-Notte-

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n9p
00venerdì 9 aprile 2004 08:57
"Notte"

E' ancora troppo presto per la prossima volta... troppo presto, troppo presto!
Il neon viola era proprio sotto la finestra adebita a camera da letto, quella luce disturbava le poche ore di sonne che l'insonia li concedeva... una, due o al massimo tre ore non di più, non di meno!
Nonostante che facesse due lavori (uno diurno l'altro notturno) non trovava mai il tempo per dedicarsi al suo hobby... la costruzione iper-dettagliata di un modellino raffigurante il corpo umano... stava per incollare le microscopiche vene all'interno dei polmoni quando senti un trambusto che proveniva dalla strada sotto la sua finestra... ripose acuratamente il piccolo polmone sopra un batuffolo di cotone e spense la luce della camera e di tutto l'appartamento... l'oscurità regnava sovrana.
Sposto leggermente le persiane verde marcio e guardò verso la strada... non vide molto solamente due persone... una di queste fumava un sigaro che faceva un fumo tipico delle ciminiere e l'altra invece una sigaretta... non sentì cosa si dissero anche se la curiosità era tanta... perchè due uomini dovevano parlare sotto la sua finestra?
Il polmone era lì sul batuffolo di cotone e lo stava osservando, le poche vene che era riuscito ad attacare davano nel complesso un aria malatticcia a quella plastica dura color grigio... osservò il polmone per parecchi minuti e successivamente decise di uscire!
Il cappotto simile a quello che portavano le SS nella seconda guerra mondiale era appeso vicino alla porta d'ingresso, si mise le scarpe scamosciate nonostante il freddo e si dimenticò di indossare i calzini, uscì così con una tuta tutta sgualcità dall'età, le scarpe scamosciate e il cappotto.
La strada era fumosamente nebbiosa, non si vedeva quasi nulla ma la cosa non era importante... non aveva sonno e una camminata alle quattro di notte è quello che ci vuole per far si che il sonno sopragiunga... camminava svogliatamente senza una meta da raggiungere, camminava solo per camminare; dopo pochi minuti raggiunse il tipico locale notturno apperto ventiquattro ore su ventiquattro che dava ai suoi clienti poche ore di piacere sessuale... il famoso detto GUARDARE MA NON TOCCARE... entrò, ordino da bere e si sedette vicino al palco dove giovani spogliarelliste s'arrampicavano e scendevano da pali argentati... lo spettacolo non lo attraeva più di tanto, guardava svogliatamente le donne senza vederle... era belle ma non così attraenti da attirare la sua attenzione.
-Scusi?-
-Dice a me?-
-Direi di si!-
-Dica!-
-E' la prima volta che viene qui?-
-Si... e credo che sarà l'ultima!-
-Perchè dice questo?-
-Perchè non è il tipico locale che frequento-
-Quasi me ne stavo dimenticando... un signore prima mi ha dato questo biglietto e mi ha detto di dartelo!-
Lo strano uomo li diede un biglietto ripiegato in quattro parti e si allontanò, aprì il biglietto e lesse:"So perfettamente cos'hai nel tuo armadio!"... appena letto il biglietto si alzo e bevette tutto di un fiato la vodka che aveva preso... uscì di corsa dal locale e si diresse come un fulmine a casa.
Aprì la posta tremando... si tolse il cappotto e le scarpe e si diresse verso il suo armadio, lo aprì e vide che il suo "piccolo segreto" era ancora lì... imbavagliato e ammanettato... sospirò sollevato e richiuse l'anta dell'armadio... erano giorni e giorni che non sentiva più i lamenti disperati del suo "piccolo segreto" e poco l'importava... tornò al suo polmone e alle sue miscrospopiche vene... uno dei due polmoni era completato e ultimando quello che stava facendo il torace sarebbe stato completo... il cuore, un polmone, i reni, la milza, il fegato e gli intestini erano già finiti e già collocati nelle loro giuste posizioni... il modellino stava venendo bene... giorni e notte di duro lavoro ma ne era valsa la pena...
-Perchè stai facendo questo?-
Una voce quasi impercettibile parlò e si spaventò non c'era nessuno nella sua casa o almeno così sembrava... accese tutte le luci e guardò in tutti i punti della casa... nessuno...
-Perchè stai facendo questo?-
-Chi sei? Cosa vuoi da me?-
-Chi sono è poco importante... su cosa voglio da te mi sembra semplice... cos'hai nell'armadio? Perchè lo stai facendo... l'insulso modellino non ti basta?-
-Non ho nulla nel mio armadio...-
Stava sudando freddo... sentì profondi spifferi gelati su tutta la schiena... di chiunque fosse quella voce sapeva del suo "piccolo segreto"... ma di chi era quella voce? Non del "piccolo segreto", non poteva parlare... di chi?
-Ti starai domandando chi sono vero?-
-Esatto... chi sei? Cosa vuoi?-
Il terrore lo fece balbettare e le sue parole sembravano uscire da un trita rifiuti... i pensieri si annullarono all'unisono... non riusciva a raccapezzarsi su nulla.
-Non ci sei ancora arrivato? Non hai ancora capito chi sono?-
-No... un polizziotto?-
-Assolutamente no... che dio me ne scampi...-
-Allora chi sei?-
-Lo scoprirai presto...-
La voce smise di parlare, e lui stava ancora tremando dalla paura di essere stato scoperto, andò all'armadio e lo aprì, il "piccolo segreto" era sveglio, gli occhi imploranti come per dire:"Perchè???".
-So che hai paura... so che ti faccio paura e so che ti starai chiedendo del perchè di tutto questo vero? Forse perchè sono completamente pazzo, forse perchè tu hai qualcosa che stimola la mia violenza inata... o forse perchè non avevo nient'altro da fare che imbavagliarti e amanettarti in un armadio lurido e abusare di te... o molto perchè volevo farlo, forse ti stavo spiando da anni prima di agire, forse sono un tuo ex del liceo che hai lasciato per un giocatore di footbal, forse sono il tuo postino, il tuo idraulico, il tipo che ti porta le lettere sulla tua scrivania ogni mattina... sinceramente non sono nessuno di questi... sono un perfetto sconosciuto, non ti avevo mai vista prima di prenderti... so che ti potrebbe sembrare strana come cosa ma è proprio così... pensi che io sia pazzo vero? Lo so lo leggo nei tuoi occhi... e suppongo che adesso penserai che ti ucciderò vero? Esatto... è troppo rischioso tenerti in vita... sono tre mesi che stai nel mio armadio... addio-
Uscì dalla camera e si diresse in cucina andò vicino al lavabo e prese la pistola con silenziatore che teneva nell'armadietto soprà al lavabo, l'impugnò e si sentì l'uomo più potente del mondo... con la pistola in mano ritorno al "piccolo segreto", aprì l'armadio e non lo trovò più... il "piccolo segreto" era completamente sparito, non c'era neanche le manette e lo strofinaccio lercio che per mesi imbavagliava la sua bocca... non c'era nulla, si voltò e vide qualcosa che non aveva mai visto prima...

Passarono giorni prima di ritrovare il cadavere di un uomo di mezza età... fu la vecchia vicina di casa ad avvisare i polizziotti... la puzza che proveniva dall'appartamento era insoportabile... i polizziotti sfondarono la porta e trovarono il cadavere in putrefazione con in mano ancora stretta una pistola... scrissero suicidio sul rapporto redato quel giorno nonostante che il cadavere non aveva nessuna ferita sul corpo.
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