10 di Campionato 2009/10 : SAV Vacallo : Nyon : 87 : 80.

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00mercoledì 18 novembre 2009 12:01
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00mercoledì 18 novembre 2009 12:02







Un’ottima prestazione di Matt Schneidermann,
particolarmente preciso al tiro.
(Nicola Demaldi)


Vacallo compatto, il Nyon si arrende.




Non bastano le iniziative individuali per fermare la corazzata di Pastore.

Un bel sospiro di sollievo per gli 800 spettatori del Palapenz, che hanno visto la propria squadra rimanere unita anche nei momenti di difficoltà. I romandi sono forti individualmente, ma il gioco collettivo spesso latita.





di Mattia Meier



L’ha detto Petitpierre a fine partita: «Avessimo vinto sarebbe stato un furto!». E in questa affermazione dell'ex allenatore del Lugano di torti ve ne sono pochi. Il match tra la SAV e il Nyon, al di là di quanto dice il risultato, è stato se non dominato perlomeno controllato per 38’ su 45’ dai padroni di casa, abili nel far volgere a proprio favore quelli che potevano essere i punti di forza degli avversari, ma allo stesso tempo incapaci di chiudere la pendenza nel momento del bisogno. Contro il quintettone degli ospiti Pastore ordina di attaccare Johnson e Southall su ogni «pickandroll» con lo scopo di sfruttare la maggior velocità nell'uno contro uno dei suoi sui cambi sistematici della fisica difesa vodese. Una tattica che porta i suoi frutti dopo i primi 8’,quando Vacallo comincia a staccarsi (dal 12-12 al 19-12). A questo punto l’attacco dei gialloverdi comincia a carburare, grazie ad uno Schneidermann chirurgico (17 punti alla pausa con un solo errore al tiro). Viceversa, sull’altro fronte, sono i soli Holland e Almanson, sfruttando fisico e talento più che un accurato gioco di squadra, a trovare punti importanti per la propria squadra, che evita così di veder già chiusa la partita dopo 20’ (40-29).

Nella ripresa la musica non cambia; difendere sul «pickandroll» ticinese rimane una chimera per Nyon, eppure è il solo Dacevic a trovare il canestro con continuità, cosicchè la gara rimane viva (anche se saldamente nelle mani dei padroni di casa) grazie a qualche lampo offensivo di Southall. La svolta arriva al 33’,sul 6553. Il già citato centro vodese si ricorda quanto vale il suo cartellino e improvvisamente diventa dominante sui due lati del campo, la SAV ha un attimo di smarrimento e nel giro di qualche minuto la partita è completamente riaperta (69-65 al 38’). Per i gialloverdi ci sarebbero due occasioni per mettere in cassaforte il risultato ma Erwin e Lukovic sbagliano due tiri comodi, Southall a 33’’ dal termine porta i suoi a - 2 e sull’ultima azione avversaria stoppa Cronogorac. Dacevic recupera ma consegna la palla a Rahier che in contropiede impatta la gara sul 71 pari mandando tutti al supplementare. Durante il quale Vacallo si riprende con l’orgoglio quei 7’ di smarrimento e chiude in maniera definitiva ogni discorso sulla partita. Un bel sospiro di sollievo per gli 800 spettatori del Palapenz, che hanno visto la propria squadra rimanere compatta anche nel momento di difficoltà, e che grazie a questo è riuscita a reagire nell'overtime come ci si aspetta da una grande squadra. Per contro Nyon ha palesato difetti noti anche ad un’altra ticinese: il talento tra le fila della squadra di Petitpierre certo non manca, ma il gioco di squadra latita, e per vincere contro questa SAV non bastano certo le iniziative personali di Almanson, Southall e Holland.
"Nell’overtime la SAV Vacallo ha reagito con grande solidità ed è riuscita a fare la differenza grazie al gioco di squadra"


by CdT




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Alla SAV la sfida al vertice.




I gialloverdi superano il Nyon di Andrea Petitpierre al supplementare.

