Firenze

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lilly54
00mercoledì 24 giugno 2009 13:57
Firenze il 24 Giugno
festa di San Giovanni Battista, patrono di Firenze.

La scelta di San Giovanni Battista come patrono della città di Firenze avvenne solo dopo la completa conversione della città al Cristianesimo. Inizialmente infatti il patrono protettore della città era il dio Marte, la cui statua era stata posta all'inizio del Ponte Vecchio, dove vi rimase fino al 1333, data della piena dell'Arno che la distrusse.

Fu però solo nel periodo di dominazione longobarda (dal VI a l'VIII secolo) che San Giovanni Battista venne riconosciuto come patrono di Firenze. San Giovanni Battista era già stato scelto come patrono del popolo longobardo. Ed è in questo periodo infatti che si colloca la ricostruzione del Battistero di San Giovanni di Firenze (datata VI-VII secolo), di cui si narra essere stato costruito proprio sulle macerie del tempio di Marte.

La scelta di San Giovanni fu quindi dovuta in primis alla chiarezza e alla brevità dei suoi insegnamenti, ma anche alla sua personalità coraggiosa e battagliera.

I primi festeggiamenti per il 24 giugno in onore di San Giovanni Battista, si ebbero nel XIII secolo.

È anche grazie a questi festeggiamenti che il Battistero di San Giovanni e la Piazza del Duomo diventarono nel tempo centro nevralgico per la vita religiosa e politica della città di Firenze. È infatti proprio davanti al Battistero che il 24 giugno si concludono i festeggiamenti. La storia e la tradizione narra anche dell'antica usanza che obbligava i nobili fiorentini a donare dei grossi ceri riccamente ornati da bruciare davanti al Battistero. In origine i festeggiamenti si concludevano con un enorme cero che da Piazza della Signoria veniva trasportato su un carro davanti al Battistero. Quello stesso carro, chiamato anche il Carro di San Giovanni, nel corso degli anni darà origine alla festa dello scoppio del carro, dedicata successivamente però solo al periodo delle cerimonie pasquali, e non più al festeggiamento del patrono di Firenze.

Il 24 Giugno oggi: la giornata e i festeggiamenti

Il 24 giugno fiorentino è caratterizzato da eventi di tutti i tipi che si svolgono nell'arco della giornata: sbandieratori, corteo storico, gare fra i club di canottieri lungo l'Arno e fuochi d'artificio (o fochi).

Fino al 2006, durante la giornata si svolgeva anche la finale del Calcio in Costume (il famoso Calcio Storico Fiorentino), una vivace versione medioevale del calcio o pallone in Piazza Santa Croce. Dal 2006 però l'evento è stato cancellato, come si può leggere da uno stralcio preso dai documenti della quinta commissione consiliare, cultura e sport:

"... la manifestazione fiorentina, sospesa per decisione della Giunta a causa delle note vicende che hanno compromesso la prima sfida di inaugurazione dell'edizione 2006. Gli episodi di violenza gratuita nel disprezzo di qualsiasi regola che si sono verificati in quell'occasione hanno gettato discredito sul calcio storico al punto da richiedere uno sforzo di tutto il Comune di Firenze per aprire una fase di radicale cambiamento di questa importante manifestazione culturale e sportiva..."


In parallelo al Calcio Storico Fiorentino si è comunque sviluppato un'altro grande evento sportivo, la Notturna di San Giovanni, una delle corse su strada più antiche d’Italia.

Il clou della giornata è comunque dedicato alla serata, quando a partire dalle 22 circa, viene salutato il patrono di Firenze con i famosi fuochi d'artificio (o anche chiamati in fiorentino "Fochi"). Il posto migliore per vederli é sicuramente dal Ponte Santa Trinita, da lì si vede il Ponte Vecchio in primo piano ed i fuochi d'artificio dietro, con i loro spettacolari giochi e colori. Il ponte e tutti i lungarni si riempiono ben presto di gente, quindi la tradiIzione vuole che i fiorentini che abitano in case con vista verso Piazzale Michelangelo aprano le loro case ad amici e parenti per vedere i "fochi in compagnia".

