squisitamente filosofica e metafisica (sostanza individuale di natura razionale), non scientifica, ma ha la pretesa di legiferare sul reale della ricerca scientifica e dell’embrione. Il trasferimento di categorie ideologiche, concettuali, metafisiche nella sfera biologica e genetica ha indotto una dissonanza di significati; infatti per l’etica cattolica una persona deve:

• essere “individuo”, cioè indivisibile se no muore
• avere una “natura razionale”, cioè la proprietà “emergente”
(autocoscienza, attività simbolica, anima, razionalità)

Almeno fino al 14° giorno l’embrione può essere diviso dando origine a gemelli identici.
La proprietà emergente (anima) “trascendente” la materia (corpo), necessita di un SN sufficientemente formato, e l’embrione non ha ancora neanche un abozzo del SN.
A questo riguardo la secolare tesi di S. Tommaso dice che l’anima razionale è da Dio infusa dopo un certo tempo dalla fecondazione, quando cioè il corpo ed il SN sono sufficientemente formati (animazione ritardata).
Secondo s.Tommaso, seguace della teoria aristotelica come espressa nel libro “Generazione degli animali”, la fecondazione procrea un “vivum”, una realtà cellulare vivente. Le scienze definiscono vivente tutto ciò che si muove e si riproduce, per cui anche gli spermatozoi e gli ovociti sono viventi.

Sempre secondo s. Tommaso, solo dopo qualche giorno il “vivum” (zigote) diventa “animal” (embrione) ed infine “homo” (feto), e riceve l’anima solo quando diventa “homo”, più o meno intorno al quarantesimo giorno dal concepimento
Pertanto l’embrione non è persona perché non possiede nessuno dei due requisiti necessari per lo statuto di persona (indivisibilità e proprietà emergente), e soprattutto non possiede l’anima, ammesso che l’anima esista essendo un’invenzione di Platone (vedi Galimberti).
Sostenere che l’embrione è pur sempre persona potenziale, implicitamente è riconoscere che l’embrione non è persona, e che si dovrebbe stabilire una gerarchia di doveri nei confronti dell’embrione.


L’etica laica non si limita a considerare solo i diritti dell’embrione (dibattito evasivo e futile), ma estende il dibattito a tutti i soggetti coinvolti (embrione, madre, genitori, famiglia, società), tutti soggetti liberi, spirituali, aventi diritto tutti alla dignità ed al rispetto della persona ribadita e sbandierata enfaticamente solo per l’embrione.
La posizione della Chiesa cattolica è sostenere una legge che impone doveri assoluti e che non ammette eccezioni in nessuna circostanza, realizzando negli stati laici “la tirannia dell’assolutismo morale”. Ammettere una sola eccezione equivale a perdere l’onnipotenza del dovere assoluto che si fonda su divieti di principio aprioristici.

Un membro della Commissione di Bioetica dell’Accademia dei Lincei, ha scritto che “lo scienziato non può entrare nella disputa tra teologi e filosofi in tema di embrione-persona”. Questa dittatura accademica, tesa ad escludere la scienza da una disputa scientifica, la trasferisce capziosamente, cavillosamente e sofisticamente dal piano cellulare dell’embriologia, a quello metafisico di persona-anima, considerato campo esclusivo della speculazione filosofica e teologica, da cui la scienza verrebbe estromessa con l’arroganza dell’ipse dixit.
Da quanto fin qui detto, il concetto di persona ha imboccato il bivio del simbolico e dell’immaginario, avendo la pretesa di legiferare sul reale della genetica, senza conoscerla.
Il trasferimento di categorie ideologiche e concettuali nella sfera biologica e genetica ha inondato di sangue il Pianeta.

Una teoria può essere sconfessata dai fatti scientifici, nessun fatto scientifico può essere disconfermato dalla teoria.
La relazione tra il concetto di persona e i concetti di vita e di morte, se la si intende come momento in cui l’anima discende nell’embrione e lascia il corpo, scippa l’embrione dai criteri oggettivi delle scienze sperimentali, per lasciarlo inerme nelle mani della bioetica, del biodiritto, della filosofia e della teologia, che si arrogano “il compito di definire quando una persona può essere definita viva o morta”.
La tesi che l’embrione è persona, cioè possiede un’anima, sin dalla fecondazione, “si fonda su argomenti di natura non scientifica ma teologica, filosofica e morale che risalgono ad Aristotele e a S. Tommaso”, argomenti difesi da alcuni filosofi e teologi e contestati da altri.

Ovviamente la scienza non può accettare per fede che l’embrione sia persona e che il coma vegetativo possieda ancora un’anima, perché la scienza lavora con il microscopio, con la ripetitività dell’esperimento in tutte le comunità scientifiche e con l’elettroencefalogramma e altre tecnologie e non con concetti filosofici o con credenze di fede.
L’etica laica, mediante la gerarchia di doveri e l’etica della responsabilità, valuta non aprioristicamente le circostanze esistenziali che si vengono a creare. Il dovere e i divieti assoluti non ammettono margini per la contrattazione e per il dibattito che l’astensionismo vuole furbescamente evitare.

