COSA DIRE ALLA CLASSE??

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SIMONA8
00lunedì 17 settembre 2007 15:00
cosa dire alla classe?
Io e mio marito siamo stati chiamati dalla maestra di Vittorio (4° elementare) la quale è al corrente di tutto, per sapere come doveva comportarsi con la classe, che adesso aveva iniziato a chiedere come mai Vittorio faceva quei versi o quei movimenti. Loro pensavano di spiegare, durante un'assenza del bambino, che quello che faceva erano dei tic, che lui non poteva controllare e che non bisognava farglielo notare...subito ci è parsa una buona idea, ma poi ripensandoci avevamo paura di attirare troppo l'attenzione su di lui e che al suo ritorno i compagni lo guerdassero ancora più con attenzione o che magari qualche bambino/a dispettoso potesse raccontare cosa aveva detto la maestra. Alla fine abbiamo deciso con la maestra che se qualche bambino chiedesse il perchè di certi atteggiamenti di Vittorio, venisse risposto in modo semplice e immediato che sono dei tic e quindi dei movimenti che lui non può controllare....Alla fine secondi voi è stata la cosa più giusta?? Avete avuto esperienze simili??
Grazie Simona
marcimari
00lunedì 17 settembre 2007 19:41
conosciamo
questa strada...

quando il nostro Marcimarino entrò alle medie, accadde per i motivi che anche voi vivete, che fummo convocati dal corpo insegnante.
Ricordo ancora oggi quando alcuni di loro (insegnanti) ci guardavano stupiti al nostro dire e non riuscivano comunque a collegare il suo contonuo assentarsi mentalmente dalle spiegazioni e il perfetto riaggancio del discorso, quando veniva direttamente interpellato.
Pensavano che si prendesse gioco di loro.
Una insegnante decise, durante una sua assenza, di rendere partecipi i compagni del fatto che M. avesse la sindrome di Tourette e che tutti i movimenti strani erano dovuti ad essa.
Bene, sapete che successe...la sera chiamò a casa un suo compagno raccontandogli per filo e per segno cosa era accaduto in classe il giorno e cosa avesse raccontato loro l'insegnante.
Un gran caos, si arrabbiò tantissimo con l'insegnante per aver detto tanto.
Però tutto sommato, alla fine non fece eccessivamente rumore.
I compagni lo accettarono per tutto e vi dirò, nessuno mai utilizzò il racconto dell'insegnante contro di lui.
Fu come un patto tra persone serie.
Lui infatti, non perse mai un solo giorno di scuola alle medie: guai solo a proporgli di assentarsi un solo giorno per rilassarsi, cosa purtroppo che invece si verificò sovente al primo anno delle superiori.
Al suo raccontare, alcuni si misero ad immitarlo, prenderlo in giro e sfidarlo.
Litigò pesantemente, quasi per voler dimostrare la sua superiorità tecnica nella lotta, gli amici più stretti lo battezzarono come un invincibile, lui si sentì appoggiato e ripeté gli scontri, quasi per confermare la sua invulnerabilità, ma alla fine abbandonò la scuola.

Questo è!

Marcimari
ardena
00lunedì 17 settembre 2007 20:08
L'anno scorso,quando Francesco ha iniziato le medie,eravamo terrorizzati da come lui la prendesse, e da come la classe,con nuovi ragazzi e nuovi professori lo accogliesse.Abbiamo avuto la fortuna di iscriverlo ad una scuola media dove abbiamo una amica che insegna lettere.E' stata lei,conoscendoci e conoscendo Francesco,ad avvicinare i professori spiegando loro la situazione.Ebbene, l'inizio non e' stato male,ma poi qualcuno incominciava a fargli il verso.Lui si difendeva,e pure bene,ma si era arrivati che nessuno lo voleva accanto perche' "..non si poteva sentire".Un bel giorno,nell'ora di matematica,qualcuno lo ha "apostrofato" per bene,a quel punto la Prof.di matematica e' esplosa e ha spiegato alla classe (bada,con Francesco presente) che quei movimenti e quei versi che lui faceva non li poteva controllare,che ci provassero loro ad avere i suoi tic e contemporaneamente ad andare cosi' bene a scuola.Da quel giorno,nessuno si e' piu' azzardato a dire niente...Ah,a proposito,volevo anche dire che nel frattempo io mi ero fatto eleggere rappresentante di classe,e quindi ho conosciuto, e parlato con tutti i professori.
Quest'anno la prof di matematica e' stata trasferita, ed ha cambiato anche quella di italiano,contattati preventivamente dalla nostra referente sono gia' al corrente della situazione.Nell'attesa che mi rieleggano (spero)di nuovo rappresentante di classe.

P.S. Franci grazie all'aloperidolo sta' meglio,tanto che i suoi amici gli hanno gia chiesto, "...ma i tic non li fai piu'? "

Simona a volte i bambini capiscono molto di piu' degli adulti,parlane con lui e chiedigli cosa vorrebbe che si faccia.

Un Abbraccio
Art..dena
gerothz
00mercoledì 19 settembre 2007 21:03
quando andrea ha iniziato la scuola lo scorso anno, ho informato subito i suoi nuovi proff delle medie,gli ho spiegato del suo problema , e devo dire che sono stata fortunata perchè è stato preso a cuore , lo hanno aiutato ad integrarsi nella classe, e i suoi compagni gli sono stati vicino con il loro affetto, solo che lui si sentiva diverso e si è escluso da solo dal gruppo,

poi hanno organizati dei corsi di pallavolo nella palestra della scuola, e ho pensato che facendolo frequentare quei corsi, si accostava di più al mondo della scuola, e della socializazione, e così e stato mi sono trovata bene e lui si sentiva più partecipe farò lo stesso anche quest anno [SM=g7576]
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