Il falco che sorvola l'Altopiano

Era il pomeriggio successivo alla visita di Jon all'accampamento Baratheon. Il Lord della Valle era nella sua tenda, intento a confrontare la mappa di Westeros e quella del circondario di Harrenal. Sapeva che durante i giorni del torneo avrebbe dovuto far visita a tutte le famiglie nobili del Regno, solo: ne avrebbe avuto il tempo?
Decise di proseguire recandosi ad un altro accampamento vicino al suo, gli altri per ora avrebbero aspettato.
Indossata l'armatura che riportava il sigillo della sua Casa, salì sul suo cavallo e si recò verso l'accampamento di una delle famiglie più influenti dei Sette Regni.

Arrivato all'altezza delle prime tende verdi e dorate, fu subito avvistato dalle guardie poste all'ingresso. Non dovette neanche presentarsi che fu subito riconosciuto: sembravano dei soldati ben preparati a svolgere il loro compito.

"Lord Arryn? Benissimo!"
Conscio che lo zio potesse essere inchiodato in qualche differente salamelecco, ser Quentin accorse verso il luogo in cui il Protettore dell'Est era stato annunciato

"Ser Quentin, giusto?" chiese Jon vedendo chi gli arrivava incontro. Gli strinse la mano, chiedendosi se più tardi anche Lord Mace si sarebbe unito al loro incontro.
"Sono venuto per porgere i saluti della Valle all'Altopiano, e per chiedere notizie del suo Gran Maresciallo."
Mentre attendeva la risposta del suo interlocutore, gli sorse spontanea sulle labbra una battuta: "Ho sentito che i commerci dell'Altopiano sono particolarmente floridi negli ultimi anni, dovrò chiedere a vostro zio il segreto di una tale prosperità!" Rise, aspettando di osservare alla reazione di Quentin ad un complimento così spontaneo e poco studiato nei confronti della sua terra.

"Confido che il mio Lprd zio sarà presto dei nostri." Ser Quentin accompagna Jon Arryn nella sua tenda "e per quanto riguarda i commerci, meglio parlarne direttamente con Lord Mace. È lui l'uomo di stato, io sono un semplice cavaliere.", si schernisce.
"Avete fame, mio lord? Sete?"

"Attenderò Lord Mace per discuterne, allora. Ma intanto parliamo pure tra noi, Ser Quentin. Come procedono i preparativi per il torneo? A brevissimo avremo le prime eliminatorie. Siete in lizza, non è vero?"
Poi soggiunse: "Non occorre che chiamiate la servitù per del cibo. Sto tentando di mantenermi in forma per lo scontro contro vostro zio" disse ammiccando "ed effettivamente tentare un vecchio con le prelibatezze dell'Altopiano non è proprio corretto da parte vostra!" rise divertitito il vecchio Jon.

"Ah mio Lord, ci sono cavalieri e uomini ben più quotati ed esperti di me. Io sono venuto a tentare la fortuna" si schernisce il cavaliere "ed è necessario che mangiate qualcosa, prima di gareggiare. Il digiuno non fa bene a nessuno."

"E va bene, mi farò tentare per non sembrare scortese. Se avete un bicchiere di vino e qualcosa da mettere sotto i denti, sarò ben felice di servirmi."
Nell'attesa del cibo, iniziò a chiacchierare: "Che cosa mi raccontate, giovane Quentin? Sarete anche inesperto nei combattimenti ma sono sicuro che siete stato educato come merita un giovane rampollo di una Casata importante. Ditemi, vi hanno forse destinato alle questioni diplomatiche?"