Attribuire all’embrione entità di persona intesa come anima, significa rimanere impantanati nel trivio diabolico di Lacan, laddove la realtà biologica dell’embrione viene fagocitata dall’immaginario e dal simbolico mediante un irriducibile atto di fede, per cui ne deriva una dittatura della morale dogmatica.
Nel diabolico trivio di Lacan è facile fare il gioco delle tre carte con le parole, per cui l’embrione reale diviene persona ed anima, onnipotentemente uno e trino.
Da queste posizioni di potere è facile tuonare che “Solo fede e morale possono ragionare sul concetto di embrione-persona, su cui gli scienziati non hanno niente da dire in quanto scienziati, e devono restare estranei alla disputa di quando un embrione si possa chiamare persona”.
Come tutte le dittature, anche questa tende ad imbavagliare la scienza laica


Non esistono le razze ma solo i razzisti

Meiosi e crossing-over---individualità e diversità indispensabili per l’evoluzione umana.

Già la meiosi genera 8,5 milioni di spermatozoi od ovuli geneticamente diversi, il crossing over 3 miliardi di combinazioni diverse. Tutti gli ovuli e gli spermatozoi sono geneticamente diversi. Ogni b è il risultato di combinazioni uniche ed irripetibili, diverso dai genitori, dai fratelli e da tutti gli altri esseri umani.
3.085.000.000 combinazioni geniche in ogni individuo X 6 miliardi di individui = 18.510.000.000.000.000.000 di combinazioni geniche presenti sul pianeta terra.
Ciò rende impossibili le razze.
La meiosi è creatrice di diversità e quindi di relazione, e senza relazione non c’è persona.

lockjaw
00domenica 7 maggio 2006 22:02
Illazioni. Citando Popper (secondo Ghost) la scienza esprime solo opinioni che non hanno più valore di altre, quindi può venire ignorata qualunque sia la sua posizione. Poi il SN è un elemento inutile da considerare: secondo un autorevole scienziato o presunto tale (Ghost), l'autocoscienza "proviene da altri sensi". Quest'ultima a rigor di logica dovrebbe essere un'opinione come tante altre... a pensarci bene non capisco come si possa allora scegliere una opinione piuttosto che un'altra... Ma che dico?? C'è la religione! E la Chiesa come custode della Verità!! Ecco perchè lei prepotentemente tenta di imporre la propria opinione e di fare politica. La Chiesa è l'eccezione al ragionamento di Popper secondo Ghost (o così pare). Ma perchè allora non basare la nostra società su di una teocrazia? La democrazia è solo una maschera necessaria? Forse in quanto maschera la democrazia è persona nel significato latino del termine. In quanto persona la democrazia ha un'anima e quindi va difesa e tenuta in vita anche in stato comatoso e assoggettato al volere del medico di nome Ratzinger, visto che l'eutanasia è peccato (secondo fonti autorevoli). In ogni caso bisogna vedere come la pensa il pastore tedesco...

@upuaut
Chi è l'eretico autore del testo?
(Upuaut)
00lunedì 8 maggio 2006 19:56
Re:

Scritto da: lockjaw 07/05/2006 22.02
Illazioni. Citando Popper (secondo Ghost) la scienza esprime solo opinioni che non hanno più valore di altre, quindi può venire ignorata qualunque sia la sua posizione. Poi il SN è un elemento inutile da considerare: secondo un autorevole scienziato o presunto tale (Ghost), l'autocoscienza "proviene da altri sensi". Quest'ultima a rigor di logica dovrebbe essere un'opinione come tante altre... a pensarci bene non capisco come si possa allora scegliere una opinione piuttosto che un'altra... Ma che dico?? C'è la religione! E la Chiesa come custode della Verità!! Ecco perchè lei prepotentemente tenta di imporre la propria opinione e di fare politica. La Chiesa è l'eccezione al ragionamento di Popper secondo Ghost (o così pare). Ma perchè allora non basare la nostra società su di una teocrazia? La democrazia è solo una maschera necessaria? Forse in quanto maschera la democrazia è persona nel significato latino del termine. In quanto persona la democrazia ha un'anima e quindi va difesa e tenuta in vita anche in stato comatoso e assoggettato al volere del medico di nome Ratzinger, visto che l'eutanasia è peccato (secondo fonti autorevoli). In ogni caso bisogna vedere come la pensa il pastore tedesco...

@upuaut
Chi è l'eretico autore del testo?



Ehi! E' vero! hai assolutamente ragione! [SM=x278632]
imperatoreluca
00martedì 9 maggio 2006 13:04
i referendum bruciano ancora


[Modificato da imperatoreluca 09/05/2006 13.04]

(Upuaut)
00martedì 9 maggio 2006 20:34
Re:

Scritto da: imperatoreluca 09/05/2006 13.04
i referendum bruciano ancora


[Modificato da imperatoreluca 09/05/2006 13.04]




Sì, la ricerca scientifica in Italia è un disastro.
Ignoranza genera ignoranza..



