Chiedi alla polvere - John FANTE

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rijkaard
00lunedì 22 agosto 2005 00:34
"Così l'ho intitolato Chiedi alla polvere, perchè in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere.
E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro."

In questa suo capolavoro Fante (1909-1983, figlio di genitori italiani e cresciuto in Colorado, trasferitosi poi a Los Angeles) mette in scena con "talento bestiale" le avventure e le vicende interiori del suo alter-ego Arturo Bandini. Questo ventenne che da greaser poveraccio ha l'ambizione di divenire un grande scrittore e che vive il costante dubbio generato dalla formazione cattolica (quale "sangue che mi scorreva dentro"), e dalla lettura di Nietzsche, si ritrova alle prese con l'amore difficile con una messicana-americana.
Letto su suggerimento di un uomo-spettacolo che l'ha suggerito a me, Charro e Guaizzon in libreria e che ha Fante come idolo assoluto, devo dire che l'ho apprezzato molto, seppure non sono arrivato ad idolatrarlo.
Alcune parti sono davvero belle e intensissime. E poi ci sono due parti, anche "slegabili" al resto del romanzo, davvero gustose (in una lui e il vicino senza soldi e affamatissimi hanno una voglia pazzesca di cibo e così seguendo la fame feroce di quest'ultimo vanno a rubare un vitello, lo portano a casa e lo macellano).

"Smith e Jones e Parker, farmacisti, banchieri, panettieri, con la polvere di Chicago, di Cicincinnati, di Cleveland sulle scarpe, condannati a morire al sole, e qualche dollaro in banca, abbastanza per abbonarsi al Los Angeles Times, abbastanza per tenere viva l'illusione che questo fosse il paradiso e che le loro casette di cartapesta fossero dei castelli.
Erano sradicati, gente vuota e triste, gente vecchia e giovane, gente di casa mia, condannata a morire al sole. Con le loro camiciole a colori vivaci e gli occhiali da sole erano in paradiso e si sentivano a casa. Ma giù nella Main Street, giù a Towne e a San Pedro, e per un miglio lungo la parte inferiore della 5° strada vivevano tutti gli altri; le decine di migliaia che non potevano permettersi nè gli occhiali da sole nè una camiciola da quattro soldi, che si nascondevano nei vicoli durante il giorno e sgattaiolavano nelle topaie la notte.
(...)
Ah, Camilla! Quando ero ragazzo, laggiù nel Colorado, erano questi stessi Smith, Parker e Jones a ferirmi apostrofandomi con atroci nomignoli. Per loro ero Wop, Dago o Greaser e anche i loro bambini mi insultavano, come io ho insultato te, stasera. (...) Ho vomitato sui loro giornali, ho letto i loro libri, studiato le loro abitudini, mangiato il loro cibo, desiderato le loro donne, ammirato la loro arte. Ma sono povero, il mio nome termina con una vocale dolce e loro odiano me, mio padre e il padre di mio padre. Avrebbero voluto succhiarmi il sangue e abbattermi come un animale, ma ora sono vecchi e stanno morendo sotto il sole e nella polvere caldadelle strade, mentre io sono giovane e pieno di speranze e di amore per il mio paese e i miei tempi, e se ti chiamo "indiana" non è il mio cuore che parla, ma il ricordo di una vecchia ferita, e io mi vergogno della cosa tremenda che faccio." (Capitolo 6)

AH, quasi dimenticavo, ho appena scoperto che fra poco uscirà nei cinema un film tratto prorio da questo libro, con Colin Farrell e Salma Hayek!

[Modificato da rijkaard 22/08/2005 0.38]

Lupo Cima
00lunedì 22 agosto 2005 10:54
Lo terrò presente appena mi torna la voglia di leggere un po' di più; adesso è un periodo che leggo poco, solo giornali.
El Charro
00lunedì 22 agosto 2005 12:52
spettacolo
John Fante, aspetto con intrepidazione Salma Hayek...ehm... il film tratto dal libro di John Fante!


Pode61
00lunedì 22 agosto 2005 20:47
dopo la recensione di rijkaard mi vien volglia di leggero questo fante, ma prima dò il test di medicina poi mi posso crogiuolare nella lettura per qualche tempo, intendo di prosa, perchè la poesia è sempre presente...
Volant
00mercoledì 22 marzo 2006 19:08
Il libro che sto leggendo ora è esattamente questo.
CHIEDI ALLA POLVERE

mi diverte parecchio..infatti ho sempre il solito problema di ridere davanti agli altri in biblioteca..
ma vabè...chissene!!! [SM=g27828] [SM=g27828]


finish!

Stupendo

[Modificato da Volant 24/03/2006 20.30]

Lorentzgang
00venerdì 24 marzo 2006 21:06
tutto d'un fiato... :bsera:
Volant
00lunedì 27 marzo 2006 18:40
ho preso...
un altro libro di Fante:
ASPETTA PRIMAVERA, BANDINI

vi sapro' dire al piu' presto.. [SM=g27828]
Volant
00mercoledì 30 maggio 2007 12:48


PER RIJKAARD:
Finalmente in edizione economica il libro più divertente tra tutti quelli scritti da John Fante. Inedito in America fino alla seconda metà degli anni Ottanta, A ovest di Roma raccoglie il romanzo Il mio cane Stupido e il racconto L’orgia. Da Il mio cane Stupido è in lavorazione un film diretto da John Turturro con Peter Falk, famoso in Italia per l’interpretazione de Il tenente Colombo, come protagonista.

[Modificato da Volant 30/05/2007 12.51]

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