Attentato alla metropolitana di Tokyo
“…Provate a immaginare. E’ il 20 marzo del 1995, un lunedì. Una bella mattina di sole primaverile. ….Ieri era domenica, e domani, l’equinozio, sarà un giorno festivo. Magari potevate fare il ponte, forse avete anche pensato:” E se oggi non andassi al lavoro?” Purtroppo però , per molte ragioni, non potete concedervi questa vacanza. Per questo vi siete svegliati all’ora solita, lavati e vestiti, siete andati alla stazione della metropolitana. Poi come sempre fate la fila per salire su uno dei treni e andare in ufficio. Un giorno dei tanti della vostra vita. …..Ma degli uomini dissimulati tra la folla, con la punta degli ombrelli appositamente affilata, perforano delle sacche di plastica piene di uno strano liquido….”
fonte: “Underground- Racconto a più voci dell’attentato alla metropoilitana di Tokyo” di Murakami Haruki
Sono già passati 13 anni dall’attentato alla metropolitana di Tokyo. Alcuni adepti del culto relgioso Aum liberarono nei treni un gas nervino, il Sarin, inventato su comissione di Hitler decenni fa, e considerato tutt’oggi uno dei più letali veleni. L’attentato causò 12 morti e migliaia di intossicati, molti dei quali risentono tutt’oggi dei sintomi, sia fisici che psicologici.
Anche se andavo ancora alle elementari, me lo ricordo bene perchè all’epoca feci una ricerca, e i giornali in quel periodo non parlavano d’altro. Un mese fa mi è tornato alla mente e mi sono comprato un libro , dal quale ho citato un pezzo qui sopra, che raccoglie varie testimonianze di chi la tragedia l’ha vissuta in prima persona. Il libro si intitola ” Underground” di Murakami Haruki, edito in italia da Enaudi.