[BOSCO OSCURO] Nianna, Edave – “Abbiamo un accordo?”

_Burlesque_
00mercoledì 25 maggio 2016 10:02

RIASSUNTO

Nianna e Edave si incontrano al Bosco Oscuro per parlare della taglia che la Rossa Cattiva ha sulla testa.

COMMENTO

Nulla da segnalare.

[GDR PLAY]

[Piccolo intermezzo…]

XARMOTH ha ottenuto: 53
NIANNA ha ottenuto: 78
EDAVE ha ottenuto: 44

[Fine..]


EDAVE ( h - folto) Attende, ha ricevuto il messaggio della vampira e la ha invitata ad incontrarsi al bosco, in piedi, alle spalle una radura ben riconoscibile con una vecchia quercia colpita da un fulmine. Ha dato indicazioni precise a Nianna e ora si limita a rimanere in attesa e in silenzio. Tace, è il suo territorio di caccia, sa che il branco è tutto li attorno a pattugliare, resteranno tranquille, nessuno le disturberà in alcun modo. Un mantello blu sulle spalle, un paio di brache nere così come la camicia che indossa sotto, una lanterna schermata posata a terra a destra dei suoi piedi, i rossi capelli ben stretti in una crocchia. Non ha armi con sè se non un pugnale infilato nello stivale, la migliore arma resta la sua forma bestiale sempre pronta ad emergere. Riposa la belva ma con entrambi gli occhi aperti, osserva la lupa e annusa l'aria. La luna illumina la radura, gli alberi scheletrici e quella bruma che sorge direttamente da terra avvolgendosi a spirale intorno alle cose animate o inanimate che siano. Attesa paziente e coscienziosa, è nella sua natura saper attendere, sapersi appostare pronta alla caccia, pronta a divenire il perfetto predatore come ogni mannaro.

NIANNA [Bosco Oscuro] Ti muovi lenta e silenziosa. I tuoi piedi, nonostante siano inguainati negli stivali da guerra, sembrano non produrre alcun rumore. Il mantello nero, il cui cappuccio è calcato severamente sulla testa, ti ricopre quasi interamente permettendo alla tua abbagliante bellezza di restare celata, immergendo la tua figura nera nella notte nera. Non ci sono giochi stanotte. Non c’è la passione per la caccia nei tuoi occhi verdi. La tunica di cui solitamente ti adorni è restata sul pavimento della tua camera, alla Torre Oscura. Hai indossato invece pantaloni neri e camicia nera. Sopra questo sobrio vestiario hai infilato la cotta di cuoio e ancora, non parca la cotta di maglia. Malia giace nel fodero che pende al tuo fianco sinistro. Tieni le braccia conserte, la mano destra nella manica sinistra. La mano sinistra, il cui pugno nasconde una dose di Clotho, nella manica destra. Il bosco e la sua puzza immonda, che conosci abbastanza bene, restano, per te, sempre l’orifizio anale dell’inferno. Edave è stata precisa nelle sue indicazioni, i tuoi sensi bestiali non rilevano nulla di pericoloso che possa in un certo qual modo fare esitare il tuo passo, ritrarti. Prosegui sulla tua via, sicura e se nulla dovesse frapporsi tra te e la tua meta, con ogni probabilità arresterai il tuo passo proprio davanti alla Wendigo. Li scoprirai il volto, utilizzando la mano libera dal veleno, permettendo ai tuoi capelli di liberarsi come fossero il vessillo degli Allen: “Ben trovata, Edave!” [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) Il bosco è pieno di suoni, pieno di rumori, il bosco racconta sempre cosa accade con i suoi silenzi e con i suoi strilli a chi sappia ascoltare con chiarezza la sua voce *Nianna Allen, la tua testa, da quanto ho letto nel tuo messaggio, ha una taglia ben piazzata e molto cospicua.* sorriderebbe la Rossa chinandosi appena a raccogliere la lanterna schermata *Non mi pareva di aver curato nessuno che fosse vicino alla morte nell'ultimo periodo ma può essere che le mie doti diagnostiche facciano cilecca visto che si sussurra e si sostiene il contrari* un ululato a destra, uno dei fratelli che comunica che non è stata seguita e che le sue tracce - seppur flebili - sono state coperte così che la via si faccia ardua per chi osasse frapporsi a quella riunione. *Ho conosciuto uno dei tuoi, un tipo con una interminabile lista di nomi e di titoli che ho già scordato, ha una pantera sul petto come quella che spicca alla torre oscura, Ithilbor o, a detta sua, capostipite di quella stirpe* la sua voce è bassa e controllata, vi sono pochi discorsi o giri di parole, non stanotte, non servono *Cosa sta accadendo?*.