Uno straordinario Southall permette ai vodesi di recuperare, poi emerge Erwin.






di Marcello Ierace



Non chiamatela vendetta, please. Anche perché probabilmente Rodrigo Pastore nemmeno si ricorda che l'ultima volta che si è trovato di fronte il suo excoach ai tempi del Lugano, Andrea Petitpierre, se n'è tornato a casa con una dolorosa sconfitta. O forse se ne ricorda, ma negherebbe certamente. Anche se, sia ben chiaro, nemmeno vanno paragonate le due sfide. Quella dello scorso 28 febbraio valeva una finale di Coppa della Lega e un primo mattoncino di una possibile tripletta stagionale per la SAV; quella di sabato invece era una semplicissima partita di regular season. Novembrina per di più, e quindi con un campionato davanti che, con il terzo turno in programma, è lungo ancora un'infinità. Per tanto si può anche capire Andrea Petitpierre, quando di fronte alla terza sconfitta stagionale contro le tre dirette rivali al titolo – nell'ordine: Lugano, Friborgo e, appunto, Vacallo – non si scompone più di tanto... «Sono sconfitte che ci possono anche stare – ammette lo stesso Petitpierre –, soprattutto se pensiamo che sono arrivate tutte in trasferta. Onestamente non credo che accusare un piccolo ritardo in questo momento della stagione, possa pregiudicare la corsa al titolo. Ciò non toglie che siamo davvero molto lontani dalla qualità di gioco che speravo potessimo avere a questo punto».

Anche perché questo Nyon possiede un tasso di talento e fisicità che potrebbero renderlo una formazione quasi inarrivabile per il nostro campionato...

«Personalmente credo che il Nyon di quest'anno sia paragonabile, come potenzialità, al Lugano di quattro anni fa o al Friborgo di Mrazek – azzarda Rodrigo Pastore -. Hanno dei giocatori, come Southall, che sono semplicemente fuori quota per il campionato svizzero».

E proprio lo statunitense Michael Southall – un centro di 2m10 dotato di una mobilità e di una tecnica tali da renderlo praticamente immarcabile dalle nostre parti – ha permesso ai vodesi di riacciuffare un insperato tempo supplementare con cinque minuti (gli ultimi dei 40 regolamentari) di dominio sotto le plance.

Nei precedenti 35 minuti, Vacallo aveva espresso il suo solito gioco ordinato, sfruttando piuttosto bene il pick-and-roll e tenendo a bada l'incredibile trio di torri del Nyon formato appunto da Southall, affiancato dall'ex luganese Almanson e dal sempre decisivo Yuanta Holland. Due strappi – il 13-2 a cavallo tra il secondo e il terzo quarto con uno strepitoso Schneidermann, e il 92 sempre in conclusione di terza frazione spinto stavolta dallo 'zar' Nikola Dacevic – sembravano aver messo le cose al sicuro per i gialloverdi, grazie al piuttosto comodo vantaggio di un' abbondante dozzina di punti. Ma, come detto, è bastato un minimo passaggio a vuoto dei momò per far rientrare la banda-Petitpierre.

«Abbiamo fallito un paio di rigori – ammette Pastore -. Abbiamo provato a chiudere la partita, ma non ci siamo riusciti. E il Nyon è stato bravo a recuperare».

Ma nell'overtime, il Vacallo ha ripreso le redini del gioco e, grazie ad una serie di giochi in verticale su Duane Erwin, ha saputo piazzare la zampata decisiva.

«Alla fine è giusto così: avessimo vinto noi, saremmo stati protagonisti del peggior furto della storia del basket», chiosa alla fine Petipierre. E se lo dice lui...


by LaRegione Ticino




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00mercoledì 18 novembre 2009 12:02







Il luganese Derek Stockalper difende il pallone e cerca di sfuggire
alla guardia del friburghese Stefan Petkovic.
(Keystone)


Ottimo Olympic, Lugano sconfitto.




