Vigilia della 18^ di Campionato 2009/10.

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!maro!
00lunedì 11 gennaio 2010 21:35







Whelton, l’esordio casalingo.



Trasferta ‘soft’ della SAV sul campo del fanalino di coda.
Domani SAM-Monthey

Il Lugano riceve il Boncourt dopo l’ottima ‘prima’ del coach statunitense in Vallese.







di Dario Mec Bernasconi.

Giornata interessante per le sfide che accomunano le squadre ticinesi. Il Lugano di Whelton debutta all’Elvetico contro il Boncourt, Massagno ospita domani il Monthey mentre la SAV va in trasferta contro il Meyrin Grand-Saconnex. In A femminile il Canti Riva gioca a Sierre una gara da prime della classe mentre poco più su, il Troistorrents è in lutto dopo la scomparsa dalla serie A. Un mondo triste quello vallesano, non meno del contesto femminile, guidato da persone certamente poco avvezze alla programmazione e a guardare oltre la prominente pancia, cresciuta più a cocktail e a spuntini di rappresentanza, che a capire cosa fare per il basket di serie A.



Torniamo al basket giocato, con le prime considerazioni di Whelton dopo il debutto vincente a Monthey:


«Questi sono giocatori che vogliono vincere ed è un grande piacere constatarlo», debutta il coach... «Sono stato confrontato spesso con professionisti che pensavano solo ai dollari. A Monthey, senza Abukar, con Vandermeer a mezzo servizio e con un debuttante in regia, abbiamo lottato, hanno lottato alla grande: veramente un bell’inizio per tutti».



Sabato, ai microfoni Rsi, avevi denunciato una carenza di condizione.

«È così: se sei un professionista devi essere sempre al top della condizione fisica. Non puoi permetterti di camminare sul campo, devi poter correre per 40 minuti. E da lunedì lavoreremo anche in questo senso perché voglio una squadra che non abbia mai cali fisici in una partita». Cosa sai del Boncourt... «So che è una buona squadra perché me l’hanno raccontata i miei assistenti e Carettoni, il quale si è mostrato subito molto collaborativo. Oggi vedremo il video e prepareremo la gara. Abukar? Spero di recuperarlo, anche se non forzeremo certo il suo rientro».




In casa bianco blu si aspetta il Monthey, già battuto all’andata, per fare un ulteriore passo verso i playoff. Massimo Aiolfi, coach massagnese...


«Abbiamo ripreso con entusiasmo e contiamo su questa gara per fare un ulteriore passo avanti».




Scelto Gray si va avanti con maggior fiducia...


«Diciamo che Gray non ha più qualità tecniche rispetto a Hamilton, ma è un giocatore migliore per la squadra: gioca e fa giocare e difende anche bene. Con lui abbiamo avuto maggiori equilibri, tutti ne siamo stati contenti per cui la scelta è stata facile».




Monthey non ha avuto fortuna con le ticinesi...


«Speriamo che continui a perdere ma siamo noi che dobbiamo vincere. Siamo molto caricati e vogliamo che il nostro fattore campo resti un’arma in più».




Vacallo va a cercare due punti contro Meyrin senza Dacevic. Un handicap che al Palapenz non è pesato. Risponde Pastore...


«Sarà una partita da non sottovalutare, proprio perché loro non hanno nulla da perdere. Dobbiamo togliere la loro pericolosità individuale: Bradley sarà l’ago della bilancia e dovremo cercare di caricarlo di falli». Un Vacallo ritrovato... «Abbiamo cercato di mettere più velocità nelle esecuzioni e qualche spostamento dei singoli, in modo da garantirci soluzioni diverse a dipendenza dei centimetri avversari in campo». Rispetto in ogni caso... «Certo, guai se non fosse così. Noi dobbiamo entrare in campo con l’idea che l’avversario può fare la partita della vita e tu devi essere pronto. Mai sprecare energie in maniera stupida, come andare sotto e faticare per recuperare».




In campo femminile il Canti Riva ha la possibilità di insediare l’egemonia del Sierre, data per la top team delle squadre femminili. Il Canti ha i mezzi per fare la sua partita, anche per la continua crescita che le ragazze di Manfré hanno dimostrato in questi mesi. Un colpaccio in Vallese potrebbe significare molto in prospettiva: soprattutto Hicks e compagne non hanno nulla da perdere ma tutto da guadagnarci e non solo sul piano della classifica.


by LaRegione Ticino



!maro!
00lunedì 11 gennaio 2010 21:36









I ragazzi di Pastore impe­gnati
sul parquet del Grand-Saconnex.




All'Elvetico c'è il Boncourt .

Il Riva invece fa visita al Sierre.




di ma.me.