NIANNA [Bosco Oscuro] “Soldi, Mia cara Amica, che ora proprio ci farebbero comodo” non stenteresti a dire ostentando un sorriso pudico quando invece vorresti ridere sguaiatamente. Ed è strano. Sono giorni che hai questa sensazione, sono giorni che senti l’irresistibile e irrefrenabile desiderio di ridere. “Oppure, Rettore qui qualche umano esagera le sue condizioni pro bono suo. Ti confermo che nemmeno io avevo l’impressione che quel bamboccio imberbe fosse prossimo alla dipartita ma sai come sono questi umani… basta un taglietto e gridano fino a sembrare maiali sgozzati!” dirai mentre l’ululato del lupo raggiunge anche te con disarmante chiarezza “Noto che siamo ben protette…” aggiungerai quindi come pura e semplice affermazione. “Si..” sosterrai serena mentre il Rettore di parla ti parla di Xarmoth “Il capostipite dei Moth è rientrato dal suo lungo viaggio…” e se fossi umana Nianna, se fossi umana ora probabilmente un sospiro scapperebbe tra le fauci, per cercare di lenire il dolore che Brandon Alle, ovunque egli sia, non abbia deciso di fare parimenti ritorno, da Te “Inoltre ho l’impressione che anche Ithilbor presto rientrerà dal suo viaggio, ma permettimi ti confermo le parole del Padre dei Moth e la sua lunga lista di titoli. Egli è un valido guerriero ma soprattutto un abile politico. Difficile dirgli no!” parole di conferma le tue, chiacchiere non tra donne, no certo. Non di trine e belletto potresti parlare con colei che governa il branco “Sai, credo che Lord Xar dei Moth sarebbe un ottimo Governatore!” [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) Ascolta, tace, lascia che le parole lentamente si facciano strada nella mente, che prendano consistenza *I soldi servono fino ad un certo punto, non me ne faccio nulla se in cambio devo dare la tua testa* solleva appena il volto al bosco *Fanno ciò che devono fare, pattugliano il bosco e controllano, noi siamo un branco Nianna, siamo una famiglia, ci proteggiamo uno con l'altro o ci ammazziamo a vicenda quando serve* e solleva appena le spalle a quella affermazione *Non metto in alcun modo in dubbio che il tuoLord Xarmoth meriti tutti i titoli che ha, semplicemente per me sono troppi ma fa parte della mia natura riconoscere chi merita* e con quella frasem con quel complimento ha automaticamente riconosciuto a Nianna il suo apprezzamento per il Padre dei Moth *Come ben sai non siamo noi a poter decidere se il medaglione del governo sceglierà chi desideriamo, possiamo solo dare una spinta perchè ciò accada ma poi è il fato a stabilire se le nostre azioni avranno un seguito. Di certo è necessario fortificare la nostra posizione su queste terre e dare un senso a Barrington, il caos non è ancora rinato e siamo scoperti innanzi a situazioni come questa, tutti sapranno della taglia sula tua testa e gli avventurieri o i pazzi che non conoscono la tua natura non mancheranno di farsi avanti* poi lentamente si volgerebbe a lei *Non capisco cosa sia successo a Almarth, pare che la follia lo abbia colto, forse avrei dovuto dargli una cura per la mente più che per quel graffietto che gli hai fatto*.

