I popoli del mare

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ernota
00domenica 27 maggio 2007 22:51
[SM=x278636] TJEKKER

Questo popolo che si caratterizza per portare in testa un copricapo ricoperto di piume, appare sin da subito strettamente correlato ai Filistei (Pelesta). Partecipa alla seconda invasione dei popoli del mare e dopo di essa si stanzia sul litorale cananeo, nella città di Dor. Sembrano genti dedite al mare di un gruppo nel quale i peleset sarebbero genti che vissero solo sulla terraferma. Il loro vasellame è simile a quello filisteo, che a sua volta è un rimando a quello miceneo, quindi sembrerebbe che provengano dalla grecia, ma darsi una risposta non è così semplice.

DOCUMENTI

Nei bassorilievi di Medinet Habu, risalenti al 1190, ovvero a quando invasero l’egitto troviamo:

Disse il vinto capitano dei Tjekker: "-------- come Baal [1]-------- dà a noi {il respiro che ci devi] --------."

Disse il perduto, il grande dei Tjekker, che era nella presa di sua maestà, lodando questo Buon Dio, Signore delle Terre, Usermare-Meriamon : " Grande sei tu, re vittorioso, grande Sole di Egitto". Più grande sei di una montagna di arenaria e il terrore è simile. " dacci respiro, chè possiamo respirare , la vita è stretta a te".

[1] Baal, divinità cananea era venerato prima dei fenici, già nel 1200 a.C.

Dopo l’invasione sopra citata si stanziarono a Dor e li ritroviamo nel famoso racconto di Wenamun, un navigante egizio nell X! secolo:

"e sono arrivato a Dor, una città Tjekker ed a Beder il relativo principe causato per essere portato me 50 pagnotte, un flagon di vino ed un haunch di un bue. E un uomo della mia nave è fuggito dopo avere rubato un vaso di oro degno 5 deben, quattro vasi di d'argento degni 20 deben e un sacchetto di argento, 11 deben; il totale di che cosa ha rubato, oro 5 deben, argento 31 deben. Quella mattina quando mi svegliai, sono andato dove il principe era e ho detto a lui: "sono stato derubato nel vostro porto. Ora voi siete il principe di questa terra, voi siete quello chi lo controlla. Ricercate i miei soldi! Effettivamente i soldi appartengono a Amen-Re, il re degli dei, il signore delle terre. Appartengono a Smendes; appartiene a Herihor, al mio signore e [ ] agli altri magnati dell'Egitto. Appartiene a voi; appartiene a Weret; appartiene a Mekmer; appartiene a Tjekerbaal [2], il principe di Byblos [3]!" E quello disse a me: "siete serii? State scherzando? Effettivamente non capisco la richiesta che mi facete . Se fosse stato un ladro che appartiene alla mia terra che era andato giù alla vostra nave ed aveva rubato i vostri soldi, ve li sostituirei dal mio deposito (...) Ma il ladro che li ha rubati, è il vostro, lui appartiene alla vostra nave. Stia alcuni giorni qui con me; Lo cercherò ". Siamo rimasti nove giorni attraccati nel suo porto. Allora sono andato a lui ed ho detto a lui: "osservi, voi non hanno trovato i miei soldi. Lo lasci partire ] con i capitani della nave, con coloro che vannoal mare "."


[2] Baal significa “padrone”. Tjeker-Baal, forse capo dei Tjekker

[3] Biblo, di origini antichissime, ebbe come primo nome “Gubla” e “Gebal”. Anticamente, sia la Fenicia, che Israele si chiamavano Canaan.

Nella Bibbia, al tempo di Giosuè, quindi poco prima l’invasione si parla di Dor come di una città di Cananei e anche successivamente non si citano presenze filistee nell’area, tanto meno Tjekker:

“Anche Manasse non scacciò gli abitanti di Bet-Sean e delle città del suo territorio, né quelli di Taanac e delle città del suo territorio, né quelli di Dor e delle città del suo territorio, né quelli d'Ibleam e delle città del suo territorio, né quelli di Meghiddo e delle città del suo territorio, perché i Cananei erano decisi a restare in quel paese. “

Da questi tre brani si potrebbe concludere facilmente che i Tjeker fossero originari della terra di Canaan, poichè seguaci del dio Baal, ma va ricordato ancora una volta che usavano vasellame miceneo. Rimane anche da sottolineare che Ramses III nel famoso brano afferma che “i popoli stranieri ordirono un complotto nelle loro isole” il che escluderebbe a priori Canaan, ma valorizzerebbe la grecia isulare. Per quanto riguarda il nome Beder, al giorno d’oggi esiste come cognome in alcune zone del modo, ma non ha un significato come nome. Il cognome Beder è tedesco e più specificatamente degli ebrei tedeschi e sarebbe una storpiatura di “Bader” che a sua volta significherebbe bagno.
Per comprender più a fondo i Tjeker, però bisogna conoscere il filistei, che sono loro legati.