Partita equilibrata e spettacolare, ma i burgundi hanno qualcosa in più

I Tigers rincorrono i friburghesi dall’inizio alla fine, ma devono arrendersi alla maggiore compattezza degli avversari, che riescono ad imporre il loro gioco. Carettoni: «Dobbiamo imparare a privilegiare il collettivo»





di Raffaele Debartolomei



Il big-match della decima giornata di campionato, disputatosi sabato sera alla Sainte-Croix, che vedeva opposti l’Olympic di Friburgo ed il Lugano di Renato Carettoni, ha sorriso ai friburghesi, che si sono imposti davanti al pubblico di casa in una partita per lunghi tratti vibrante e spettacolare. L’incontro, che ha visto i Tigers rincorrere il proprio avversario dall’inizio alla fine, è andato tutto sommato meritatamente ai romandi, che hanno saputo imporre il proprio ritmo per buona parte dei 40 minuti, facendo del gioco collettivo il proprio punto di forza anche nei momenti cruciali della contesa.

Pur disputando una buona partita, i luganesi hanno più volte dovuto ricorrere alla classe dei singoli elementi per rimanere a galla, a differenza dei burgundi che grazie ad un’ottima circolazione di palla riuscivano a trovare buone soluzioni offensive con continuità. Già dai primi scorci di match si intuiva che i padroni di casa erano in serata, dopo 5’ il punteggio era infatti di 21-10 a favore dei romandi. I neoentrati Vandermeer e Mihajlovic provavano a dare una scossa alla partita, contribuendo al parziale di 80 che riportava sotto i ticinesi, ma la replica dei locali non si faceva attendere, così il primo quarto si chiudeva con il risultato di 32-22. Nella seconda frazione la musica non cambiava, il Friburgo riusciva infatti ad incrementare il proprio margine di vantaggio fino a 15 punti (59-45 alla pausa), grazie in particolare alla serata infuocata dell’ex di turno Trésore Quidome. Il terzo tempo ha vissuto il prepotente ritorno dei tigrotti luganesi, con il buon Walton che prima lanciava la riscossa con 5 punti consecutivi in entrata di quarto e poi chiudeva la frazione con l’importantissima tripla allo scadere che portava i suoi ad un niente dall’avversario (78-74). La frazione decisiva viveva sull’equilibrio e lasciava con il fiato sospeso il pubblico della Sainte-Croix fino alle ultime battute. Dopo essersi portati ad un solo punto dai friburghesi (82-81 al 34’), i luganesi lasciavano scappare un’altra volta il proprio avversario, che a 3’ dalla fine si portava sul 91-81. A questo punto gli ospiti provavano a non mollare e riuscivano a rifarsi sotto fino ad arrivare a sole 3 lunghezze dall’Olympic a 16’’ dal termine, ma gli ultimi sforzi risultavano vani: 101-96 lo «score» finale.

A fine partita Carettoni riconosce i meriti dei vincitori: «Devo ammettere che il risultato non fa una piega. Il Friburgo, a differenza nostra, ha proposto un ottimo gioco di squadra. Dispongo di buonissimi giocatori, ma non sono ancora riuscito a trasmettere loro la mentalità giusta. Dobbiamo imparare ad esprimerci in modo più collettivo».


by CdT


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Non basta un Lugano battagliero a Friborgo.



Coach Carettoni: ‘Non siamo stati sufficientemente aggressivi in difesa’.

Non basta un Lugano battagliero a Friborgo.






di Giorgio Franchi



Il secondo big-match della giornata è stato appannaggio del Friborgo. Il Lugano sperava di poter bissare la vittoria ottenuta la scorsa stagione ed invece si è dovuto inchinare di fronte ad un avversario più “robusto” e quadrato.