NIANNA [Bosco Oscuro] “Io stimo il branco e la tua genia Edave, voi avete quell’unità su cui noi alcune volte stentiamo. Quella perizia nel mantenere legami che noi qualche volta dimentichiamo. E credimi, anche noi ci ammazziamo l’uno con l’altro! La mia proposta è di legare le nostre famiglie. La mia proposta è che noi si sia uniti per riprenderci Barrington perché è innegabile che siamo allo sbando. E siamo allo sbando da molto prima che l’erbivoro che pretende di governarci, cercasse la testa di un carnivoro come trofeo (casualmente la mia). Egli ha toccato il medaglione del Caos, egli l’ha nascosto a Blazen a Me e quindi a Noi!” I tuoi capelli sembrano prendere fuoco Lady Allen mentre i tuoi toni divengono sempre più taglienti, precisi, oseremmo forse supporre e definire chirurgici. “Quel babbeo ha nominato un Avalonese come Comandante della Guardia Governativa! Questo umano intrattiene e fortifica rapporti con Avalon a discapito della nostra egemonia...” e all’acuto lettore certo non sfuggirà che a Nianna La Bella, poco importa delle condizioni delle comuni genti. Poi come il fuoco era divampato altrettanto in fretta si seda, si frange sulle parole della Tua Alleata. Ridi ora senza ritegno. Ridi come mai ti era capitato prima di questo folle periodo “Cammino a testa alta per queste strade dal giorno in cui Almarth Il Cosino ha firmato la sua condanna cercando la mia testa e credimi, Mia Cara, nessuno si è fatto avanti!” ti raddrizzi dalla postura piegata che la risata aveva inflitto al tuo corpo “Contavo invece che mi consegnassi Tu!” sottolineerai questa frase puntandole il dito indice della mano destra inoffensivo contro [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) Ascolta, parole che si perdono, un altro ululato *Noi siamo legati dal nostro stesso sangue, dalla maledizione - che altri chiamano tale - della luna piena, questo ci rende indissolubilmente un corpo unico, non possiamo sentire i pensieri uno dell'altro ma quando siamo a caccia siamo una mente sola, quella del battitore. Viviamo di forza, furia, rabbia, siamo egemoni del nostro territorio, percepiamo anche i raminghi e se non si legano a noi o se ne vanno o la loro testa viene staccata dal collo senza tanti giri di parole* si siede sulla quercia colpita da un fulmine, posa le braccia sui rami carbonizzati quasi fosse un trono *Noi siamo il nostro territorio, abbiamo sempre cercato di tenerci fuori dalle trame del governo, non riconosciamo l'egemonia di nessuno che non sia il nostro alpha* e solleverebbe appena il mento in sua direzione avendo quella carica *noi prima di tutto siamo mannari e poi possiamo essere ospitalieri, venefici, caotici o chi ne ha più ne metta, prima il branco poi tutto il resto*. Tace poi, lascia che sia il silenzio a dare il giusto peso alle sua parole, il silenzio che amplifica quelle che devono essere portate alla luce e che elimina quelle inutili, di contorno. *Ho fatto un patto con te e tutto il Branco lo rispetterà, il Ductor del caos è il mio beta.. ecco* e le farebbe cenno di sedersi al suo fianco *ecco questi sono i motivi per i quali io ti accompagnerò in questa storia e per i quali riprenderemo il comando su barrington. Perchè tu sei stata ingiustamente minacciata e di conseguenza Blazen, ora è arrivato a te, domani potrebbe arrivare a lui e, in automatismo al branco e questo no* e le ultime parole sono un ringhio che gorgoglia nella sua gola *questo non accadrà mai* sacro è il branco e sacri ne sono i membri sino a quando non sia il branco stesso a deciderne le sorti *tu vuoi che io ti porti da lui e io ti porterò da lui ma ti devi dirmi perchè*.

