Il Torino è di Urbano Cairo

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TheRainMaker
00giovedì 1 settembre 2005 13:52
TORINO — Il Torino è nelle mani di Urbano Cairo. Luca Giovannone, l'antagonista dell'editore, ha fatto un passo indietro: si accontenta di essere socio di minoranza, con l'1,8% di quote azionarie e senza diritto di voto. La svolta a mezzanotte, dopo una giornata interminabile, fatta di incontri, accordi trovati, ma deboli, mediazioni, litigi, nuove intese. Alla fine è stata trovata la soluzione che sembra accontentare tutti, in particolare i tifosi del Toro che, poco dopo mezzanotte, hanno festeggiato l'arrivo di Cairo davanti al Municipio di Torino. Oggi l'assemblea dei soci della Società Civile Campo Torino, la srl che ha dato vita al nuovo Toro, renderà operativa l'intesa raggiunta ieri sera. Alle 23.10, fonti vicine al nuovo assetto societario avevano fatto filtrare anche una dichiarazione: «È stata trovata un'intesa di massima sui nodi finanziari della società». Il segnale che la trattativa era arrivata alla svolta decisiva.
I legali delle due parti, quella di Cairo e quella di Giovannone, si erano riuniti in una località segreta fin dal primo pomeriggio. A discutere, a mettere le basi di un accordo. In serata l'incontro, non a Torino, ma all'aeroporto di Fiumicino, tra i due pretendenti alla presidenza del club granata: Cairo, incoronato dai tifosi come il salvatore della patria granata, e Giovannone, l'imprenditore romano che con una scrittura privata teneva in mano le chiavi della società, hanno potuto alla fine darsi la mano. E i tifosi, con grande soddisfazione, rimasti con il fiato sospeso, piazzati sotto le finestre del Municipio di Torino ad aspettare la grande notizia. Ora non resta che darsi da fare per costruire una squadra degna della serie B, riacciuffata grazie al Lodo Petrucci, dopo il disastro legato alla fideiussione falsa che, dopo cinque anni, ha chiuso l'avventura di Cimminelli alla guida del club granata. Ma non sarà facile, perché il tempo non è molto e tanto ne è stato sprecato. Nei giorni scorsi, Cairo aveva fatto promesse concrete, che saranno mantenute: la prima, forse la più importante, quella di coinvolgere Renato Zaccarelli, timoniere di fede e di esperienza. In panchina non si siederà Stringara, il tecnico ingaggiato dai lodisti e da Giovannone, ma Giovanni De Biasi: sarà lui l'allenatore. Altro ingaggio importante quello di Fabrizio Salvadori (ex Perugia) come d.s. Per il Torino il mercato è ancora aperto: fino al 9 settembre. Il primo obiettivo è Roberto Stellone, attaccante, classe '77, che nella giornata di ieri aveva rifiutato il Cagliari.

Gino Minguzzi

01 settembre 2005






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