[SM=x278636] FILISTEI

Intorno al 1200 a.C. in Palestina scomparve la ceramica, importata, del tipo Tardo Miceneo III B e negli stessi strati archeologici si trovano tracce di distruzione violenta, segno che la zona fu devastata da aspri combattimenti.

Subito dopo, negli stessi siti, comparve la nuova ceramica monocroma del tipo Tardo Miceneo III C 1b, propria del XII secolo. Questa ceramica ha la caratteristica di essere prodotta con materiali argillosi locali della Palestina. Se ne può dedurre che popolazioni immigrate in Palestina dall'Egeo e dall'Anatolia cominciarono a produrre sul posto la ceramica con le tecniche a loro note.

Lo stesso tipo di ceramica si trova a Cipro, in Cilicia, sulla costa siriana a sud di Ugarit, a Biblo [3], Sarepta, Tiro, Akko, Dor, Asdod, Ascalona.

In quello stesso periodo, un “popolo del mare”, i Filistei (Peleset) simili ai Tjekker e portatore di questa nuova ceramica raggiunse il litorale palestinese e vi si stabilì ad Asdod, Asnon, Ecron, Gaza e Gat.

Indossavano elmo, corazza e schinieri di bronzo. Avevano un giavellotto di bronzo e portavano una lancia di ferro. Avevano probabilmente anche una spada di ferro. Usavano il carro da guerra e l'arco.L'uso del ferro era sicuramente un vantaggio significativo su popolazioni che, come gli Ebrei, erano rimasti all'età del bronzo.

Secondo la storiografia, essi si stabilirtono sulò litorale al tempo della seconda invasione dei Popoli del Mare, ma per la Bibbia essi erano già presenti tant’è che si narra che Abramo firmò un’alleanza col capo dei filistei.

E quando gli ebrei tornarono dall’Egitto, la Bibbia afferma: “Quando il faraone ebbe lasciato andare il popolo, Dio non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse vicina, poiché Dio disse: «Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto». “ e ancora al tempo di Giosuè, dopo l’Esodo : “Ecco ciò che rimane: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti, dal Sior, che scorre a oriente dell'Egitto, sino al confine di Ecron, a settentrione, che è ritenuto territorio cananeo e appartiene ai cinque prìncipi filistei: a quello di Gaza, a quello di Asdod, a quello di Ascalon, a quello di Gat, a quello di Ecron, e anche agli Avvei;” .

Dalla Bibbia, quindi traspare l’idea che i Filistei siano sempre stati in quelle zone dai tempi di Abramo, senza contare, però che Mosè visse ai tempi di Ramses II e ifilistei giunsero in Israele solo ai tempi di Ramses III., quindi dopo l’Esodo.

D’altra perte, però, quando Dio descrive ad abramo il paese che andrà ad abitare, non cita i filistei: il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei".

Anzi, più volte, ci ripete che i filistei non erano autoctoni, ma provenivano da un’isola di nome Caphtor, che significa UNA CORONA. Questa incongruenza rimane dubbia.

Ecco i brani in cui si parla di Caftor:

Genesi 10:14
i Patrusim, i Casluim (da dove uscirono i Filistei) e i Caftorim.

1Cronache 1:12
i Patrusim, i Casluim (da cui uscirono i Filistei) e i Caftorim.

Deuteronomio 2:23
Anche gli Avvei[4], che abitavano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Caftorei, usciti da Caftor, i quali si stabilirono al loro posto.

Amos 9:7
«Non siete forse per me come i figli degli Etiopi,
o figli d'Israele?» dice il SIGNORE.
«Non ho forse condotto Israele fuori dal paese d'Egitto,
i Filistei da Caftor[5] e i Siri da Chir?

Geremia 47:4
perché giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati,
in cui saranno soppressi i restanti ausiliari di Tiro e di Sidone,
poiché il SIGNORE devasterà i Filistei,
ciò che resta dell'isola di Caftor.


[4] Gli Avvei abitavano a Gaza , prima di essere distrutti da Caftor, anche se al tempo di Giosuè (1) c'erano ancora alcuni Avvei nella Filistia

[5] Caftor, ricorda il nome Egizio di Creta, Keftiu. Creta non è menzionata nell’antico testamento col nome consueto, quindi potrebbe proprio essere Caphtor, ma neanche Cipro.