NIANNA [Bosco Oscuro] “Noi Edave siamo legati alla Nostra Dannazione Eterna, alla Bestia che ci governa! Nostra la Notte, nostra la Sete, nostro il potere del Sangue! Noi non riconosciamo altro Dio! E se il Mio Ductor dovesse essere l’ultimo pasto rimasto in terra non esiterei a tentare di farlo Mio! Divide et Impera, Mia Cara Amica!” sembra stanotte che voi stiate parafrasando la sciarada di Xar dei Moth e dei suoi lunghi titoli, meritati per altro ma poi continui, senza pietà alcuna per il ragionamento, incalzi il tuo dire e la sua logica: ”Infatti giusta la tua osservazione” aggiungerai “Chi ti garantisce Edave che dopo aver finito con la mia testa, Almarth non chieda quella di Blazen, o la tua…” suggerisci al massimo dell’impudicizia “…qualora dovesse venire a conoscenza della tua della tua natura? Chi ci garantisce che la feccia Avalonese, grazie a lui, non si riprenderà ciò che è nostro di diritto?”. Perché chiede lei. Perché vuoi essere portata dal Governatore? Molto semplice invero. Lo dirai, non sei certo al suo cospetto per trattenere informazioni: “Perché il Governatore deve morire e non credo che accetterebbe credo che io mi costituisca! Consegnami, riscuotiamo la taglia, lascia che io l’ammazzi come merita. In ogni caso dubito saremo sole”. Sole… il sospetto più che altro è che per questo ufficio ci sia la fila… [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) La ascolta *Sappi che se voi foste l'ultima carne su questa terra l'ultimo fdi noi vi darebbe la caccia fino alla vostra morte ultima*è orgogliosa nel dirlo *Non siamo cani da compagnia di alcuno e nemmeno prede, noi siamo predatori* si volge la testa verso Nianna, la osserva, si socchiudono le palpebre *Lui conosce la mia natura e ho già avuto modo di minacciarlo lui è li per un errore dell'alpha che mi ha preceduta, lui è li per la mia benevolenza di non averlo voluto rimuovere, era stato avvisato che Barrington non è terra di donnicciole, era stato avvisato che Barrington rende ciò che gli si da alla ennesima potenza* la ascolta meditabonda, le mani che si legano tra loro in grembo *Io porto la vita ogni giorno a Barrington e la morte ogni notte io ricordo ogni singolo volto di coloro che ho ucciso, il gusto del loro sangue e della loro carne* è un trekindoo e la loro mente permane limitatamente umana anche in forma krinos *noi non saremo sole ma nemmeno lui non sarà solo, si contornerà di certo di protettori che avrà chiamato dall'altra parte del lago, non ha amici qui, non ha nessuno che lo possa aiutare, chiamerà chi vorrebbe riavere la cittadella al suo servizio sotto il suo dominio, chi vorrebbe estendere nuovamente i territori dell'estate* non sa chi conosca il Governatore dall'altra parte del lago o chi degli abitanti i Barrington potrebbe schierarsi al suo fianco, suppone pensando ad alta voce *Io chiamerò i miei tu i tuoi, cerchiamo i drow se ancora ve ne sono su queste terre e portiamo i caotici, sei certa che sia necessario ucciderlo? Io ho un veleno che potrebbe cancellargli sino alla ultima stilla di memoria, un veleno che gli farebbe dimenticare anche il nome di sua madre se non la sua stessa nascita, potremmo cancellare dalla sua memoria la sua stessa esistenza, cancellare dalla sua memoria anche solo l'idea di essere governatore e instillargli il desiderio di andarsene per sempre via di qui*.