Nella prima parte della partita i padroni di casa hanno comandato la situazione, arrivando a condurre con un vantaggio massimo di 18 punti dopo un minuto del secondo quarto (63-45). La situazione sembrava compromessa per gli ospiti, che invece hanno saputo reagire con una ritrovata grinta. A concretizzare la rimonta è stato soprattutto Walton, autore di 12 punti nel solo terzo quarto. Il Lugano è arrivato ad un punto dai romandi (82-81) ma, sul più bello, ha perso nuovamente lucidità specialmente in difesa. A dare la spinta decisiva ai padroni di casa ci ha pensato Buscaglia con una “tripla”: micidiale il break di 10-0 che ha consentito all’Olympic di passare a +11 (92-81). I Tigers non si sono dati per vinti e la loro reazione è arrivata dalle… mani di Dusan Mladjan, autore di 5 punti nell’ultimo minuto. Sotto di 4 punti (97-94), la squadra diretta da Carettoni è stata poi messa al tappeto dalla lunetta da Esterkamp (abile a sfruttare al massimo i falli sistematici dei Tigers). L’americano ha infilato 6/7 (13/16 in totale per lui, 22/28 per Friborgo!).

Carettoni a fine gara: «Non siamo riusciti ad essere sufficientemente aggressivi in difesa e poi l’Olympic Friborgo è spesso riuscito a batterci nell’uno contro uno. Dobbiamo migliorare il rendimento in generale ma soprattutto difensivo. È comunque stata una partita molto interessante».

Sul piano individuale, nelle file locali Esterkamp è stato il miglior realizzatore dei suoi, ma prezioso si è pure rivelato l’apporto di Trésor Quidome.


by LaRegione Ticino




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00mercoledì 18 novembre 2009 12:03







GIORNATA NO
Anche l’americano della SAM Massagno Fitzgerald
non è riuscito ad incidere positivamente.
(fotogonnella)



La SAM Massagno affonda a Losanna.




Continua la striscia negativa della squadra diretta da Aiolfi: debutto opaco di Gray.

Il presidente Bruschetti non nasconde il disappunto a fine partita: «Abbiamo giocato male. Il risultato si commenta da sé». In serata no soprattutto gli stranieri





di Raffaele Janett



Complice anche la serata negativa dei propri stranieri, la SAM Massagno rimedia una brutta sconfitta contro una squadra tutt’altro che irresistibile. La compagine ticinese scende in campo priva degli infortunati Hamilton e Ishiodu, mentre debutta dal primo minuto il neoacquisto Cameron Gray (Play-Guardia in forza al Lugano la stagione scorsa). Fin dai primi istanti di gioco, il quintetto di coach Aiolfi appare in difficoltà e i padroni di casa fanno la partita portandosi subito in vantaggio. La SAM commette diversi falli e troppi errori, in particolare Fitzgerald e Grimm non riescono ad incidere come al solito. Grimm viene annullato dall’ottima marcatura di Grimes che fa pesare la mancanza dei suoi punti sottocanestro. Gli stranieri del Losanna invece appaiono decisamente in forma, trascinando la propria squadra con punti e assist.

Il terzetto N’Diaye-ThomasThompson gioca a memoria sfornando canestri e ottime giocate. L’entrata in campo di capitan Censi sembra inizialmente riequilibrare le sorti del match ma il buon momento degli ospiti dura poco e si va quindi alla pausa con il risultato di 45-36 per il Losanna. Il periodo no dei ticinesi continua anche con la ripresa del gioco, gli errori in appoggio e al tiro si susseguono ai numerosi falli e anche l’arbitraggio frequentemente impreciso non aiuta gli ospiti. Il Losanna, pur non mostrando un gran gioco, riesce spesso e volentieri a fare male alla squadra della collina e alla fine del terzo quarto conduce con un eloquente 70-50. Nel complesso gli ospiti non entrano mai davvero in partita.

Da sottolineare la prova del playmaker vodese Pleux-Decollognes, autore di una gran partita in cui mette in crisi la difesa avversaria con la sua velocità e la sua visione di gioco. L’ultimo quarto non rivela sorprese e i padroni di casa riescono a gestire l’ampio margine di vantaggio giocando anche con le riserve. Il match si chiude quindi sul punteggio di 86-69. Il presidente Bruschetti non nasconde il suo disappunto a fine partita: «Abbiamo giocato male, il risultato si commenta da solo. Abbiamo perso di quasi venti punti con una squadra come il Losanna che non è certo il Friburgo o il Lugano».


by CdT




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L’arrivo di Gray non scuote la SAM.