(Upuaut)
00venerdì 16 giugno 2006 15:37
www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/staminali1/proteina-nanog/proteina-na...

Ricercatori scozzesi hanno individuato l'elemento che restituisce la "pluripotenza"
Nuovi scenari: sarà aggirato il problema etico del prelievo su embrioni

Staminali, scoperta la proteina
che fa ringiovanire le cellule


ROMA - Un gruppo di ricercatori scozzesi potrebbe aver scoperto il segreto della pluripotenza delle cellule staminali embrionali. Austin Smith e i suoi colleghi della University of Edinburgh hanno pubblicato uno studio sulla rivista Nature, nel quale rivelano che una proteina, che si chiama Nanog, è prodotta nelle cellule dell'embrione ai primi stadi di sviluppo e potrebbe essere ciò che rende questo tipo di cellule pluripotenti, cioè capaci di differenziarsi in ogni tipo di tessuto. Si tratta di una scoperta che, se confermata, potrebbe avere risvolti rivoluzionari nel campo della ricerca, poiché consentirebbe di continuare la sperimentazione sulle cellule staminali aggirando il problema etico del loro prelievo dagli embrioni.

I ricercatori scozzesi hanno compiuto i loro esperimenti usando staminali embrionali di topo, ricche di proteina Nanog, per far tornare delle cellule staminali adulte del sistema nervoso allo stadio embrionale. E' come se, grazie alla proteina, le cellule adulte fossero tornate indietro, allo stadio dell'infanzia, quando erano pluripotenti.

La scoperta degli studiosi scozzesi potrebbe aprire un nuovo capitolo nella ricerca sulle staminali. I ricercatori di tutto il mondo chiedono di lavorare sulle staminali embrionali, che offrono grandi speranze per riparare organi e tessuti, grazie , appunto, alla loro caratteristica di "pluripotenzialità". Esistono tuttavia grossi problemi di carattere etico legati al loro utilizzo, visto che le cellule staminali si possono prelevare solo da embrioni. Se davvero si troverà il modo per far tornare bambine delle cellule adulte il problema etico sarà superato e la ricerca potrà avvalersi di cellule non prelevate da embrioni.

(14 giugno 2006)


Se la scoperta fosse confermata, il dilemma etico tra scienza e religione sarebbe stato risolto grazie alla scienza, non certo grazie alla religione.



[Modificato da (Upuaut) 16/06/2006 15.37]

Lux-86
00venerdì 16 giugno 2006 17:22
Re:

Scritto da: (Upuaut) 16/06/2006 15.37
www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/staminali1/proteina-nanog/proteina-na...

Ricercatori scozzesi hanno individuato l'elemento che restituisce la "pluripotenza"
Nuovi scenari: sarà aggirato il problema etico del prelievo su embrioni

Staminali, scoperta la proteina
che fa ringiovanire le cellule


ROMA - Un gruppo di ricercatori scozzesi potrebbe aver scoperto il segreto della pluripotenza delle cellule staminali embrionali. Austin Smith e i suoi colleghi della University of Edinburgh hanno pubblicato uno studio sulla rivista Nature, nel quale rivelano che una proteina, che si chiama Nanog, è prodotta nelle cellule dell'embrione ai primi stadi di sviluppo e potrebbe essere ciò che rende questo tipo di cellule pluripotenti, cioè capaci di differenziarsi in ogni tipo di tessuto. Si tratta di una scoperta che, se confermata, potrebbe avere risvolti rivoluzionari nel campo della ricerca, poiché consentirebbe di continuare la sperimentazione sulle cellule staminali aggirando il problema etico del loro prelievo dagli embrioni.

I ricercatori scozzesi hanno compiuto i loro esperimenti usando staminali embrionali di topo, ricche di proteina Nanog, per far tornare delle cellule staminali adulte del sistema nervoso allo stadio embrionale. E' come se, grazie alla proteina, le cellule adulte fossero tornate indietro, allo stadio dell'infanzia, quando erano pluripotenti.

La scoperta degli studiosi scozzesi potrebbe aprire un nuovo capitolo nella ricerca sulle staminali. I ricercatori di tutto il mondo chiedono di lavorare sulle staminali embrionali, che offrono grandi speranze per riparare organi e tessuti, grazie , appunto, alla loro caratteristica di "pluripotenzialità". Esistono tuttavia grossi problemi di carattere etico legati al loro utilizzo, visto che le cellule staminali si possono prelevare solo da embrioni. Se davvero si troverà il modo per far tornare bambine delle cellule adulte il problema etico sarà superato e la ricerca potrà avvalersi di cellule non prelevate da embrioni.

(14 giugno 2006)


Se la scoperta fosse confermata, il dilemma etico tra scienza e religione sarebbe stato risolto grazie alla scienza, non certo grazie alla religione.



[Modificato da (Upuaut) 16/06/2006 15.37]




miscredente, dio ha pensato a tutto. [SM=x278687] [SM=x278640]

[SM=x278687]

[Modificato da Lux-86 16/06/2006 17.25]

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