NIANNA [Bosco Oscuro] Che Edave abbia messo nelle mani di quell’uomo i suoi segreti in un certo senso ti sorprende, Lady Allen, si ti lascia per un attimo basita, senza verbo, in preda alla piena contraddizione. Ma in realtà questo rinfocola le tue aspettative “Un motivo più che valido, Rettore, per non restare l’ultimo sangue o l’ultima carne a disposizione. Un motivo più che valido per non farci risottomettere dagli Avalonesi. Avvertirò io i Caotici, il Caos sta rinascendo e…” aggiungi sussurrando più per cattiveria pura che per decoro “…Lady Melisande e i suoi veleni, ho delle certezze in merito, potrebbero essere a nostra disposizione. Non so se sai, Edave, che noi non temiamo veleni. Quindi che vengano gli Avalonesi, che vengano a farsi ammazzare in nome di Almarth. Anche se…” un sorriso come una ciocca di capelli si distrae dalla tua serietà “…rifletto sul fatto che un uomo che non ha amici nella sua terra possa avere amici, veri, oltre lago!” congiungi anche tu le mani in grembo. Con pazienza. Lo fai nonostante la tua arroganza sia compenetrata sia nella tua dannazione che nella tua anima “…appena Ithilbor tornerà, e sarà presto, le chiederò di riprendere i suoi rapporti con Alexandra. Se l’ArciMaga non vorrà darci il suo aiuto, sono forti le speranze che vorrà tenersi fuori dalla questione magari oliandola con opportune promesse. Per quanto riguarda i Drow, non ne ho mai veduto uno, quindi lascio a te la cerca! E si, sono sicura che sia necessario. Non vorrei che alla fine di tanto spreco di denaro per cotale veleno, qualche incanto, qualche Fato o qualche Dio senza Terra gli riportasse la memoria. Inoltre è giusto che anche i caotici riaffermino la loro supremazia. Non si minaccia un caotico invano, Edave, ed io sono l’Apocalisse Morte. Il tuo uomo, il Ductor del Caos, mi ha scelto” [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) Socchiude appena le palpebre ascoltandola *Se Ithilbor torna che si rechi da sua madre ma sarò io stessa a parlare con lei, siamo buone amiche, i maghi non attaccano sino a quando il loro stesso equilibrio o la congrega o la fortezza non siano attaccate, basterà far notare loro che assediando Barington anche loro saranno assediati e credo che ci terrà alla larga da quanto sta accadendo. Così sia Nianna Allen Apocalisse Morte del Caos, fai ciò che devi io non fermerò la tua mano e non farò nulla per impedire che accada ciò che deve, i miei saranno con noi a difenderci da attacchi esterni così come i tuoi con i loro veleni, ricordate solo che noi non ne siamo immuni in forma umana o lupina ma solo nella nostra forma più bestiale riusciamo a resistervi maggiormente usa le armi della tua razza per avere vendetta, non usare veleni, usa la forza della non morte per donargli il riposo* allungherebbe la mano destra verso di lei *io ti porterò da lui* , la sinistra prenderebbe il pugnale dallo stivale e con la perizia di un medico inciderebbe il suo palmo lasciando che una stilla di sangue fuoriesca *per te nianna allen*.