Posto che Caphtor sia un’isola diventerebbe ovvio concludere che sia Creta e ciò sarebbe suggestivo, ma i Tjekker veneravano Baal, che non è una divinità Cretese, ma fenicia; i Danuni, poi, altro popolo del mare venivano da Canaan e tutti e tre portavano la stessa caratteristica acconciatura, quindi erano simili. A questo punto Caphtor intesa come Creta stonerebbe e sarebbe preferibile Cipro.


[SM=x278636] DANUNI

I Danuni sono un popolo del mare che partecipò alla seconda delle due incursioni, al tempo di Ramsete III. L'abbigliamento coincide alla perfezione con quello filisteo e Tjekker col classico copricapo piumato. Agli studiosi del loro passaggio non rimane in mano molto se non che il loro nome, in egizio D-ny-n. Essi vengono citati in diversi documenti egizi di cui uno, le lettere di Amarna, antecedente all'invasione dei popoli del mare. In esso, parlando della terra di Canaan, si afferma che "il re dei danuni è morto e suo fratello ne ha preso il posto" . Questa affermazione, purtroppo non è seguita da altre pertinenti allo stesso popolo, le affermazioni seguenti infatti parlano dell'incendio di Ugarit. Il fatto che il documento sia redatto in egizio dimostra che si tratti dello stesso popolo contro cui combattè Ramsete III. L'epoca delle lettere è quella del monoteismo in egitto, tra il 1320 e il 1380. Per quanto concerne l'invasione dei popoli del mare dobbiamo prendere in mano un altro documento, la stele di Medinet-habu la quale riporta fedele queste parole:

"ricacciai i danuna nelle loro isole"

Questo mostra una palese contraddizione in quanto non esistono arcipelagi vicini alla costa siriaca, all'infuori della grossa isola di Cipro, posta proprio di fronte a Ugarit, già menzionata. Una notizia interessante ci viene dal fatto che Ugarit cadde proprio sotto l'impeto dei popoli del mare. Da allora la ceramica rinvenuta nei pressi della città sembra corrispondere anche al passaggio dal periodo tardo-elladico IIIB a quello IIIC, che corrisponde alla fine dei regni micenei. Tralasciamo questo particolare e rimaniamo della convinzione che i popoli del mare fossero di origine canaanita e non elladica. E veniamo al terzo documento che cita i Danuni. Questo è l'unico posteriore all'invasione dei popoli del mare ed è l'unico redatto in lingua Hittita: la bilingue di Karatepe in cananeo e geroglifici hittiti.

"Io sono davvero Azatiwatta, il benedetto dal sole, il servo del dio delle tempeste che fu esaltato da Awarico, re di Adanawa. Il dio delle tempeste mi creò padre e madre della città di Adanawa e io la sviluppai e l a allargai sia dall'ovest che dall'est"

Della città di Adanawa si ha una collocazione precisa, si trova infatti in Cilicia, nella piana di adana. Azatiwatta non cita mai i danuni, ma dalle parole utilizzate si può supporre un regno molto ridotto.
In un altro passo ancora più interessante Azatiwatta si definisce dela casa di Muksus, identificato in Mopso nipote di Tiresia, figlio di Manto, eroe greco fondatore e ponimo di Colofone in Licia e Mopsuestia in Cilicia, poco a Sud di Adana.
Che i Danuni si stanziarono in Cilicia dopo aver attaccato l'Egitto è un fatto indubbio tant'è che nell'iscrizione di Incirli si dice che Awaricus, re di Que [7] si pose a fianco dei Danuni di Azatiwatta contro Shuppiluma di Kummuh. Lampante conferma della presenza danuna in Cilicia.
La stele inizia con re Awaricus di Que che racconta in prima persona di due battaglie. La prima battagli si svolge con i Danuni che cercano di impossessarsi della città di tabal, nella quale viveva il padre di Awaricus, Wasurmas, caduta sotto le mani degli alleati dei Lidi. Per i regni di Tabal e Kummuh si veda la mappa. Durante la dominazione danuna in Cilicia non si esclude che questi si espansero a sud verso l'isola di Cipro. Si ha notizia infatti che essa, il cui nome antico era Alaysia, mutò per breve tempo il nome in Ya-Da-Na-Na.

[7] Que pare fosse l'antico nome della Cilicia, identificato con un regno di Danuni situato attorno alla città di Tabarl.





[Modificato da ernota 27/05/2007 22.55]

[Modificato da ernota 27/05/2007 22.56]

[Modificato da ernota 27/05/2007 23.09]

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