Nel fine settimana in genere c'è un'altro importante evento che riguarda una parte di Firenze: Nottarno, la notte bianca in Oltrarno. Quest'anno l'evento si svolgerà Sabato 23 Giugno 2007. In programma (scarica il programma in pdf) per tutta la notte ci sono tanti eventi dislocati per le vie e le piazze del quartiere: musica, mostre e intrattenimenti vari. Per l'occasione, i locali e i ristoranti d'Oltrarno rimarranno aperti per la nottata con i tavolini sulle strade e sulle piazze.
FOLCLORE A FIRENZEIL GIOCO STORICO DEL "CALCIO IN COSTUME"
Il gioco del Calcio in Costume (anche detto "Calcio Storico Fiorentino") non ha nessuna rassomiglianza con il gioco del calcio. Fu probabilmente inventato negli accampamenti militari dove i soldati si riposavano tra una battaglia e un'altra, perché facessero esercizio in modo da non perdere la loro forza. Questo era un gioco che sviluppava i muscoli delle braccia e delle gambe in una lotta a corpo a corpo per la contesa di qualcosa che aveva la misura e la forma di una palla da cannone.

All'inizio, a Firenze, non veniva praticato come sport, bensì come allenamento per i giovani nell'arte del combattimento. La partita più famoso fu probabilmente quella giocata il 17 Febbraio del 1530 in Piazza Santa Croce. I fiorentini avevano approfittato del Sacco di Roma effettuato dall'esercito imperiale nel 1527 per confinare i Medici fuori dalla città per la seconda volta e rispondere solo alla sovranità del Cristo e della Vergine, determinati a difendere Firenze fino alla fine contro l'esercito imperiale spiegato da Papa Clemente VII. L'armata imperiale, la più potente al tempo, assediò Firenze dall'estate del 1529 all'estate dell'anno seguente. Fu un assedio memorabile, che divenne sempre più duro; la città cominciò a sentire la scarsità del cibo, sebbene la sensazione generale fosse comunque positiva, come riassunto dalle scritte sui muri: poveri ma liberi. E' in questa atmosfera che il gioco del Calcio in Costume iniziò, a metà Febbraio, non solo per la tradizione antica di giocare durante il Carnevale, ma anche come dimostrazione del disprezzo della città per le truppe assedianti che consideravano Firenze oramai esausta e sconfitta. Per enfatizzare questo disprezzo, un gruppo di musicisti suonò sul tetto di Santa Croce cosicchè i nemici potessero avere una più chiara idea di ciò che stava succedendo. Improvvisamente una palla di cannone delle batterie imperiali volò sulle teste dei musicisti e atterrò sulla parte opposta della chiesa; non fu fatto alcun danno, e fu accolto dallo scherno della folla e dal clamore degli strumenti. Non sono rimasti registri su chi vinse la partita, forse perché fu sentito più come uno sforzo comune contro il nemico che un torneo contro le squadre. Nonostante il successo della partita , la città presto capitolò e il dominio di ferro dei Medici tornò.
Le partite si giocarono per lo più senza interruzione fino alla fine del Diciottesimo secolo e solo nel Maggio del 1930, nel quarto centenario dell'assedio di Firenze, la storica manifestazione ricominciò. Oggigiorno vengono giocate tre partite da squadre provenienti dai quattro maggiori vicinati di Firenze in Piazza Santa Croce il 16, 24 e 30 di giugno per la ricorrenza del Santo Patrono. Dopo la lunga sfilata presieduta dai nobili a cavallo, partita da Santa Maria Novella e culminata in Piazza Santa Croce, il gioco inizia con le urla di Viva Firenze! È un'ora di continua lotta, attacchi, tafferugli, colpi e grovigli di corpi vestiti in abiti del Quindicesimo secolo. Tutto ciò per rievocare la famosa partita del 1530, nel desiderio di rivivere e ricordare una pagina memorabile della gloriosa storia di Firenze.

Dal 2006 l'evento è stato cancellato, come si può leggere da uno stralcio preso dai documenti della quinta commissione consiliare, cultura e sport:

"... la manifestazione fiorentina, sospesa per decisione della Giunta a causa delle note vicende che hanno compromesso la prima sfida di inaugurazione dell'edizione 2006. Gli episodi di violenza gratuita nel disprezzo di qualsiasi regola che si sono verificati in quell'occasione hanno gettato discredito sul calcio storico al punto da richiedere uno sforzo di tutto il Comune di Firenze per aprire una fase di radicale cambiamento di questa importante manifestazione culturale e sportiva..."






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