NIANNA [Bosco Oscuro] “Staremo attenti a non procuravi alcun danno, Edave, hai la mia parola! Cercheremo di usare solo veleni di difesa. Solo Almarth deve morire. Nel caso in cui per qualche malaugurato caso voi ne veniate in contatto, non ne resterete lesi ma al massimo storditi. Non ho intenzione di ammazzare tutta una città. Chiunque, a noi avverso, sarà in quella stanza, verrà opportunamente umiliato ma non ammazzato. Lo restituiremo alla Corona incolume. Magari tornerà per farci divertire ulteriormente…” suggerirai al massimo della tua malizia ”Per quanto mi riguarda preferisco uccidere la gente a mani nude.” Poi guarderai Edave ferirsi, fisserai la stilla di sangue che cola da quella mano come un lupo guarda la sua preda. Un rigurgito nero come l’infermo ti sale alla gola, un trabocco che tieni sotto controllo solo in virtù del tuo rango e della tua antichità. Se Edave lo permettesse, quindi, faresti tuo il suo pugnale e incideresti anche il tuo palmo destro, forzando grazie ai poteri della tua dannazione, una goccia ad uscire a tua volta. Le stringerai la mano tesa, perché dannazione e maledizione suggellino il vostro patto. La tua voce da contralto si leverà, chiara per l’ultima volta stanotte, e i tuoi occhi verdi si poseranno sui suoi: “Il Governatore deve morire! Abbiamo un accordo, Edave?” [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE ( h - radura) *Abbiamo un accordo Nianna* e le mani si stringerebbero palmo a palmo in quel giuramento di sangue *Il tuo Lord Xarmoth mi ha chiesto un permesso che io ho accordato, passerà scortato nel bosco e si recherà ad avvisare il senza corona che è tornato* la guarderebbe sciogliendo la mano dal loro vincolo *Tu puoi richiuderla vero?* le domanderebbe seria osservandola negli occhi e mostrandole il palmo, fallo e imprimiti nella memoria il mio sangue, se mai ne sentirai l'odore mi vendicherai* sorride rimanendo immobile, sa che l'antica si riuscirà a trattenere, una ennesima conferma del loro legame *non amo farmi salassare ma solo salassare* sorride ironica per poi tornare seria *credi che sarà possibile far uscire dalla sua tana lo spettro? sarebbe molto utile ora e se tu hai uno dei tuoi in grado di vomitarlo dall'inferno in cui si è cacciato bhe, che lo faccia!*.

NIANNA [Bosco Oscuro] La guarderai seriamente negli occhi. Seria ma compiaciuta mentre la tua mano destra ebbra della commistione dei vostri fluidi sanguigni, porta il tuo palmo verso le tue labbra. La tua lingua umida esce dalle labbra rese rosee dalla suprema bugia sangue per leccare tutto il palmo, li dove la ferita leggera si srotola, rimarginandola all’istante. Poi glie lo mostri sorridendo. “Spero di non aver mai bisogno di vendicare il tuo sangue, Edave. Prega, se ami qualcuno, che mai si macchi di tale reato. Prega, se odi qualcuno oltre l’immaginabile, che ci provi. La mia furia sarebbe implacabile. E io sono la Regina della Notte. Se Xarmoth ti ha chiesto licenza di varcare questi confini per incontrare il Senza Corona non dubito sia in suo potere costringere l’infermo a rivomitarlo fuori da dove si è infrattato. Non avere dubbi in merito. Come non dubitare del fatto che non mancherò di ricordarglielo” [Tenebra I - Veggenza I]

NIANNA //inferMo=inferNo -.-

EDAVE ( h - radura) Osserverebbe la sua mano dopo il trattamento speciale della vampira *Mi servirebbe uno dei tuoi in congrega, se vi basta leccare per guarire le ferite altrui potrei usarvi come cicatrizzanti* scoppia a ridere della sua battuta annuendo alle sue parole * E' ora che Barrington ritorni ciò che era, cittadella governata dal caos e di predominio degli oscuri, il tempo è giunto dobbiamo agire ora, ne va della nostra stessa incolumità, meglio morire nel tentativo di avere ciò che si desidera che vivere nel rimorso di non aver mai nemmeno provato a modificare qualcosa. Facciamo questa cosa e facciamola in fretta, risolviamo ciò che deve essere risolto e creiamo un mondo migliore in cui vivere. Siamo figli della nostra maledizione, della nostra dannazione, siamo diversi da ciò che eravamo e da ciò che saremo ma dobbiamo essere noi motori del cambiamento, non attendere che siano gli altri a far cambiare noi* e le farebbe cenno di andare, il pugnale torna nello stivale, la lanterna sollevata a fare da guida al loro cammino verso la cittadella.

NIANNA [Bosco Oscuro] “Concordo che i tempi siano giunti a maturazione, Mia Cara Amica!” concluderai la vostra sessione di congiura riposando il cappuccio sui capelli rosso scuro e involandoti verso la Notte, verso l’oscurità, verso il nero Obelisco dove ancora molte faccende ti attendono seguendo Edave e la tua lanterna di cui tu, Regina, mai avrai bisogno [Tenebra I - Veggenza I]
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