Capitolo IV - Rinascita

VI - RINASCITA

Mala la Strega utilizzò tutte le sue arti arcane per combattere il veleno che era già disceso troppo in profondità nel corpo di Elend, ma riuscì a rendere sterile la tossina.
"Rimasi immobilizzato nel letto un mese circa, in preda a nausee ed atroci dolori, tormentato dagli incubi. Una notte sognai una landa desertica coperta dalle tenebre, rotte solo dell’intensa luce di un unica stella. Seguii quella luce calda e ai suoi piedi trovai una rosa coperta di fine rugiada. Poi mi svegliai. I dolori più lancinanti erano scomparsi. So che il sogno fu un semplice delirio dovuto alla febbre, ma mi piace pensare che la Dea abbia avuto pietà di me, questo pensiero m'aiuta ad affrontare il terribile Fato. E così tornai alla vita da quella sorta di morte. Ero debole, infinitamente più debole rispetto a prima, ero fragile e dolorante, ma mi era stata data una seconda possibilità. Dico grazie. Dicono che a maneggiare la morte ci si danni l’anima in eterno. Io dico che a smettere di lottare ci si danna l’anima in eterno.
Un segno indelebile, però, recavo sul mio corpo: il veleno, entrando in circolo, aveva scurito la pelle come se stesse marcendo, quelle macchie scure erano rimaste, ma avevano preso forme e simboli particolare, in guisa da disegnar un affascinante arabesco. La fattucchiera mi disse che quei simboli avevano un significato, era l’antica lingua degli Elfi Scuri del Nord, io sul mio corpo recava ora il marchio di ciò che ero stato, e di ciò che ero divenuto. Ma non era tempo di soffermarsi ulteriormente a casa della megera.
Raccolsi le poche cose che mi erano rimaste, una bisaccia rattoppata, un pugnale smunto e tre monete, e abbandonai la casa di Mala. Presi la via dell’Est e da allora sono in cammino. Il mio corpo era più magro e caduco, la mia forza mi aveva abbandonato, ma la mia mente era ancora lucida.”

..quando si dice.... tatuaggio !!