Prima partita sul parquet di ca­sa per Joe Whelton e Alon Stein. Oggi pomeriggio infatti (palla a due alle 17.30) ospite dei Tigers sarà il Boncourt di coach LeMi­nor, squadra che attualmente oc­cupa l'ottavo posto in classifica a pari punti con la SAM, la quale ovviamente si augura che i bian­coneri facciano il loro dovere. «È stata una settimana di lavoro in­tensa - il commento di Whelton - durante la quale abbiamo pure colto un importante successo esterno. Ho visto dei giocatori molto motivati, io dico cosa fare e loro eseguono con entusiasmo, è l'ambiente ideale di lavoro».
Lukovic e compagni saranno in­vece di scena sempre sabato a Meyrin, contro il Grand-Sacon­nex ultimo in classifica. Una par­tita sulla carta facile per Vacallo, nonostante l'assenza di Dacevic. Non la pensa così Pastore però: «È una gara molto delicata, con­tro di noi loro non hanno nulla da perdere e daranno il massimo. Senza Nikola noi giocheremo con soli 3 lunghi, dovremo stare at­tenti a falli e cercare di conferma­re quanto di buono fatto senza Dacevic contro Friburgo».
Ritorna in campo dopo la pausa invernale anche il Canti Riva di Manfrè, impegnato domenica sul campo del Sierre. «Non siamo nelle condizioni ottimali - ci di­ce Manfrè - questo perchè ci so­no giocatrici che durante le va­canze, durate 19 giorni, non han­no rispettato il programma da me consegnato. Vedremo come an­drà in campo, quel che è certo è che domani ci giochiamo il se­condo posto».


by corriere del Ticino



!maro!
00lunedì 11 gennaio 2010 21:37




Massimo Aiolfi e la sua SAM pronti a ricominciare.



«Siamo tornati in corsa» .





Prima partita dell'anno per la SAM Massagno che al Pa­lamondo domani riceve il Monthey
(ore 16.00).
Soddi­sfatto di quanto fatto dai suoi ragazzi finora, Aiolfi è ben conscio che la stagione è ancora lunga e dispendiosa .




di Mattia Meier .

A riposo mercoledì, la SAM torna in campo domani al Pala­mondo contro il Monthey. Una sfida importante per i ticinesi, attualmente settimi in classifica e quindi saldamente in zona pla­yoff, e che proprio per questo motivo non possono permetter­si di perdere punti preziosi, so­prattutto nei match casalinghi. Lo sa bene Massimo Aiolfi, co­ach dei massagnesi, che ha visto la squadra crescere sotto la sua guida, tanto da issarsi appunto tra le prime otto del campiona­to.



Come dire che poteva anche andare peggio:


«Il bilancio non può che essere positivo. Gli ultimi successi, an­che esterni, ci hanno permesso di rimetterci in corsa in classifi­ca, e ora ci troviamo nella condi­zione in cui volevamo essere, ov­vero di poter lottare per le posi­zioni che più contano. Ora è no­stro dovere rimanere sempre al 100%, sia mentalmente che fisi­camente, perchè il proseguio del­la stagione si prospetta dispen­dioso dal punto di vista delle energie, soprattutto per una squa­dra come la nostra».




La gestione della posizione in classi­fica può togliere concentrazione:


«La verità è che non dobbiamo gestire nulla, perchè non ce lo possiamo permettere. Visto quanto è corta la classifica il no­stro obbiettivo dev'essere quello di cercare di vincere ogni parti­ta, a prescindere dai risultati al­trui. Poi certo, dovremo essere bravi nel capire in quali partite occorrerà usare tutte le nostre energie, rispetto magari ad altre, e per fare questo sarà fondamen­tale l'aiuto della panchina. Ma di­rei comunque che gestire è un'al­tra cosa».



Durante la pausa avete confermato Gray, una tua scelta?


«È stata una decisione di tutti di­rei. Kameron è un ragazzo molto umile, che si è subito fatto ben­volere nello spogliatoio, dentro il quale è molto apprezzato. E dal punto di vista tecnico e tattico ci ha permesso di trovare il giusto equilibrio di ruoli. Decidere di te­nerlo è stato facile, anche perchè al momento Hamilton pare non si sia completamente ripreso».




Parlando degli altri USA, cosa ti at­tendi da loro ora?


«Quello che mi aspetto è maggio­re costanza, che finora è un po' mancata. Inoltre dovremo esse­re più bravi nel vedere, capire e sfruttare le situazioni di vantag­gio a nostro favore che si creano sul parquet. Comunque credo che siano lacune che ci possono anche stare, i ragazzi sono giova­ni, si tratta solo di migliorare ma­gari diventando più smaliziati».




E qui diventa importante la mentalità, concetto fondamentale per te:


«La mentalità è utile per miglio­rare, sia per quanto riguarda la «testa» che per quel che riguarda l'aspetto tecnico e tattico. E noi in questi mesi come squadra siamo cresciuti dal punto di vista tecni­co, ciò significa che si è lavorato bene. Il punto fondamentale è stato capire come puoi giocare con i giocatori che hai a disposi­zione. Ora dobbiamo solo con­centrarci sui dettagli».




Nel primo impegno dell'anno affronte­rete Monthey, compagine da non sot­tovalutare.


«I vallesani sono una squadra messa molto bene sotto canestro, non a caso l'asse portante della squadra è rappresentato da Volcy, Johnson e Alston . Soprattutto quest'ultimo è un giocatore che mi piace, abilissimo nell'arresto e tiro come pure in penetrazione ed in grado di inventare per i compagni. Sarà da tenere d'oc­chio, in più dovremo limitare al massimo il loro alto-basso, situa­zione tattica in cui sono molto pe­ricolosi, e meno li faremo corre­re meglio sarà».




by Corriere del Ticino


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