La squadra di Aiolfi nettamente battuta a Losanna.





di JJ


L’arrivo dell’ex luganese Kameron Gray (ingaggiato per un mese dai dirigenti per sostituire l’infortunato Hamilton) non è stato sufficiente a salvare la SAM dal… naufragio losannese. Al di là del risultato, la sconfitta è stata pesante soprattutto considerando il rendimento in generale della squadra. Salvo il primo quarto (chiuso in parità), per il resto del match i ticinesi hanno giocato nettamente al di sotto delle loro potenzialità. In poche parole scarsa determinazione difensiva (ergo, il Losanna ha potuto spesso colpire a campo aperto), e insufficiente precisione in fase offensiva. Gray (con 15 ore di volo sul groppone ed arrivato solo venerdì sera poco prima dell’allenamento…) non ha potuto evidentemente fare molto. Il Losanna (trascinato in particolare da Kenny Thomas, autore di 26 punti, in totale saranno quattro i giocatori ad andare in doppia cifra), senza fare cose eccezionali ha così potuto allungare il passo chiudendo a +9 il secondo quarto e addirittura a +20 il terzo. La partita a quel punto non ha più avuto altri sussulti.

A fine gara coach Massimo Aiolfi è apparso arrabbiato:

«I ragazzi hanno mostrato poca grinta, devono assolutamente dare di più. Giochiamo spesso e questo ci impedisce di allenarci adeguatamente. Dalla squadra, al di là di alcune attenuanti, mi aspetto ben altro atteggiamento in campo, già a partire dal match di domani in Coppa con il Friborgo alla Stc. Croix».


by LaRegione Ticino


!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 12:05



tifoso vecchio, 14/11/2009 20.28



Bella partita quella di stasera, davvero una bella partita.

Nyon mi sembra al momento di tutte le squadre che ho visto la più competitiva (Friborgo non l'ho visto).
Sono davvero una bella squadra con un centrone (Southall) che fa davvero paura: stopponi, schiacciate, tutte le palle alte sono sue.
Abbiamo avuto parecchie difficoltà in attacco contro di lui per 4 tempi; poi dopo siamo riusciti a prendere le contromisure e abbiamo imparato a farlo saltare a vuoto e prenderlo in contropiede in modo da toglierci anche noi delle belle soddisfazioni con Erwin. Tra tutti cmq penso che ci ricorderemo per un bel po gli stopponi che ci siamo beccati...
Devo dire che Erwin ha fatto davvero una buona prestazione, ogni tanto al dorma un pu, ma se si sveglia fuori un attimo e gioca in velocità riesce a fare delle cose egrege.
Bene tutti, diciamo che il nyon è riuscito a rientrare per qualche nostra cazzata di troppo in attacco con alcuni palloni persi malamente più che per meriti propri. Ben inteso hanno giocato molto bene, però sono riusciti a rientrare perchè anche abbiamo permesso troppi tiri da fuori che sono andati a bersaglio.
Ma la squadra c'è con il solito gioco solido e sicuro e siamo riusciti a portarla a casa ancora.
Se devo essere sincero nei frangenti topici punto a punto ho visto un po troppa confusione, e nessuna si prendeva la responsabilità del tiro e si faceva girare la palla un po troppo a lungo, però il canestro di Slaven che ci ha permesso di andare a +4 ha riportato il gioco in mano nostra e da lì siamo riusciti a imporre ancora la nostra legge!
Ebbene sì...sono episodi che hanno fatto girare la partita in favore nostro...forse in questi frangenti manca un po una personalità di spicco (come può essere Mladjan per il lugano) che prende sulle spalle la squadra nei momenti difficili...ben inteso noi fino ad ora abbiamo sopperito con la forza della squadra, ma in alcuni frangenti ci sarà bisogno di qualcuno che faccia questo ruolo e dovrà essere pronto!

Forza Vacallo!!




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